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La Partita IVA divide l'Italia |
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25.10.2006
Lettera di Libertà Eguale di Venezia
Abbiamo appreso dai giornali che il Sindaco della nostra città parteciperà , domenica 29 ottobre in Piazza Ferretto a Mestre, ad una manifestazione organizzata dalle Associazioni degli Artigiani e dei Commercianti contro la Legge finanziaria proposta dal Governo e in discussione al Parlamento. Il voto finale è previsto per metà dicembre.
Il Sindaco ha anche posto la condizione che a tale manifestazione non debbano partecipare i partiti.
La nostra Associazione sta organizzando per martedì 31 alle ore 18:00 nella Sala S. Leonardo a Venezia (Cannaregio 1854) un pubblico dibattito sul tema
“LA PARTITA IVA DIVIDE L’ITALIA” dove il prof. Massimo Riva
esporrà più ampiamente i temi già trattati in un suo articolo pubblicato in prima pagina da La Repubblica il 29 settembre scorso.
Desideriamo sottolineare questa coincidenza non tanto per ottenere una gratuita pubblicità , ma per evidenziare alcuni aspetti strumentali e contraddittori nella posizione del Sindaco che, per esprimere solidarietà a queste categorie per altri versi meritevoli, sceglie il momento in cui esprimono platealmente dissensi non del tutto giustificati e giustificabili sulla finanziaria. Come noto, il testo governativo prevede la “protezione” da incrementi di tassazione delle fasce di reddito inferiori ai 40.000 €. E i dati dimostrano che queste categorie, mediamente, dichiarano redditi ampiamente ad di sotto di tale soglia.
L.E. è un’associazione culturale nell’area politica del centrosinistra che considera l’attività delle imprese artigiane e commerciali fondamentale per l’economia nazionale e che comprende la preoccupazione per alcune misure contenute nella Finanziaria che aggravano costosi e scarsamente utili adempimenti a loro carico; non ritiene, però, che sia da addebitare a una “cultura” di sinistra classista l’inoppugnabile dato statistico che addebita a soggetti appartenenti a queste categorie la responsabilità di non versare al fisco e alla previdenza tutto ciò che deve. La sinistra, che sicuramente ha altre responsabilità , in questo caso, si limita a prendere atto di quanto riferiscono i ricercatori e le fonti ufficiali e che, spesso, i lavoratori dipendenti dalle stesse imprese, versano al fisco più dei loro datori di lavoro. Inoltre, nella nostra città , è noto che gran parte dei lavoratori autonomi - sulla base delle loro stesse dichiarazioni dei redditi - rientrano nella succitata soglia di tutela e che esiste un fiorente mercato speculativo sulle rendite dei proprietari dei fondi immobiliari commerciali.
Di conseguenza, libertà EGUALE., non condivide l’acritica solidarietà manifestata loro dal Sindaco in questo contesto.
Libertà EGUALE ritiene insufficiente l’impegno del governo a colpire l’evasione fiscale con le modalità previste da questa Finanziaria, Libertà EGUALE si fa interprete della proposta del prof. Massimo Riva che tende ad introdurre nel nostro sistema fiscale il meccanismo della detraibilità delle spese documentate delle prestazioni delle categorie del lavoro autonomo, creando, così, quel sano “conflitto di interessi” che può far emergere redditi occultati al fisco.
Venezia, 24 ottobre 2006
Associazione “libertà EGUALE -Venezia”
costituita il 14 maggio 2002, registrata a Venezia con il n. 02349 il 17 maggio 2002 c.f. 94053090273
iscritta all’albo delle Associazioni del Comune di Venezia al n. 2051 (delibera n. 104 del 10 giugno 2002)
(indirizzo provvisorio) Via A.Paganino, 89 30126 Venezia Lido tel. 041-770766 fax 1782276557
libertaeguale.venezia@virgilio.it www.libertaeguale.com
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