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Verso il Partito Democratico
27.04.2007
Un documento approvato dal Coordinamento nazionale della Federazione delle APD avanza la proposta di un complesso di regole per l’elezione dell’Assemblea costituente del nuovo partito attraverso un processo autenticamente democratico e condiviso.

È opinione ormai diffusa – o almeno dichiarata pubblicamente – che se non si restituisce freschezza, cioè la caratteristica di uno stato nascente, al processo di costituzione del partito democratico, le prospettive, potrebbero essere imbarazzanti, come purtroppo i sondaggi lasciano intendere. Vi sono motivi culturali, altri politici e, infine, la questione delle regole e modalità del processo costituente, delle norme statutarie del futuro soggetto. In questa bozza definiremo solo alcuni aspetti del terzo punto, ovvero i meccanismi di formazione della costituente.

Certezza dell’elenco degli aventi titolo a votare.

Requisiti di età: 18 anni come per le elezioni politiche e amministrative.

L’iscrizione all’albo degli elettori deve comportare una chiara espressione di volontà; è prodotto di una scelta personale (“no” al puro e semplice trasferimento degli elenchi di iscritti agli attuali partiti).

L’iscrizione comporta la partecipazione al processo costituente del partito democratico fino all’espressione del voto dei delegati alla costituente e – ove non ricusata – vale come iscrizione al futuro soggetto politico. Comporta anche il diritto di eleggere il leader o partecipare ad altre votazioni di rilevo che si riterranno opportune.

Il meccanismo della registrazione all’albo degli elettori e la conservazione degli elenchi deve essere affidata – sotto l’esclusiva responsabilità - a un organo di garanzia costituito da personalità con caratteristiche di indipendenza di giudizio.

E’ auspicabile la nascita di comitati locali e regionali di promozione del partito democratico, ma la titolarità del potere di regolazione e di attuazione delle norme risiede nell’organo di garanzia e nelle sue emanazioni territoriali.

L’organo di garanzia deve avere una articolazione sul piano nazionale e territoriale.

L’albo degli elettori può essere consultato, a richiesta, da qualsiasi cittadino.

L’iscrizione può essere espressa anche immediatamente prima delle operazioni di voto per la costituente con le stesse modalità e garanzie.

Gli albi degli elettori della costituente rappresentano anche la base di riferimento fino a quando il partito democratico sarà formalmente costituito.

Il partito, che riceve finanziamento pubblico, deve seguire modalità di iscrizione e di funzionamento degli organi tali da impedire contraffazioni e decisioni espresse in modo arbitrario. L’iscrizione comporta la sottoscrizione di un modulo da consegnare direttamente dall’interessato. E’ previsto il versamento di un contributo. L’ammontare globale dei contributi sarà affidato all’organo di garanzia.

Le sedi per le iscrizioni saranno indicate dall’organo di garanzia e dalle sue sezioni territoriali, tenendo conto delle organizzazioni di partito e delle associazioni che hanno aderito al processo costituente.

La definizione di una bozza statutaria, coerente con l’articolo 49 della Costituzione, deve essere approntata prima delle assiste costituenti. Lo statuto dovrà prevedere un quorum minimo di partecipanti alle votazioni rispetto al totale degli iscritti su materie determinate. Le norme statutarie dovranno anche prevedere il regolare ricorso a elezioni primarie per l’indicazione dei candidati alle cariche monocratiche, rappresentative ed esecutive.

Lo statuto dovrà descrivere l’assetto federale con l’obiettivo di appiattire l’attuale logica gerarchico-piramidale. Poiché il nuovo soggetto politico deve essere al di sopra di ogni sospetto rispetto ai concreti comportamenti politici, la prima elezione ha un valore fondamentale. La libertà di comportamento dei singoli cittadini registrati negli albi, la precisione e la certezza delle norme elettorali e l’effettiva corrispondenza alla volontà espressa alla fase iniziale del partito scongiurano vizi di forma e sostanza, le cui conseguenze potrebbero trascinarsi nel tempo con effetti indesiderati. Siamo contrari alla definizione dei delegati alla costituente secondo quote predefinite. Tutti i delegati dovranno essere eletti direttamente degli iscritti negli albi degli elettori.

I delegati dovranno essere eletti con un meccanismo elettorale competitivo, con candidati concorrenti sulla base di piattaforme politiche distinte.

Il confronto aperto sulle diverse piattaforme politiche è meccanismo fondante del processo costituente. E’ auspicabile che le dirigenze di partito non vincolino i propri iscritti attuali a comportamenti pregiudiziali rispetto agli estremi del confronto. Da questo punto di vista, l’esistenza di un potere discrezionale, prevalentemente locale e regionale, e attinente a posizioni di sottogoverno e/o spoil system, può essere un elemento fortemente distorsivo delle modalità del confronto politico-culturale e, in ultima istanza, del comportamento elettorale. Anche per questo appare importante un impegno pubblico ed esplicito sui limiti allo spoil system – superando le attuali logiche lottizzatorie, di potere riservato e discrezionale - successivi alla nascita del nuovo soggetto politico.

I delegati alla costituente sono eletti col metodo proporzionale poiché la rappresentanza diretta delle posizione espresse nel confronto deve essere elemento strutturale del nuovo soggetto politico.

La costituente del partito, fino a quando non verranno formati gli organi direttivi, è la sede di indirizzo politico nazionale. Nei singoli distretti elettorali, i delegati territoriali alla costituenti sono l’organo di indirizzo politico locale.

23 aprile 2007

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