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Spagna: approvata la *Ley de Igualidad*
15.03.2007
Zapatero, stessi diritti uomo-donna. Approvata la "Ley de Igualdad"
Acclamato, Zapatero dice: «Da sola giustifica la legislatura». Così il premier spagnolo si è espresso sulla legge che - come lui dice - vale i primi tre anni di governo. Si chiama Ley de Igualdad e darà alle donne la parità nelle liste elettorali e sul lavoro a cominciare dalle amministrazioni pubbliche passando anche per gli incarichi nei consigli d´amministrazione delle imprese. Insomma, si tratta di una misura che, progressivamente, porterà al riconoscimento delle pari opportunità tra i due sessi anche in tutti i posti sul lavoro.

Il testo è stato approvato in via definitiva dal parlamento spagnolo con l'astensione del centrodestra, che ha criticato in particolare la parità elettorale (non più del 60 per cento e non meno del 40 per cento per ciascun sesso). Che non si tratti di "quote rosa" ma del raggiungimento di una parità effettiva, lo si capisce già dalle percentuali, fissate intorno al "fifty-fifty". E contestate dall´opposizione di centrodestra, così come almeno la divisione delle nomine tra uomini e donne introdotte con percentuali simili entro otto anni ai vertici delle imprese.

Ma se il premier Josè Luis Rodriguez Zapatero è stato acclamato fuori del parlamento da una piccola folla di donne, tra cui diverse deputate socialiste, che per scherzo si rivolgeva al premier gridandogli «Ista, ista, Zapatero feminista...», all´interno del parlamento l´aria era diversa. Detto questo, la Ley de Igualdad prevede un permesso di paternità di 15 giorni (un mese fra cinque anni), separato da quello della moglie, l'estensione del permesso di maternità nel caso di bambini prematuri o ospedalizzati e l'attribuzione della qualifica di rifugiate alle donne straniere che fuggano dai propri Paesi a causa della violenza sessuale e dei maltrattamenti.

Zapatero intervenendo in parlamento prima del voto ha detto che la legge - il cui scopo è «dare giustizia alle donne» - trasformerà «radicalmente» la società spagnola perché uomini e donne saranno ora «perfettamente eguali davanti alla legge». «Insieme a quella sull'assistenza alle persone dipendenti - ha dichiarato - questa legge vale tutta la legislatura».

Fonte: www.unita.it
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