25.02.2007
Pierluigi Regoli / l’Unità - I blog sono di sinistra: circa due terzi dei blog politici infatti si autocolloca a sinistra, mentre solo il 27% a destra. È il dato che emerge dalla ricerca realizzata da Giuseppe A. Veltri della London School of Economics su un campione di oltre 1100 blogger e condotta con la collaborazione delle tre principali piattaforme di blogging italiane, Splinder, il Cannocchiale. La ricerca sarà illustrata nel dettaglio il prossimo 19 febbraio a Roma in occasione della presentazione di Open Political Space, l’associazione specializzata nelle indagini politiche e sociali. Interessante il dato di “militanza”: la metà dei blogger che si occupano di politica non è iscritto a nessun partito o associazione politica. Questo significa che la rete offre una esperienza di attivismo civile e politico che riesce a coinvolgere persone altrimenti escluse dai meccanismi tradizionali. Il terzo dato di rilievo di questo studio riguarda il network sociale ed il sistema di influenza del blogging. I navigatori tendono a crearsi una loro rete di blog e siti che consultano abitualmente e che sono più affini con la propria idea politica. Al tempo stesso, circa il 25% dei partecipanti alla ricerca dichiara di consultare blog politicamente distanti. Nella blogsfera insomma sembra prevalere un orientamento di sinistra. Questo rende ancora più evidente un gap tra partecipazione in rete e attenzione dei partiti verso il fenomeno. Se andiamo a vedere le forme di aggregazione politica oggi esistenti in rete, risulta evidente come l’unico vero spazio organizzato sia quello di www.tocque-ville.it il social network promosso due anni fa da Ideazione e che oggi aggrega oltre 1000 blogger di centro-destra. Molti di questi blogger sono militanti di An, altri ancora (come Paolo Guzzanti, Mario Sechi e Andrea Mancia che coordina l’iniziativa) personalità importanti in ambito istituzionale, sociale e nel settore dell’informazione. Un’esperienza importante quindi sia sotto il profilo quantitativo che per quello qualitativo. L’unica esperienza assimilabile nel campo del centro-sinistra è, almeno fino ad oggi, quella “di base” rappresentata da www.kilombo.org e che aggrega poco più di quattrocento blogger espressione soprattutto della sinistra radicale. Barack Obama e Hillary Clinton fanno del blogging uno degli elementi strategici della loro comunicazione elettorale. In Italia potremmo già giudicare un successo se nel cammino verso il partito democratico qualcuno si possa far carico di dare un minimo di cittadinanza politica al popolo della rete, magari costruendo uno spazio di aggregazione in rete. Dati alla mano, una iniziativa di questo tipo potrebbe riservare non poche sorprese.
Fonte: http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=63682
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