Marco Rovelli, autore di «Lager italiani», pubblica sul suo blog questa lettera [vedi link in fondo pagina].
Insegno Italiano e Storia presso il liceo Artistico di Palazzolo Acreide, un paesino a 45 km da Siracusa. Ho fatto leggere le storie che sono racchiuse nel suo libro alla mia classe, la V A, perché sono convinto che un insegnante deve, oltre a svolgere i programmi ministeriali, tentare di squarciare il velo di sovrabbondanza di informazione che fa di tutto per non informare. Cassibile è un paese vicino, molto vicino da dove insegno, eppure tutto quello che è successo da noi non ha fatto molto “scruscio” (rumore), non come calciopoli; In fondo sono sempre le solite storie di ordine pubblico con tutti questi ragazzi di colore che si ubriacano e disturbano gli abitanti del posto… …. ma tutta questa retorica lei la conosce molto meglio di me. Ogni tanto mi imbatto in dei libri coraggiosi, mi viene in mente oltre al suo quello di Ettore Mo “I Dimenticati”, che mi aiutano a svolgere con passione il mio lavoro.
Leggo in classe un libro come il suo perché mi piace osservare le facce dei miei studenti, facce incredule ma desiderose di apprendere una realtà totalmente diversa da quella accomodante che gli propinano i mezzi di comunicazione. Con l’aiuto di questi libri si può parlare di diritti violati, di dignità , per restituire un volto, che si allontani dall’involgarimento da telegiornale, a tutti quei ragazzi stipati dentro un barcone, magari prendendo in prestito le parole di un poeta, Léo Ferrè: “Hai gli occhi del mare e il muso di una barca (…)/ Tua madre ti ha trapunto sulla faccia da vecchio cane/ due brillanti che metti quando imbarchi il tuo destino”.
Un abbraccio
Giuseppe Scalora
A proposito di “lager italiani” si è espresso anche Mario Pavia, per l’Aned, associazione degli ex deportti nei lager nazisti:
«Sono sempre più convinto che la memoria sia, oggi più di ieri, uno degli aspetti fondamentali della conoscenza, senza la quale noi tutti e le nostre società si troverebbero a vivere e rivivere drammi e tragedie che la nostra speranza vorrebbe definitivamente relegate ai ricordi del passato.»
Il «No!» di Mario Pavia: http://www.nazioneindiana.com/2006/11/03/no/
Marco Rovelli: http://www.lageritaliani.splinder.com/post/9784409