3.12.2006
Carta.org - Febbraio 2002. Grazie a verbali e documenti inediti, Carta scopre fatti che portavano a nuove domande sulla morte di Carlo Giuliani a Genova. Chi era il quarto uomo? Chi è l'ufficiale che era sulla Land rover? Chi ha sparato a Carlo? Altri giornali, come l'Espresso e Repubblica, si erano rifiutati di pubblicare l'inchiesta di Beatrice Roberti, le cui tesi sono state oggi confermate dalle dichiarazioni di Placanica. Di seguito, tutti i testi dell'inchiesta e l'intervista a Placanica di CalabriaOra.
La rivelazione
Pubblichiamo il testo integrale dell'intervista a Mario Placanica che il quotidiano CalabriaOra ha pubblicato oggi. Per la prima volta, il carabiniere catanzarese che era sulla jeep defender in piazza Alimonda, nel corso dei drammatici giorni del G8 genovese del 2001, afferma esplicitamente di essere "un capro espiatorio usato per coprire qualcuno" e di non avere ucciso lui Carlo Giuliani.
Alcuni particolari sono raccapriccianti, come le reazioni entusiaste dei colleghi di Placanica dopo la morte di Carlo. E poi Placanica si pone queste domande: "Perché alcuni militari hanno 'lavorato' sul corpo di Giuliani? Perché gli hanno fracassato la testa con una pietra?". E poi, sempre per la prima volta, ricostruisce l'incidente automobilistico che ha avuto qualche anno fa. "Lo sterzo è come se si fosse bloccato, non riuscivo più a sterzare", afferma. In questi anni, Placanica, dopo essere stato assolto dall'accusa di omicidio [secondo i giudici, aveva sparato "per legittima difesa"] è stato congedato per problemi comportamentali dall'Arma, ha cercato di candidarsi alle amministrative con Alleanza nazionale [che era il partito a cui era iscritto: poi si è candidato con una lista civica].
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Vedi: http://www.carta.org/editoriali/2006/061129.htm
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