1.01.2007
Sonia Lombardo /girodivite.it -
Ad una settimana dal loro ingresso nell’Unione Europea l’Italia da il benvenuto a Romania e Bulgaria: un centinaio di militanti di Lega e An incendiano la tendopoli allestita nel luna park del comune di Opera che avrebbe dovuto ospitare una sessantina di rom, di cui 35 bambini, sgomberati da via Ripamonti, Milano, il 14 dicembre scorso.
L’Ing. Ligresti, azionista di Rizzoli e Corriere della Sera, propietario del suolo dove sostavano gli "zingari" non poteva certo accoglierli, così il sindaco di Opera, il diessino Alessandro Ramazzotti, si è trovato suo malgrado a dover gestire l’emergenza.
Che il campo nomadi non fosse bene accetto era già stato annunciato il giovedì precendente, quando qualcuno ha spaccato i vetri delle auto dei tecnici della protezione civile che stavano montando le tende. Alla seduta del consiglio comunale una folla arrabbiata ha inveito contro il sindaco e in perfetto stile medioevale è partita l’operazione "rogo".
Malgrado ciò il Prefetto di Milano non è stato capace di garantire l’ordine pubblico, minimizzando l’accaduto come atto vandalico, ma in realtà la spedizione è stata guidata dai consiglieri Fusco e Pozzoli, rispettivamente capi gruppo della Lega Nord e Alleanza Nazionale, una vera e propria spedizione punitiva con il tacito consenso di quella sinistra sempre silenziosa per non contrastare i cittadini che a Natale proprio non la vogliono vedere la povertà di chi è costretto a vivere in una tenda.
Oggi nell’area circense di Opera è stata organizzata una festa dalla Casa della Carità di don Virginio Colmenga per avvicinare gli abitati del comune ai rom che hanno trovato alloggio in diversi centri di accoglienza, perché pare che il problema sia nato proprio dalla mancanza di tempo: come si fa in 48 ore a convincere i cittadini che anche quelli un po’ diversi e un po’ sporchi sono esseri umani?
Non è soltanto che gli ignoranti, i fascisti e i razzisti vanno chiamati con il loro nome e ad alta voce? Non è soltanto che la politica difende i valori dell’ipocrisia che non permettono di profanare un presepe con dei pastori omosessuali, ma allo stesso tempo bruciano quello che sarebbe stato un presepe vivente, simbolo reale di accoglienza e carità ?
Ciò che resta sono le ceneri di quello che avrebbe potuto essere un Natale nel vero senso della parola.
Sonia Lombardo
Fonte: http://www.girodivite.it/Italia-razzista.html
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