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Albano: FILLEACGIL denuncia la situazione sicurezza nei cantieri
15.12.2006
Carletti: “Necessari più controlli da parte dell’amministrazione comunale”
Quattro morti nel 2006 ancora non finito e più di 250 tra infortuni lievi e invalidanti nel territorio della Camera del Lavoro Pomezia-Castelli-Subiaco-Colleferro. Queste le cifre che saranno aggiornate e confermate la prossima primavera sulla situazione sicurezza nei cantieri edili in gran parte della Provincia di Roma.

”Non contiamo gli infortuni spacciati per malattia o per infortuni extra professionali e, ovviamente, quelli occorsi a chi lavora in nero o in grigio” afferma Marco Carletti, Segretario della Fillea-Cgil che stamattina, insieme alla Segretaria della Cgil Pomezia-Castelli, ha convocato una Conferenza Stampa sul fenomeno preoccupante delle cosiddette ‘morti bianche’ sul territorio.

Al centro della polemica ci sono molti cantieri del Comune di Albano che in questi giorni sono stati oggetti di ispezioni e ritiro dei permessi: “Proprio ieri la Asl RmH è intervenuta su 15 cantieri e ha proceduto a 6 sequestri e circa 20 provvedimenti sanzionatori, ma è solo l’ultimo atto di una serie di segnalazioni che la Fillea sta facendo da mesi – afferma Carletti – Già nei mesi scorsi, grazie ad un monitoraggio, avevamo scoperto che su 16 ditte esaminate, il 75% non erano in regola con il DURC, il Documento Unico di Regolarità Contributiva che testimonia che ai lavoratori vengono versati i contributi e sono assunti in modo legale. Il DURC va prodotto dalle ditte al Comune all’inizio dei lavori ed è la prima condizione per cui abbia efficacia poi il titolo abilitativo per procedere con i lavori. Vista questa alta incidenza di inadempienze abbiamo segnalato la situazione al Comune e chiesto un incontro con l’Assessore all’Urbanistica di Albano che è avvenuto il 13 novembre scorso. In quel frangente l’Assessore s’era preso un impegno a convocare un tavolo congiunto sulla questione, con la Asl, l’Ispettorato al Lavoro e le categorie sindacali. Ad oggi ancora stiamo aspettando la convocazione.” Intanto le situazioni di illegalità nei cantieri di Via del Muro Bianco ad Albano continuano. All’arrivo degli ispettori molti lavoratori fuggono: “Segno evidente che sono lavoratori in nero” continua Carletti. E i maggiori pericoli riguardo alla sicurezza sono individuati dagli ispettori ASL proprio nelle cadute e nel seppellimento, segno che mancano anche le più elementari forme di tutela.

“La Fillea, all’indomani dell’incontro avuto con l’Assessore, gli ha inviato una lettera in cui si segnalavano due ditte che non erano assolutamente in regola, una delle quali non versava i contributi dei lavoratori da 3 anni, ma il Comune s’è limitato a inviare una diffida. Per noi non può essere sufficiente. Che succede infatti dopo la diffida? Che le ditte continuano a fare quello che hanno sempre fatto e non si ottiene niente. La Fillea-Cgil chiede all’amministrazione comunale di farsi carico del problema ed intervenire con controlli e sequestri laddove necessario per ottenere due risultati: tutelare ei lavoratori garantendo loro le prestazioni previdenziali ad essi riservate e contrastare la concorrenza sleale che queste ditte fuori legge fanno alle ditte che operano legalmente.” continua Carletti.

“Questa illegalità è la base primaria, una sorta di ‘spia d’allarme’ legata agli infortuni e alle morti bianche nel settore edile. Infatti queste ditte oltre a non pagare i contributi ai propri dipendenti, il che significa niente ferie pagate, niente tredicesima né quattordicesima per i lavoratori, operano in una illegalità diffusa e in un mercato di forte concorrenza (come quello che caratterizza ad esempio la zona di Via del Muro Bianco) abbattono i costi ‘risparmiando’ sui contributi e sulla sicurezza. Sono fattori legati, uno indice dell’altro. Se invece una ditta è in regola può rispettare i Piani di Sicurezza, tutelare i lavoratori e attingere ai servizi che dà il CTP come i corsi di formazione ed informazione gratuiti per impresa e lavoratori.”

Con la finanziaria in approvazione la presentazione del DURC sarà estesa anche a tutti i settori merceologici, proprio per produrre un controllo più capillare sul lavoro nero, l’evasione fiscale e la tutela dei lavoratori.

“Abbiamo iniziato questo monitoraggio ad Albano e presto ci trasferiremo ad Anzio, anch’esso in piena espansione edilizia con il nuovo Prg. Ora però vorremmo che il Comune di Albano ci aiutasse in questa lotta e prendesse una posizione forte e concreta su questo fenomeno pericoloso, illegale e fortemente preoccupante” conclude Carletti.

Ufficio Stampa Cgil Pomezia-Castelli
Francesca Marrucci

Albano, 15 dicembre 2006

INFO: CGIL POMEZIA Tel. 069108171 – www.cgilpomezia-castelli.it - MARCO CARLETTI 328/7562488

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