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Costituente del PD: lettera di Annita Garibaldi a Prodi |
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11.05.2007
*Disagio e preoccupazione per il modo in cui si è sviluppata la discussione pubblica in queste ultime settimane....*
In occasione del vertice dei leader del centrosinistra per il partito democratico, previsto per domani, la presidente della Federazione delle Associazioni per il Partito Democratico, Annita Garibaldi Jallet, ha inviato una lettera al presidente del Consiglio, Romano Prodi, in cui sottolinea “disagio e preoccupazione per il modo in cui si è sviluppata la discussione pubblica in queste ultime settimane e per le oscillazioni nelle opinioni recentemente comparse sui giornali”.
Annita Garibaldi Jallet sottolinea che “il partito si potrà costituire nel momento in cui l’assemblea costituente abbia definito lo statuto e la piattaforma politico-programmatica. In assenza di questi passaggi, non potrà dirsi completato il processo di formazione del partito. Da questo punto di vista, i tempi saranno stabiliti dalla stessa assemblea costituente, il cui compito sarà esaurito solo con la stesura di statuto e programma”.
“Il nodo del problema – prosegue la presidente della Federazione APD - è l’attività dell’assemblea costituente: le sue modalità di elezione e di funzionamento sono fondamentali. Riteniamo che l’assemblea costituente debba avere una base elettorale costituita da tutti coloro che si recano a votare. Il metodo elettorale deve giustificare la natura aperta e plurale del nuovo soggetto: ovvero una competizione fra liste distinte per obiettivi statutari e politico-programmatici”.
Dopo avere sollevato “riserve rispetto a un organo che fosse composto da migliaia di persone”, Garibaldi Jallet afferma: “il problema non è includere alcune personalità , ma fare valere orientamenti di opinione e sentimenti legati alla pienezza della democrazia e della attività governante che i partiti oggi non riescono a rappresentare”.
“Può darsi – continua la lettera al premier – che alcune persone che hanno votato per l’assemblea costituente del PD, in dissenso con le conclusioni di questa, non vogliano iscriversi al partito democratico. E quindi il processo fondativo deve celebrarsi da parte di delegati eletti da coloro che abbiano confermato espressamente l’iscrizione”.
In conclusione, la presidente della FEDERAZIONE delle APD chiede a Prodi di farsi parte attiva “perché un eventuale organo di promozione, regolazione e coordinamento sia composto da persone di oggettiva indipendenza di giudizio e, soprattutto, che il suo comportamento indipendente da interessi particolari lo connoti come organo di garanzia”.
Roma, 10 maggio 2007
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