28.10.2006
Linda Pagli / ilprimoamore.com -
Chi abbia avuto l'opportunità di cimentarsi con ricerche sul World Wide Web (la ragnatela grande come il mondo) prima dell'esistenza di Google, cioè più di dieci anni fa, è perfettamente consapevole del cambiamento radicale dovuto all'uso del nuovo strumento. Una vera e propria rivoluzione. Si parlava già allora di un "mare" di informazione racchiuso tra le pagine del Web, ma i coraggiosi che si avventuravano alla ricerca di una informazione specifica, senza avere un'idea precisa di dove reperirla, naufragavano miseramente. Avendo a disposizione un indizio, come l'indirizzo Web di un sito di partenza, se ne potevano seguire i link, cioè i rimandi a altri siti, sulle tracce dell'informazione cercata in una sorta di caccia al tesoro. Spesso ci si fermava esausti dopo una serie di tentativi inutili. L'informazione c'era, ma era in gran parte inaccessibile. Poi nacquero i cosiddetti motori di ricerca, strumenti pensati per risolvere il problema, ma estremamente deludenti all'inizio: quei primi motori di ricerca restituivano in seguito a una richiesta un numero enorme di risposte all'interno delle quali era difficilissimo reperire l'informazione voluta. Solo conoscendone il funzionamento e essendo del mestiere si poteva formulare le domande in modo sapiente e avere risposte soddisfacenti, per i comuni mortali l'informazione contenuta nel Web restava irraggiungibile. Poi, circa dieci anni fa, arrivò Google e le cose cambiarono velocemente. Google è un motore di ricerca alla portata di tutti, facilissimo da usare; con esso l'informazione del Web è divenuta improvvisamente accessibile. Il suo successo deriva dalla bontà delle risposte: basta indicare due o tre parole chiave, non c'è bisogno di pensarci troppo, ed ecco, quasi immediatamente, apparire un elenco di risposte, cioè di indirizzi di pagine Web correlate da un piccolo brano di informazione, ordinate secondo la probabilità stimata che siano interessanti per il richiedente. Molto spesso la risposta che si cerca si trova nei primi posti della graduatoria. L'utilità di un mezzo così potente e efficace è ormai chiara a tutti: si usa per sapere dove andare al cinema, per ritrovare un amico perso di vista, per reperire il nome di uno scrittore che ci sfugge, le parole di una canzone, la ricetta della "crème brulée". Se il computer è acceso può essere più veloce cercare con Google, che nella propria agenda. Se vogliamo sapere la traduzione italiana di una poesia di Rimbaud, è sufficiente scriverne tra virgolette le parole iniziali: le virgolette obbligano il motore a cercare esattamente quella sequenza di parole, che verrà reperita se esiste sul Web una traduzione italiana corredata di testo originale. Possiamo anche verificare la correttezza di una frase in lingua straniera, ponendola ancora tra virgolette e guardando se appare in qualche testo codificato. Il funzionamento di Google, e ormai di tanti altri motori di ricerca disponibili, è sorprendente; in realtà i meccanismi fondamentali su cui è basato possono essere spiegati anche ai non addetti ai lavori. […]
Vedi: http://www.ilprimoamore.com/testo_277.html
(Linda Pagli, docente della Facoltà di Informatica dell'Università di Pisa, è co-autrice, assieme a Fabrizio Luccio, del libro La rete. Dagli antichi codici a Internet, di prossima pubblicazione presso Bollati Boringhieri)
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