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RespEt - Centro per l'impresa etica e responsabile
9.02.2007
RespEt - Centro per l'impresa etica e responsabile
Assessorato alle Politiche per le Periferie, lo Sviluppo Locale, il Lavoro del Comune di Roma

Comunicato stampa

Si é tenuto oggi a Roma il seminario 'Il lavoro in agricoltura: dall'illegalità alla responsabilità sociale'

Verso un'agricoltura etica: una proposta per le imprese agricole che scelgono la giustizia sociale L'incontro, organizzato da RespEt-Centro per l'Impresa Etica e Responsabile del Comune di Roma, ha posto l'accento sul problema della manodopera irregolare in agricoltura

Roma, 7 febbraio 2007 - I comportamenti etici e responsabili nel mondo agricolo non possono passare solo attraverso metodi di produzione 'puliti' sotto l'aspetto ambientale, ma devono prevedere atteggiamenti equi e rispettosi nei confronti della manodopera. Da queste premesse ha preso le mosse il seminario 'Il lavoro in agricoltura: dall'illegalità alla responsabilità sociale', organizzato da RespEt-Centro per l'Impresa Etica e Responsabile del Comune di Roma (Assessorato alle Politiche per le Periferie, lo Sviluppo Locale, il Lavoro - Dipartimento XIX - U.O. Autopromozione Sociale), che si é tenuto questa mattina a Roma presso la Casa del Municipio - Urban Center Roma XI. Particolare attenzione é stata rivolta al tema del lavoro degli immigrati, che rappresentano spesso l'ultimo anello di una catena di sfruttamento e, in alcuni casi, di vera e propria violenza.

'L'agricoltura biologica intesa come sistema produttivo ecologicamente responsabile e socialmente equo non può tralasciare il temi della giustizia sociale', ha affermato Nino Paparella, presidente dell'Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale (ICEA), una delle realtà che gestiscono RespEt. 'Questo vuol dire che coloro che sono impegnati nell'agricoltura biologica devono gestire le relazioni umane in modo tale da assicurare equità solidale a tutti i livelli e a tutte le parti interessate: agricoltori, lavoratori, trasformatori, distributori, commercianti e consumatori. Ma solo se si riuscirà ad invertire la scala dei valori che vede oggi l'agricoltura emarginata a cenerentola dell'economia, costretta ad assorbire ogni fluttuazione congiunturale del mercato e a subirne i costi, si riuscirà ad affermare una nuova responsabilità per le imprese agricole'.

In quest'ottica appaiono di particolare interesse i percorsi di certificazione che, come per il marchio 'Agricoltura etica' sperimentato nella regione Emilia Romagna, coinvolgano le imprese agricole di concerto con le istituzioni e i vari interlocutori del territorio. Si tratta di sistemi di monitoraggio dell'intero processo produttivo, che tengano conto al tempo stesso dei diritti e delle condizioni dei lavoratori, dell'impatto ambientale, degli interessi dei consumatori e degli obblighi di legge e fiscali.

'La nostra amministrazione da anni lavora affinché la responsabilità delle imprese diventi un fattore di sviluppo locale, sostenibile e partecipato' ha spiegato Dante Pomponi, Assessore alle Politiche per le Periferie, lo Sviluppo Locale, il Lavoro del Comune di Roma. 'Per questo non solo abbiamo creato RespEt, il centro per l'impresa etica e responsabile, che sollecita e assiste il tessuto produttivo romano nel percorso di responsabilizzazione, ma ci siamo dotati anche di uno strumento importante, l'Osservatorio Comunale sulle condizioni del lavoro: un occhio vigile e attento sul mondo del lavoro a Roma, impegnato nella lotta all'emersione del lavoro nero e nel garantire condizioni di sicurezza e legalità per i lavoratori e le lavoratrici. Ma noi crediamo che la tutela dei diritti passi anche attraverso la promozione di un altro modello di economia: é il caso del commercio equo e solidale, la strada che può contribuire al rispetto dei diritti dei lavoratori anche in altri luoghi del mondo'.

'RespEt si pone al servizio delle imprese del territorio che scelgono di diventare realmente responsabili e non potevamo tralasciare un percorso specifico per quelle agricole: con i suoi 63mila ettari di zone coltivate, circa il 50% dell'intero territorio, Roma rappresenta il comune agricolo più grande d'Europa', ha dichiarato Virginia Cobelli, coordinatrice di RespEt. 'La prossima tappa di questo percorso di sensibilizzazione sarà dedicata ad un altro tema cruciale: agricoltura ed energia'.

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