3.07.2003
Il crollo di ascolti della Radio Rai non lascia alibi agli attuali direttori Dichiarazione di Fabrizio Morri dei Democratici di Sinistra. "Un mese fa ci permettemmo di segnalare il cattivo andamento della Radio pubblica, sul piano degli ascolti e su quello della qualita' e del pluralismo. Il responsabile dei Giornali Radio ci rispose piccato che quei dati non erano indicativi e che bisognava aspettare i ben piu' attendibili dati semestrali. Bene, anzi no, male, malissimo. I dati semestrali nonostante l'informazione sugli eventi bellici in Iraq, sono per Radio Rai disastrosi; Radiouno perde piu' del 9%, Radiodue piu' del 5%, tiene solo Radiotre, in un quadro di generale crescita dell'ascolto radiofonico".
"Sul piano industriale - prosegue Fabrizio Morri - e' assai preoccupante il costante calo di Radiodue, che in pochi anni ha perduto un ascoltatore su quattro ed e' scavalcata ormai da Radio Deejay". "Ora non ci sono piu' alibi, ne' scuse. Gli attuali responsabili stanno colpevolmente riducendo ruolo e prestigio della radiofonia pubblica, da sempre strumento essenziale della Rai e dell'informazione". "Ci auguriamo - conclude il responsabile informazione dei DS - che il vertice aziendale, chieda conto di simili "brillanti" risultati professionali, che la Commissione di Vigilanza assuma una iniziativa immediata di verifica della situazione e che gli attuali direttori riflettano sulle scelte editoriali che hanno allontanato gli ascoltatori da Radio Rai".
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