28.10.2006
Pino Scaccia / Torre di Babele:
Libano del sud - Sono tornato oggi nella terra più colpita e più difficile, dove le ferite sono così recenti e così forti che non hanno ancora permesso di cancellare l'odio. Sono stato prima a Tibnin e poi a Zibquin dove opera ancora il battaglione San Marco in attesa del cambio con la brigata Pozzuoli del Friuli, il cui avamposto è già arrivato. La prossima settimana il comando di tutto il settore ovest passerà agli italiani. "Una grande responsabilità ", ha ammesso l'ammiraglio Confessore che comanderà , oltre agli italiani, anche francesi e danesi di questa area. Il clima sembra disteso ma il fuoco, come si dice, cova sotto la cenere. L'Unifil in generale e gli italiani in particolare sono riusciti comunque a stabilire un ottimo rapporto con la popolazione. Ed è un buon viatico per il futuro. Poi ci sono i bambini che rappresentano una situazione a parte. Fra loro e i soldati c'è anche qui, come in ogni dopoguerra, un legame molto stretto. I bambini stanno sempre intorno alle basi, fanno amicizia, salutano a ogni passaggio. Per i bambini quegli uomini in divisa sono una festa, perché rappresentano la speranza di pace. E forse hanno ragione.
Il blog di Pino Scaccia: http://pinoscaccia.splinder.com/
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