27.01.2007
Elezioni: é partita la campagna per la raccolta delle firme per la legge di iniziativa popolare
Roma - In contemporanea all’Albergo Nazionale di piazza Montecitorio, a fianco della sede politica per eccellenza, al "Palamazzola" di Taranto ed in via Indipendenza, sotto i portici di Bologna, con un collegamento audio-visivo si vedranno le tre città lanciare, attraverso la raccolta delle firme, un segnale inequivocabile dei cittadini che vogliono tornare ad essere il "centro di gravità permanente" della politica italiana. Dopo la semina, deve per forza di cose, arrivare anche il raccolto, possibilmente copioso.
E’ iniziato il cammino dei cittadini "Verso l’Italia delle primarie", una proposta concreta che ha visto la partenza della campagna per la raccolta delle firme per la legge di iniziativa popolare, che introduce le primarie aperte nell’intero sistema elettorale italiano. Una vera e propria rivoluzione nel panorama politico del nostro Paese del tutto autonoma da partiti, coalizioni ed organismi di parte che agisce per un diritto di tutti, che si autofinanzia attraverso contributi liberi che ne fanno un’iniziativa veramente indipendente. Per presentare una proposta di legge di iniziativa popolare, sono sufficienti 50 mila firme ma «un vero cambiamento in Italia , deve coinvolgere tutto il popolo italiano» afferma convintamene Guido De Simone, presidente del Comitato Organizzatore e del Comitato per le Primarie Aperte .
Per dare un tocco all’intera campagna "Verso l’Italia delle Primarie" e sensibilizzare la gente facendola diventare protagonista, partirà una carovana battezzata "La Spedizione dei 1001" che sulle orme della spedizione garibaldina di oltre un secolo e mezzo fà , partendo dalla storica Genova Quarto, attraverserà tutto il Paese alla raccolta di firme dei cittadini che vogliono cambiare il modo di fare politica.
La "carovana" partirà il prossimo 31 marzo e dopo centoottanta tappe e novemila chilometri percorsi, raggiungerà Roma il 2 di giugno, la Festa della Repubblica. L’idea di riproporre, in chiave moderna l’impresa garibaldina, punta a rendere il popolo protagonista della trasformazione dell’attuale democrazia rappresentativa in una democrazia partecipata. «Motivo per il quale – avverte Umberto Calabrese, coordinatore nazionale della "campagna" – il Comitato vuole raccogliere milioni di firme per presentare in Parlamento, un’iniziativa popolare che è ben più di una proposta pura e semplice».
Per la prima volta, con questo progetto, anche gli italiani residenti all’estero, potranno sottoscrivere una proposta di legge. Una volta approvata la procedura di formalizzazione, già richiesta al Ministero degli Affari Esteri, la Farnesina, attiverà la rete consolare italiana in tutto il mondo.
«Non c’è dubbio – interviene ancora De Simone, primo firmatario della proposta – il potere–chiave è il potere di candidare. Il testo proposto, frutto dell’ascolto di migliaia di cittadini, consentirà ad ogni elettore non solo di scegliere ma anche di proporre il candidato che preferisce. In questo modo, avviene l’effettiva attuazione del dettato costituzionale che affida al popolo la sovranità della Repubblica».
Alberto Fumi da www.ilmeridiano.info
Vedi anche: www.laspedizionedei1001.it
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