17.12.2006
Diario.it - Augusto Pinochet Ugarte (Valparaiso, 1915 - Santiago del Chile, 2006) è morto tra i suoi familiari, in ospedale, per una crisi cardiaca seguita all'infarto che lo aveva colpito il 3 dicembre scorso. Aveva 91 anni. Senza tornare in galera. La notizia della morte del generale responsabile di una delle più feroci repressioni del Novecento è stata data dal dodicesimo bollettino diramato dall'ospedale militare, nel tardo pomeriggio di domenica 10 dicembre, in cui era ricoverato: «Si comunica la dolorosa morte dell'ex presidente della repubblica ed ex comandante in capo dell'esercito, capitano generale Augusto Pinochet Ugarte. Alle 13.30 (17,30 italiane) il paziente ha sofferto un inatteso e grave scompenso che ha obbligato il suo trasferimento in condizioni critiche nel reparto di rianimazione». «Sono state applicate tutte le misure mediche possibili per rianimarlo ma non si è ottenuta una risposta clinica positiva, e la morte è intervenuta alle 14.15 (in Italia, le 18.15)». Il generale è riuscito ad andarsene come aveva vissuto, circondato dai suoi e benedetto dagli onori riservati ai buoni cristiani. Ha ricevuto l'estrema unzione circondato da moglie e figli. Appena la notizia si è diffusa, il Cile è tornato a dividersi: sostenitori di Pinochet si sono radunati intorno all'ospedale brandendo bandiere cilene e intonando l'inno nazionale. L'altro Cile, invece, affluiva nelle piazze per festeggiare in una dozzina di città cilene, a Santiago come a Valparaiso o a Penalolen. Ne sono seguiti scontri con la polizia, cassonetti bruciati, arresti e fermi, e sei poliziotti feriti. La salma del dittatore è esposta per 24 ore. I funerali si svolgeranno martedì. Alla figura di Pinochet e al golpe cileno dell'11 settembre 1973, Diario ha dedicato uno speciale con storie, analisi e i ricordi dei protagonisti di allora. Ne consigliamo caldamente la rilettura.
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