19.04.2007
Ha iniziato con un saluto caloroso, seguito da grandi applausi, rivolto al Presidente Giorgio Napolitano. Piero Fassino ha rtenuto la propria relazione introduttivo dei lavori del Congresso nazionale dei DS, quello che aprirà la strada al cantiere dal quale prenderà vita il Partito Democratico.
In un PalaMandela stracolmo - in platea delegati ed invitati esteri e degli altri partiti, sugli spalti i numerosi invitati - il segretario nazionale dei DS ha tenuto il suo lungo discorso, parecchio applaudito, soprattutto nei passaggi che richiamavano all'unità ed a quelli che sottolineavano le neccesarie novità .
Un filo rosso, infatti, lega il ragionamento di Fassino: da un lato la necessità dell'unità delle forze democratiche e socialiste, volta a consolidare la forza del centrosinistra che sta governando il paese in una situazione di grande difficoltà . Dall'altro il richiamo insistito, forte, a non avere paura del nuovo,. Anzi, la necessità di fare dell'innovazione e della ricerca di futuro la cifra fondamentale attorno alla quale costruire il nuovo soggetto politico.
Molto preciso e circostanziato il passaggio dedicato alla "fase due" nella costruzione del PD.
Terminata la prima parte - quella che ha condotto ai congressi nazionali di DS e Margherita - che necessariamente ha dovuto scontare anche una certa autoreferenzialità , proprio per la caratteristica di elaborazione e di lavoro interno alle attuali formazioni politiche. Terminata questa prima parte, ora inizia un'altra, nuova fase. Che dovrà necessariamente aprirsi a nuovi soggetti, che Fassino ha voluto citare uno ad uno: il movimento ecologista. I Repubblicani Europei, la sinistra liberale, i giovani che guardano all'esperienza della lista Scalfaotto, una parte importante del mondo sindacale, e dell'associazionismo autonomo, il terzo settore, il movimento delle SAPD, di Liberà e Giustizia e dei Cittadini per l'Ulivo, i sindaci, personalità importanti del mondo cattolico, e - da ultimo,- il variegato mondo socialista, al quale ha rivolto un caldo, caloroso invito a voler lavorare insieme.
Con un richiamo forte, alla storia del movimento democratico dei primi 150 anni di unità nazionale, ed un forte appello al coraggio di guardare avanti, verso il futuro, la relazione di Piero Fassino si è chiusa tra un prolungato e calorosissimo applauso del Palamandela.
Firenze, 19 aprile 2007-04-19 DF
|