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Call center: una vittoria
17.12.2006
Dal precariato al part time. Dai contratti di collaborazione all'assunzione a tempo indeterminato. Questo il passo che si apprestano a fare i circa 6500 operatori dei call center Almaviva (tra cui la famigerata Atesia) dopo l'intesa raggiunta ieri da azienda e sindacati Cgil Slc, Cisl Fistel e Uil Uilcom. La stabilizzazione avverrà entro il 2007 e riguarderà 4.000 lavoratori inbound e 2.500 in attività mista (quindi superando la distinzione tra inbound e outboud prevista dal ministero del Lavoro), con l'assunzione a tempo indeterminato part-time a 4 ore al terzo livello del contratto delle Tlc. "Con questo accordo assistiamo a una grande vittoria dei sindacati e della Cgil in particolare. Tutti i lavoratori a progetto e i lavoratori in somministrazione (ex interinali) storici passeranno a tempo indeterminato. I contratti a progetto, dopo questo accordo, non esisteranno più in questo gruppo - così commenta in una nota la segreteria nazionale della Slc-Cgil -. In particolare, il passaggio a part-time avverrà accanto a una discussione relativa alla riorganizzazione dei turni e degli orari, per impedire abusi a danno del diritto dei lavoratori a una pianificazione del proprio tempo'. Continua la nota: 'Più di sei mila lavoratori avranno ora diritto all'art. 18, alle ferie pagate, alla malattia, alla maternità piena (il 70 per cento degli stabilizzati sono donne), alla tutela in caso di infortunio, ai diritti riconosciuti dal Ccnl delle telecomunicazioni. E da subito siamo impegnati per assicurare a tutti i lavoratori del gruppo il premio di risultato, i passaggi di qualifica previsti dal Ccnl , nuovi interventi per alleggerire i carichi di lavoro e valorizzare le professionalità presenti in azienda".
L'assunzione al terzo livello dovrebbe comportare un salario netto di circa 600 euro mensili per 4 ore su 5 giorni, senza considerare però i succitati bonus (tredicesima, ferie retribuite ecc.). Alcuni cocoprò del Gruppo, che arrivano a guadagnare punte di 800-1200 euro mensili, potrebbero perderci. E' uno dei temi di cui discuteranno sindacati e azienda nel tavolo che partirà da gennaio 2007. Assieme alla questione dei turni, che non è di secondo piano: c'è il timore, infatti, che Almaviva voglia ricorrere al decreto 276 applicativo della legge 30, che consente di cambiare i turni dei dipendenti con sole 48 ore di preavviso. Una regola, questa, che impedirebbe agli operatori di organizzarsi la giornata lavorativa magari trovando una seconda occupazione. Si vedrà cosa ne pensano gli stessi lavoratori, cui la Cgil sottoporrà l'intesa anteponendo il loro consenso alla firma definitiva, come hanno annunciato Emilio Miceli e Alessandro Genovesi della segreteria Slc Cgil.
“Un accordo importante”. Questo il giudizio della segretaria confederale Nicoletta Rocchi. “Da Atesia e da tutti i call center del gruppo - prosegue - è bandito da oggi il finto lavoro autonomo”. Per Rocchi, si tratta di un primo grande risultato “frutto della determinazione del sindacato che, pure tra mille difficoltà ed incomprensioni, ha portato avanti la sua battaglia". "L’accordo –sottolinea la segretaria della Cgil- dimostra la validità della strumentazione definita nella legge Finanziaria, nell’avviso comune e nella circolare del ministro del Lavoro di giugno scorso. Si fa, in tal modo, giustizia delle tante polemiche che hanno accompagnato questa difficile vicenda”. Per Rocchi, da oggi si può guardare al futuro con maggiore serenità: “la contrattazione –sollecita perciò la sindacalista- deve estendersi agli altri call center dove sono ancora presenti circa 55 mila lavoratori a progetto, raggiungendo parità di diritti, condizioni e costi per tutto il settore, anche con il ruolo determinante che dovranno svolgere le grandi imprese committenti”.
Solo in Sicilia i precari che verranno stabilizzati sono 2.653. L'intesa, nel dettaglio, riguarda i 1.100 lavoratori a progetto della Cosmed e i 740 dell'Alicos a Palermo; inoltre i 760 lap della Sicos di Catania, cui si aggiungono 53 interinali dell'Alicos. 'L'accordo - commentano Barbara Apuzzo, della segreteria regionale Cgil, e Rosario Faraone, segretario generale della Slc Cgil siciliana - mette fine al precariato e al finto lavoro autonomo nelle aziende del gruppo. Per la Cgil, che lo ha perseguito tenacemente battendosi anche per l'inserimento degli interinali, è un risultato importante che ora sottoporremo alla valutazione dei lavoratori in assemblee che cominciano domani'. L'attenzione sindacale si sposta ora sull'organizzazione del lavoro: 'Adesso si dovrà discutere di orari, turni, condizioni di lavoro e di premi di produttività, di tutti quegli argomenti cioè che attengono alla cosiddetta contrattazione di secondo livello che si aprirà in gennaio'.

(www.rassegna.it, 14 dicembre 2006)

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