12.07.2003
Stagnazione e disuguaglianza: le critiche del Centrosinistra al il DPEFR Il Centrosinistra ha presentato una risoluzione che critica il Documento di Programmazione Economico e Finanziaria del Centrodestra lombardo per il prossimo triennio.
Il DPEFR presentato dalla maggioranza conferma infatti una politica che il Centrosinistra ritiene fallimentare perché: non ha risolto i grandi problemi di mobilità e di inquinamento che attanagliano la Lombardia; ha concorso a determinare profondi squilibri sociali, incrinando profondamente il sistema di garanzie sociali. A questo riguardo negativi sono risultati gli effetti delle politiche sanitaria, socio-assistenziale, della casa, del diritto allo studio; non ha aiutato le imprese ad innovarsi; ha inoltre creato deficit economici che sono stati poi fatti pagare ai cittadini e agli enti locali. La grave situazione in cui si trova la nostra regione è riassumibile in alcuni dati. Nel 2002 in Lombardia abbiamo avuto una crescita del PIL vicina allo zero, un incremento, seppur lieve, della disoccupazione, una diminuzione dell’export sia verso i paesi extraeuropei sia verso l’UE, una perdita di competitività che ci penalizza anche rispetto ai principali paesi europei, Francia e Germania innanzitutto, e una percentuale del PIL destinata alla ricerca totalmente insufficiente (1,2%). Si è verificata, inoltre, una perdita di potere d’acquisto di salari e pensioni, provocata anche dai ticket, dagli aumenti di imposte regionali e dal forte incremento dei prezzi. In Lombardia l’indice di disuguaglianza cresce di 66 punti rispetto ai 45 punti dell’Italia con una punta pari a 156 punti per Milano, un aumento del divario sociale con i ricchi che diventano sempre più ricchi e i poveri che diventano più poveri. Le prospettive per il 2003 non sono sostanzialmente migliori. Mentre la nostra Regione vive questa congiuntura sfavorevole, la maggioranza di centrodestra che governa la Lombardia si dimostra completamente incapace di elaborare una proposta politica per il rilancio dello sviluppo, smantella il welfare lombardo, spesso si divide su proposte di legge e sulle nomine, e paralizza così per mesi l’attività di commissioni e del Consiglio regionale. E’ ormai tempo di preparare a questo centrodestra in crisi una credibile alternativa di governo. Con questa risoluzione si iniziano a mettere le basi.
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