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A proposito di scardinamenti
16.10.2006

Abbiamo incontrato Deo Fogliazza, socio fondatore sia dei Cittadini per l'Ulivo che dell'Associazione per il Partito Democratico, al quale abbiamo chiesto alcune valutazioni sul 'dopo Orvieto'.

Il Convegno di Orvieto per il Partito Democratico ha rilanciato l'iniziativa attorno alla costruzione del nuovo P.D. Quali valutazioni dai su quell'evento?

E' stato un incontro importante, dal quale usciamo tutti un po' più rinfrancati, rispetto al dibattito attorno al P.D. che c'é stato fino a ieri. Qualcuno l'ha definito un passo in avanti. Concordo. Ma ora viene il bello ....

In che senso?

Nel senso che, lasciataci alle spalle la domanda "Se farlo", ora dobbiamo rispondere alla questione di fondo su "Come farlo". E qui, appunto, si apre la possibilità di un bel confronto politico e culturale.

Un confronto, o una vera e propria battaglia politica?

La seconda che hai detto. Occorrerà finalmemte entrare nel dettaglio. Rispondendo a queste domande: perché, da dieci anni, questa richiesta di Ulivo ( e di PD) non cede, prosegue come un fiume carsico, ma non va mai a fondo, non scompare? Il PD é uno sfizio della politica e delle sue nomemklature? Oppure risponde ad un'esigenza profonda, all'interesse nazionale del nostro Paese?

Sembrano presentarsi due schieramenti. Coloro che privilegiano il ruolo dei partiti e coloro che, al contrario, privilegiano la cosidetta "società civile". Stanno così le cose?

La semplificazione semplifica troppo. Il PD non può essere costruito prescindendo dai partiti che decideranno di contribuire alla sua nascita. Ciò però non deve significare che il PD debba nascere rispettando le 'categorie di pensiero' (o tutte le categorie di pensiero) che sottostanno alla storia ed alla vita dei partiti. Questo no!

Dunque, occorre "scardinare il ceto politico della Quercia e della Margherita"?

No, questa mi sembra proprio una scempiaggine, che non ci porta da nessuna parte. Noi abbiamo bisogno dei DS e della Margherita per costruire il PD. Chi dice il contrario, sbaglia.

Guarda la mia condizione. Io sono ulivista e da anni frequento il movimento ulivista e per il PD. Eppure sono iscritto ai DS. Come potrei io, iscritto non pentito ad un partito dell'Ulivo, ripromettermi di scardinare il partito medesimo? E poi, a che servirebbe? Ma davvero pensiamo che - proprio in questa fase, dopo Orvieto - si possa lavorare positivamente per la costruzione del PD cavalcando questo tipo di battaglie, arretrate e perdenti prima ancora che velleitarie? A chi ed a che serve tutto ciò?

E allora ...

Io, al contrario dello scardinamento, ritengo che si sia aperta, con Orvieto, una fase di grande interesse, nella quale si rende necessario ingaggiare una forte e determinata battaglia politica e culturale, che però non passa al di fuori di DS e Margherita (ed anche di altri partiti, eventualmente ....). Ma che al contrario ci passa proprio dentro, li attraversa.

Per la costruzione del PD non può essere ritenuto ininfluente il passaggio dei congressi di DS e Margherita. E nemmeno si può far passare l'idea che per l'APD - e per il movimento ulivista più in generale - il risultato di quelle campagne congressuali, il loro evolversi ed il loro concludersi, risulti di poco o nullo interesse.

Stai forse proponendo una sorta di 'entrismo'? Credi che i movimenti ulivisti debbano in qualche modo 'partecipare' alla campagna congressuale dei partiti?

Lungi dall'imbarcarsi in una battaglia 'ad scardinandum....", che a ben vedere rischia di portar acqua al cartello dei 'No al PD', credo invece che l'APD (insieme a CpU ed a L&G, se del caso) dovrebbe ingaggiare un'iniziativa positiva verso i partiti, volta a far sì che - sia gli amici con doppia tessera, sia gli amici che non sono iscritti ad alcun partito - possano far pesare opinioni uliviste e/o primariste all'interno del confronto politico-culturale che sta prendendo avvio. Confronto che in certi momenti potrà assumere anche contorni aspri, ma che sarà quella cosa lì, e non altro!

Non é assolutamente indifferente se, nel dibattito congressuale di DS e Margherita (e nel risultato finale), le posizioni a favore del PD usciranno più o meno forti. Per questo occorre che chi davvero tiene alla costruzione del PD, non faccia nulla per distrarsi da quello che é il vero cuore del problema. Che é il seguente: il PD che vogliamo costruire sarà o non sarà figlio e, nello stesso tempo, portatore della riforma della politica di cui ha tanto bisogno il Paese? Perché senza riforma della politica 'quel' PD non può nascere.

Cosa intendi per riforma della politica?

Il paese é alle prese con un tornante decisivo per il suo futuro. Per uscirne in avanti ha bisogno di essere governato, ha bisogno di liberare tutte le sue potenzialità (liberalizzare non solo il mercato, ma anche la politica, le idee, la concorrenza tra progetti, leadership). Non si potrà governare questa fase senza aprire porte e finestre, senza fare entrare aria nuova nella politica, a tutti i livelli.

Per questo ritengo assolutamente importante che, all'interno della scelta per il PD che auspicabilmente uscirà come maggioritaria dalla prossima fase congressuale, prenda forma e forza una linea che interpreti il PD come soggetto per la riforma della politica, che basa la selezione del proprio ceto dirigente sul metodo delle primarie, che vive se stesso e si presenta agli italiani come 'il partito dei diritti e dei doveri', che lavora per una democrazia governante, sia del partito che del Paese, e che rifugge dalla concessione di ogni e qualsivoglia diritto di veto a chicchessia, sia a livello del governo che a livello del Partito.

Insomma, se Orvieto é stato un positivo passo in avanti, la nostra elaborazione e la nostra battaglia politico-culturale devono posizionarsi all'altezza di quel passo avanti. E non il contrario.

Dunque da Orvieto si riparte?

Si. Non é un arrivo, ma un punto di partenza. In un tragitto all'interno del quale noi ulivisti dovremo porci un duplice obiettivo: da un lato far intraprendere con nettezza la strada per il PD ai partiti di riferimento. Dall'altro far sì che il PD per il quale si aprirà quella strada, sia il PD che abbiamo in mente noi, e non altri........

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