Premetto che sono stato tra i primi a firmare la petizione alla libreria Croce in occasione della tiepida ricorrenza della "primaria di ottobre". Ciò non mi impedisce di manifestare, e sono pronto ad accettare scommesse, la mia certezza che non se ne farà nulla.
Prima di tentare una spiegazione vorrei dire che nel preambolo della petizione avremmo dovuto ricordare esplicitamente ai parlamentari de l'Unione che la cancellazione della legge elettorale TRUFFA voluta dalla CdL era un preciso impegno programmatico.
Perché non credo che riusciremo a cancellare quella legge, sostituendola con una nuova legge?
Perché stiamo partendo con il piede sbagliato, pretendendo di riuscire a studiare una nuova legge, e a licenziarla, con un'ampia condivisione (per non ripetere, giustamente, il banditesco colpo di mano della destra di Berlusconi). È giusto che una legge che, oltre a cancellare la sciagurata iniziativa di fine della scorsa legislatura, si propone di superare anche le inadeguatezze della legge precedente, dando finalmente ai cittadini un nuovo strumento efficacemente democratico, sia condivisa da una maggioranza parlamentare la più larga possibile.
È però ingenuo è illusorio pensare che ciò sia possibile con questo Parlamento e con questi partiti. E non solo per la prevedibile pregiudiziale e pretestuosa posizione della destra, ma anche perché su questo tema le posizioni in seno a L'UNIONE sono molto diverse. Basti pensare alla predilezione dei piccoli partiti per il proporzionale.
Più realisticamente, si sarebbe dovuto chiedere a L'UNIONE di approvare immediatamente, senza preoccuparsi di ottenere maggioranze allargate, una legge di due soli articoli che, a parte l'inevitabile linguaggio giuridico-legislativo, avrebbero dovuto suonare così:
* con la presente legge si annulla la legge 2005/270 e tutte le relative norme attuative;
* in attesa di una nuova legge si ripristina la legge in vigore prima dell'approvazione della 2005/270 e tutte le relative norme attuative.
Perché dico questo?
Per il timore (non infondato - si pensi solo al rischio che si corre con la finanziaria, che sarà osteggiata, anche se non apertamente, oltre che dalla destra da alcuni settori de L'UNIONE, proprio per la giustissima, e temutissima, lotta all'evasione fiscale, che ne rappresenta il perno portante) di dover ricorrere a elezioni anticipate anche a tempi brevi.
Con l'attuale legge e con la delusione che già serpeggia in molti elettori della sinistra potrebbe essere una catastrofe.
Nando