Welfare Italia :: Cultura :: Taranto «Nud’e cruda» Invia ad un amico Statistiche FAQ
4 Maggio 2024 Sab                 WelfareItalia: Punto laico di informazione e di impegno sociale
Cerca in W.I Foto Gallery Links Documenti Forum Iscritti Online
www.welfareeuropa.it www.welfarecremona.it www.welfarelombardia.it www.welfarenetwork.it

Welfare Italia
Home Page
Notizie
Brevi
Il punto
Lettere a Welfare
Cronaca
Politica
Dal Mondo
Dalle Regioni
Dall'Europa
Economia
Giovani
Lavoro
Cultura
Sociale
Ambiente
Welfare
Indian Time
Buone notizie
Radio Londra
Volontariato
Dai Partiti
Dal Parlamento Europeo
Area Iscritti
Username:
Password:
Ricordami!
Recupero password
Registrazione nuovo utente
Brevi

 Foto Gallery
Ultima immagine dal Foto Gallery di Welfare Italia

Ultimi Links







Taranto «Nud’e cruda»
28.10.2006
Sul libro di Cosimo Argentina / Girodivite.it -

«Una città è come una discarica irrazionale. … Ciò che di buono, tetro, magico, ingiusto, splendido e sbagliato siamo stati ed è stato finisce per stratificare la crosta terrestre. Ci ricordiamo di poco e di pochi ma i più finiscono per concimare la terra. Taranto non fa eccezione.»

Taranto, fino a pochi giorni fa, era per me una città “da telegiornale”. Una città che senti nominare quando capita qualcosa, dove tu non potresti capitare mai, che lì per lì non vedi nessun motivo perché sceglierla come meta di un viaggio. Se poi ti regalano un libro dal sottotitolo «Taranto mon amour», è un po’ come se avessi preso il treno sbagliato all’ultima stazione di cambio, poco male, si scende alla prossima. E no. Da questo treno guidato da Cosimo Argentina non avrei potuto, non avrei voluto scendere. Ne avevo la certezza alla pagina 15.

Il figlio di Taranto scatta una sequenza di “istantanee” della città vista dal mare, «veleggiando sempre verso sud», arrivando e soffermandosi al punto dove «la città si ritira, s’intimidisce, fa un mezzo passo indietro e allora gli sfiati delle fogne sono tutto ciò che resta dell’umano sistema e prima di arrivare al nuovo arsenale militare, una città nella città, c’è Santa Lucia, una spianata di terriccio con davanti un cubo di metallo divenuto un centro congressi, vero boccone tra i pirañha, e poco oltre una villa tardottocentesca retta da pali conficcati nei fianchi fa’ che è una vecchia decrepita coi nipoti che le hanno fottuto i soldi e adesso l’hanno piazzata su una sedia a rotelle senza rotelle con una badante albanese che non conosce l’italiano e l’hanno lasciata lì, tanto prima o poi stramazza al suolo.»

L’editore Giovanni Giovannetti (Effigie) non è nuovo nell’impresa di “costruire insieme” un libro, cosa diversa dallo “scrivere su commissione”. Due esempi. Lui ritrova nel Casellario Politico Centrale di Roma la foto segnaletica di Demostene Moresco, sorvegliato dai fascisti; granello nella conchiglia: da lì nasce lo straordinario libro di Antonio Moresco, Zio Demostene. Vita di randagi (Effigie, 2005). Nella serie Le cento città, l’editore intende offrire «sguardi monografici inediti sul nostro vivere quotidiano». E propone a Cosimo Argentina di scrivere un libro su Taranto.

«… penso alla proposta dell’editore mentre pago 4 euro per tre mazzetti di rucola moribonda e per un cappuccio di lattuga pallida al mercato settimanale qui, a Bovisio, in Brianza…»

Forse nella nascita di «Nud’e cruda» quella rucola moribonda di un mercato brianzolo ha avuto un ruolo considerevole. Perché pensare alla «faccenda più titanica del mondo», cioè a come e cosa scrivere sulla tua città, può portarti anche a qualche domanda, con risposta solo apparentemente ovvia, da meditare lungo tutto un libro: «Sono anni che mi chiedo se valga più starsene senza un centesimo in tasca appoggiato alla ringhiera coi gabbiani che urlano, le barche che lasciano sorrisi di spuma tra i flutti e il vento teso che ti trapassa da parte a parte col profumo del mediterraneo oppure avere un lavoro da 1150 euro e una fabbrica di cessi e una di lubrificanti che ti tappano l’orizzonte.»

Tra gli “appassionati” di Girodivite – Segnali dalle città invisibili chi non ricorda «la città di Zaira dagli alti bastioni» di Italo Calvino (Le città e la memoria. 3, in Le città invisibili). Città che sembra quasi inutile tentare di descrivere; pur sapendo dire anche il numero dei gradini delle sue vie fatte a scale, è come dire nulla. Cosimo Argentina tenta. Descrive. Racconta. E “scopre” un linguaggio straordinariamente efficace per farlo.

Vecchi e nuovi quartieri negozi balconi mestieri cibi, i giochi dei ragazzi, il calcio, la marina militare, l’industria. Fermagli sgargianti nei ricci cappelli neri delle donne e gatti che pisciano sui sarcofagi del secolo II, dopo Cristo. Dopo Cristo. Dopo la morte di Cristo evocata il venerdì santo portando a spalla – sei hai pagato – le statue di legno o di cartapesta «colossali e ti passano accanto fa’ che sei tu l’ebreo errante che non aiuta l’Unto nel momento del bisogno…» La morte di Cristo davanti al tempio di Poseidone. La costa sodomizzata dal cemento umano. Figli cresciuti in disumane catapecchie. Il Bello accaparrato dai Bravi Ragazzi.

È una visione “dissacrante”, quella di Cosimo Argentina? Ripugnate e splendente, «così è Taranto».

«Percorrete con le dita le sue ferite e annusate le sue piaghe infette ma poi aprite bene gli occhi e osservate la magia di cui sono stati capaci gli uomini e gli dei.»

Ecco. Al magnanimo Kublai Cosimo Argentina ha saputo raccontare la città di Taranto, nelle «relazioni tra le misure del suo spazio e gli avvenimenti del suo passato». Nelle relazioni tra il suo passato e gli avvenimenti – non-avvenimenti del suo presente. Che «Nud’e cruda» sia stato “commissionato” all’editore da Girodivite-Segnali dalle città invisibili?? Mah…

Cosimo Argentina, Nud’e cruda. Taranto mon amour, Effigie, 2006, € 12,00

Fonte: http://www.girodivite.it/La-citta-di-Taranto-di-Cosimo.html

Welfare Italia
Hits: 1797
Cultura >>
I commenti degli utenti (Solo gli iscritti possono inserire commenti)
Terza pagina

Sondaggi
E' giusto che Bersani si accordi con Berlusconi per le rifome ?

Si
No
Non so
Ultime dal Forum
La voce del padrone di Lucio Garofalo
Salotti culturali dell'Estate bolognese
Pippo Fallica querelo' Corriere della Sera e La Sicilia?
NO LEADER, NO PARTY di Luigi Boschi
UN PARTITO LENINISTA (LEGA) CHE SPOSA IL VATICANO di A.De Porti
POESIA DI VITA di Luigi Boschi
La vita spericolata del premier di Silvia Terribili
Romea Commerciale di Orlando Masiero
Sondaggio, 15mila i voti finora espressi
Buon che? di Danilo D'Antonio
L'Italia è una Repubblica "antimeritocratica" fondata sul lavoro precario
LA PROTESTA DEI SANGUINARI di Luigi Boschi
L'AQUILONE STRAPPATO di Antonio V. Gelormini
Il reality scolastico su "Rai Educational"
Vuoto indietro diventa proposta di legge,





| Redazione | Contatti | Bannerkit | Pubblicità | Disclaimer |
www.welfareitalia.it , quotidiano gratuito on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 393 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti