Welfare Italia :: Lavoro :: La Finanziaria non soddisfa gli atipici Invia ad un amico Statistiche FAQ
7 Maggio 2024 Mar                 WelfareItalia: Punto laico di informazione e di impegno sociale
Cerca in W.I Foto Gallery Links Documenti Forum Iscritti Online
www.welfareeuropa.it www.welfarecremona.it www.welfarelombardia.it www.welfarenetwork.it

Welfare Italia
Home Page
Notizie
Brevi
Il punto
Lettere a Welfare
Cronaca
Politica
Dal Mondo
Dalle Regioni
Dall'Europa
Economia
Giovani
Lavoro
Cultura
Sociale
Ambiente
Welfare
Indian Time
Buone notizie
Radio Londra
Volontariato
Dai Partiti
Dal Parlamento Europeo
Area Iscritti
Username:
Password:
Ricordami!
Recupero password
Registrazione nuovo utente
Brevi

 Foto Gallery
Ultima immagine dal Foto Gallery di Welfare Italia

Ultimi Links







La Finanziaria non soddisfa gli atipici
22.10.2006
Le critiche di NIdiL alla legge finanziaria. Mancano le tutele per la gravidanza a rischio e l'indennità di malattia rischia di essere inesigibile. Senza l'aggancio dei compensi ai salari dei dipendenti, l'aumento della contribuzione Inps rischia di scaricarsi sui redditi dei collaboratori. NIdiL chiede la stabilizzazione dei precari nella pubblica amministrazione.

    
Ad una prima lettura della Finanziaria 2007 NIdiL Cgil, pur riconoscendo la positività del percorso di innalzamento dell’aliquota contributiva e dopo aver avanzato assieme alla CGIL e alle altre organizzazioni sindacali precise richieste al Governo per cominciare ad affrontare i problemi della parasubordinazione, ritiene decisamente insufficienti per i precari le misure contenute nella legge e, oltre le ricadute negative di alcuni provvedimenti, denuncia il rischio di creare ulteriori sperequazioni per lavoratori già svantaggiati.
Infatti la richiesta di aumentare, tramite l’innalzamento dell’aliquota contributiva, il costo del lavoro parasubordinato per scoraggiarne l’uso improprio, non è stata accompagnata, nella finanziaria, da criteri precisi per definire i compensi dei collaboratori. In questo modo l’aumento dell’aliquota verrà scaricato ancora una volta sui lavoratori parasubordinati diminuendo il loro già esiguo compenso netto. Saranno purtroppo ancora una volta i lavoratori a pagare.
Non c’è nessuna norma per stabilire che i compensi dei parasubordinati non siano inferiori a quelli previsti nei contratti collettivi nazionali per i dipendenti con riferimento ad analoghe professionalità.
Per le partita iva individuali poi, l’aumento sarà ancora più pesante, non essendoci alcun riequilibrio fra quanto pagato dal lavoratore e quanto dal datore di lavoro. Questi lavoratori, a differenza degli altri, dovranno pagarsi per intero i contributi.
L’assenza di costi previdenziali a carico dei committenti è quindi un incentivo all’utilizzo improprio di lavoratori con partita Iva individuale.
L’aumento della contribuzione non è poi accompagnato da un incremento delle tutele e delle prestazioni sociali a favore dei collaboratori, che a causa della loro condizione lavorativa ne avrebbero reale bisogno.
Rimangono insolute infatti le questioni riguardanti la tutela della gravidanza a rischio per le collaboratrici e il riconoscimento della disoccupazione con requisiti ridotti a lavoratori che si caratterizzano per una forte discontinuità lavorativa.
In più NIdiL e la Cgil avevano chiesto al Governo di sbloccare l’accesso alla formazione per i parasubordinati, rendendo esigibili e strutturali le attuali risorse accantonate nel Fondo Inps. Anche di questo in Finanziaria non vi è traccia.
E’ senza dubbio positivo aver previsto l’indennizzo per malattia domiciliare e una indennità economica per congedo parentale. Questi provvedimenti, però, sono parziali (al massimo 18 euro al giorno per malattia, dal quarto giorno e per un massimo di 20 giorni l’anno) o addirittura inesigibili dai lavoratori e si traducono in poco più di una mancia.
L’indennità economica per congedo parentale, invece, non è affatto esigibile al momento, poiché i parasubordinati non hanno il diritto alla sospensione della prestazione per congedi, né è regolamentato l’utilizzo nei contratti individuali.
Infine, nel Pubblico Impiego, non sono poi previste né stabilizzazioni dei parasubordinati, né sono riconosciuti i periodi svolti dai collaboratori ai fini dei punteggi nei concorsi. Questa iniquità riguarda anche i lavoratori in somministrazione a tempo determinato (ex interinali).
Per ultimo sono previsti tagli sulle collaborazioni della pubblica amministrazione, ciò si tradurrà in un’inevitabile licenziamento di migliaia di Co.Co.Co del pubblico impiego.

Fonte: http://www.nidil.cgil.it/

m

Welfare Italia
Hits: 1798
Lavoro >>
I commenti degli utenti (Solo gli iscritti possono inserire commenti)
Terza pagina

Sondaggi
E' giusto che Bersani si accordi con Berlusconi per le rifome ?

Si
No
Non so
Ultime dal Forum
La voce del padrone di Lucio Garofalo
Salotti culturali dell'Estate bolognese
Pippo Fallica querelo' Corriere della Sera e La Sicilia?
NO LEADER, NO PARTY di Luigi Boschi
UN PARTITO LENINISTA (LEGA) CHE SPOSA IL VATICANO di A.De Porti
POESIA DI VITA di Luigi Boschi
La vita spericolata del premier di Silvia Terribili
Romea Commerciale di Orlando Masiero
Sondaggio, 15mila i voti finora espressi
Buon che? di Danilo D'Antonio
L'Italia è una Repubblica "antimeritocratica" fondata sul lavoro precario
LA PROTESTA DEI SANGUINARI di Luigi Boschi
L'AQUILONE STRAPPATO di Antonio V. Gelormini
Il reality scolastico su "Rai Educational"
Vuoto indietro diventa proposta di legge,





| Redazione | Contatti | Bannerkit | Pubblicità | Disclaimer |
www.welfareitalia.it , quotidiano gratuito on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 393 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti