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Cremona in Poesia - Sacro, Arcano e Profano
13.05.2007
Il programma completo delle quattro giornate del festival della Poesia che avrà luogo dal 24 al 27 maggio

vedi anche:

www.welfarecremona.it
www.cremonainpoesia.it

Cremona in poesia - inaugurazione e prima giornata Giovedì 24 maggio

ORE 18:00 Centro culturale ex chiesa di San Vitale, Piazza Sant’Angelo

Apertura della mostra “IO PICTOR IO SCRIPTOR IO CANTOR: OMAGGIO A LUIGI PASOTELLI”.

Introduzione al mondo di Luigi Pasotelli.(Cremona 1926 - Milano 1993).

Intervento del Prof. Claudio Vela.

***

ORE 20:30 Duomo di Cremona
La Camerata di Cremona
“Requiem di G. Donizetti”

Rex tremendae majestatis,
Qui salvandos salvas gratis,
Salva me, fons pietatis

La Camerata è un pezzo della nostra storia, una straordinaria formazione orchestrale che tiene viva da quasi quarant'anni nel mondo la fertile tradizione musicale di Cremona, grazie al talento e alla statura delle pregevoli figure che ne hanno sancito la nascita e l'affermazione nei primi anni di vita, sino all'illuminato mecenatismo dell'Ing. Gianni Carutti.

Direttore Marco Fracassi. Solisti: Linda Campanella, soprano; Masako Tanaka Protti, contralto; Francesco Grollo, tenore; Matteo Peirone, basso; Riccardo Ristori, basso.

***

ORE 22:30 Piazza del Comune

Real Kocani Orkestar di King Naat Veliov

Una weddings and funerals band dalla cifra inconfondibile, rievocante la poesia del cinema di Emir Kusturica darà vita al “rito inaugurale” del festival con la travolgente vitalità e la struggente malinconia delle sue esecuzioni.

La Kocani Orkestar propone un’interpretazione originale dei brani tradizionali, ma, grazie agli arrangiamenti del suo capo orchestra Naat Veliov, introduce anche degli elementi di modernità, fino ad eseguire nei suoi concerti delle cover “tzigane” di brani di Bob Dylan e Cheb Khaled. Una girandola di timbri, accenti, colori, che esalta il ricco mosaico di ritmi e melodie meticce nate da queste parti dalla combinazione di Oriente ed Occidente. Musica sincera, sempre un po’ alticcia, struggente e travolgente a seconda delle occasioni, ricca di ritmi pirotecnici, carica di colori e di forti contrasti, e suonata con l’intensità (con creatività esecutiva, per uno spartito in continua trasformazione, come è tipico della cultura musicale piu’ “orale” che “scritta”) propria di qualunque esperienza gitana.

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Cremona in Poesia - seconda giornata
Venerdì 25 maggio
ORE 10:30 Cortile Federico II
“Convegno sotto i portici” a cura della Libreria del Convegno

Un incontro con nuovi autori di poesia nell’atmosfera rilassata di una “colazione poetica”:

Primo appuntamento: Loretto Rafanelli, giovane poeta e drammaturgo già autore di varie raccolte, presenta Il tempo dell'attesa, sua ultima uscita per le edizioni Jaka Book (presso le quali era già apparso nel 2002 Il silenzio dei nomi).

***

ORE 11:30 Cortile Federico II
Lectura Dantis a cura della Società Dante Alighieri

Un percorso attraverso il sacro, l’arcano e il profano nella Comedìa di Dante con lettura di canti scelti in luoghi evocativi della città. Le voci: Persico, Lodi, Galli, Vairani, Poi, Melega.

Prima stazione. Il profano in Dante. Introduzione a cura di Vincenzo Montuori.

***

ORE 16:00 Cortile Museo Civico Ala Ponzone , Via Ugolani Dati, 4 Andrea Cortellessa “La poesia come profanazione”

Andrea Cortellessa è sicuramente uno degli esploratori più attenti ed acuti della poesia contemporanea. Il suo intervento prenderà, in questa occasione, l’avvio dalla categoria di “profanazione” elaborata dal grande filosofo Giorgio Agamben: “ Vi è un contagio profano, un toccare che disincanta e restituisce all’uso ciò che il sacro aveva separato e impietrito.” (Da Elogio della profanazione di G. Agamben).

Andrea Cortellessa è nato a Roma nel 1968. Insegna Letterature comparate all’Università di Roma Tre. Tra le sue numerose pubblicazioni, ricordiamo: Le notti chiare erano tutte un'alba. Antologia di poeti italiani nella prima guerra mondiale (Bruno Mondadori, 1998); il saggio-biografia Ungaretti (Einaudi, 2000); è tra i curatori dell’antologia Parola plurale, Sossella 2005; Fisica del senso. Saggi e interventi su poeti italiani dal 1940 a oggi, Fazi 2006. Ha curato per Adelphi e Garzanti testi di Giorgio Manganelli, Elio Pagliarani e Giovanni Raboni. Collabora con numerose riviste letterarie e con Alias (supplemento de Il manifesto), L'Indice, l'Unità.

***

ORE 17:00 Cortile Palazzo Schinchinelli Martini, Via Cadolini, 20 Gabriele Frasca “L’arte dell’ascolto”

(…) trascorre un filo dalle spole
che tessono le voci della vita
in un rosario insensato di gole.
(G. Frasca, Il Circo dei Nostri)

Poeta, romanziere, saggista, traduttore: questo il poliedrico profilo di Gabriele Frasca. Oltre a ciò, l’autore di Rive è da tempo attivamente impegnato nella sfida di riconciliare l’arte del testo con quella dell’ascolto, anche attraverso la collaborazione con teatranti e musicisti, nonché come autore di testi radiofonici. Proprio alla categoria dell’ascolto è dedicato il suo intervento, nel corso del quale farà risuonare anche i tre termini guida della rassegna: sacro, arcano e profano.

Nato a Napoli nel 1957, insegna Letterature Comparate all’Università per Stranieri di Siena. Si è cimentato con vari generi letterari. Ha tradotto il romanzo di Philip K. Dick L’oscuro scrutare (Edizioni Cronopio, 1993) e il romanzo Watt di Samuel Beckett (Einaudi, 1998); è autore del romanzo Santa Mira, (Le Lettere, 2006) e di importanti raccolte di versi: Rame, (Corpo 10, 1984); Lime, (Einaudi, 1995), Rive (Einaudi, 2001).

***

ORE 17:00 - 20:00 Bar Tacabanda Porta Romana - Bar San Gallo Via XX settembre "Sotto il cielo e sopra la terra" Microfoni aperti per libere letture di poesie

A cura di Lorena Montini e Giovanni Uggeri. Musiche di Lorenzo Colace e Marco Zanatta.

microfonoaperto@cremonainpoesia.it

***

ORE 17:30 Cortile Palazzo Fondazione Città di Cremona, Piazza Giovanni XXIII, 1 - Incontro con Mauro Ferrari, poeta grafico. A cura del Centro Fumetto A. Pazienza

Riflessioni, pensieri e racconti brevi, una contaminazione tra arti diverse che produce un linguaggio nuovo: la graphic poetry.

***

ORE 18:30 Cortile Palazzo Schinchinelli Martini, Via Cadolini, 20 - A viva voce. Patrizia Valduga e Gabriele Frasca

Una delle più importanti poetesse italiane, ha allineato una serie di raccolte contrassegnate da un recupero delle forme metriche tradizionali (le ormai proverbiali quartine) e da una lucida cantabilità. In questo spazio dedicato alla voce e alla esecuzione live, lei e Gabriele Frasca (recentemente impegnati insieme in uno spettacolo sulla poesia di Beckett) leggeranno davanti al pubblico brani tratti dalla loro produzione originale.

Patrizia Valduga, nata a Castelfranco Veneto nel 1953, vive a Milano. Ha pubblicato: Medicamenta e altri medicamenta (Einaudi, 1989), Donna di dolori (Mondadori, 1991), Requiem (Marsilio, 1994), Corsia degli incurabili (Garzanti, 1996), Cento quartine e altre storie d’amore (Einaudi, 1997), Prima antologia (Einaudi, 1998), Quartine.Seconda centuria (Einaudi, 2001), Manfred (Mondadori, 2003), Lezione d’amore (Einaudi, 2004) e la postfazione a Ultimi versi di Giovanni Raboni (Garzanti, 2006). Ha tradotto, fra gli altri, John Donne, Stéphane Mallarmé, Tadeusz Kantor, Paul Valéry e, per il teatro, Molière, Shakespeare, Cocteau, Céline, Beckett. Nel 1988 ha fondato il mensile Poesia.

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ORE 19:30 Piazza della Pace
Roberto Freak Antoni e Alessandra Mostacci: Vladimir Majakovskij

“Non c’è gusto in Italia a essere intelligenti”: così parlò Roberto Freak Antoni, che qui propone tra l’altro una rivisitazione inedita e divertente della maggiore icona poetica dell’avanguardia novecentesca. Alessandra Mostacci lo accompagnerà al piano.

Roberto "Freak" Antoni, è nato a Bologna il 16 aprile 1954. Scrittore, musicista e performer. Laureato all'Università di Bologna (DAMS), discutendo una tesi sui Beatles con lo scrittore e docente Gianni Celati, Freak è, naturalmente, il leggendario leader del gruppo pop-rock demenziale Skiantos. Nell'ottobre del 2004 ha licenziato un CD, intitolato Ironikontemporaneo, realizzato insieme alla pianista Alessandra Mostacci, specializzata in repertorio contemporaneo.

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ORE 21:30 Piazza del Comune

Vinicio Capossela

Svelato l’arcano! Misteri della mitologia in musica, dal Minotauro al Rebetico

Il titolo fornisce il pretesto per un percorso narrativo molto particolare, che condurrà artista e pubblico attraverso il labirinto delle radici antiche della musica, in cui i misteri che accompagnano le canzoni (la Medusa, il Minotauro, il Rebetico, L’Uomo vivo, La Maschera di Boves, ecc.) saranno rivelati in forma di carte dei Tarocchi.

Scorreranno così brani come Medusa cha cha cha, Brucia Troia, Non trattare, Contratto per Karelias, Abbandonato, L’uomo vivo, Ovunque proteggi, ma anche racconti sonorizzati come Il girone dei rebetici, Prenderò d’anticipo il Mammuthones, e alcuni passi del Kohelet nella versione di Guido Ceronetti.

La formazione vedrà Vinicio Capossela affiancato da Alessandro “Asso” Stefana (chitarre), Glauco Zuppiroli (contrabbasso), Vincenzo Vasi (theremin, campionatore), Manolis Pappos (bouzouki), Vassilis Massalas (baglamas). Alla regia dei suoni Marco Tagliola.

Vinicio Capossela nasce ad Hannover nel 1965. Il suo disco d’esordio esce nel 1990: All’una e trentacinque circa. Dopo un anno, il cantautore dà alle stampe un secondo album, Modì. Con Camera a sud (1994) si inizia a intravedere nelle sue strofe una capacità poetica innegabile. Nel 1996 Il ballo di San Vito. Nel 1998 esce il live Liveinvolvo accompagnato dalla Kocani Orkestar. Nel 2000 esce Canzoni a manovella, disco dai testi teatrali e dalle atmosfere bizzarre e surreali. Nel 2003 la CGD pubblica l'antologia L'indispensabile, contenente un brano inedito, la cover in stile western di Si è spento il sole di Adriano Celentano. Nel 2004 pubblica per Feltrinelli il romanzo Non si muore tutte le mattine. Anticipato dal singolo Dalla parte di Spessotto, a fine gennaio 2006 arriva infine nei negozi Ovunque proteggi.

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ORE 23:30 Grotta dei giardini di Piazza Roma
"La poesia invisibile" Dino Campana - Carmelo Bene

Imprevisti di luce "Dell'arcano il mistero"- Le voci nascoste dei poeti. Installazioni ideate e realizzate da Studio Caliendo Fieschi - Labirinti Intersensoriali.

L’installazione sarà visibile sia sabato sia domenica sera.

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Cremona in Poesia - terza giornata
Sabato 26 maggio
ORE 10:30 Cortile Federico II
“Convegno sotto i portici” a cura della Libreria del Convegno

Secondo appuntamento. Beppe Mariano, poeta e critico teatrale e cinematografico, presenta Il passo della salita e altre poesie, Edizione Interlinea 2007. La lettura di questi testi «dovrebbe rivelare alcune verità». A sostenerlo è una voce autorevole, quella di Sebastiano Vassalli.

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ORE 11:30 Chiesa di S. Gerolamo, Via Sicardo
Lectura Dantis a cura della Società Dante Alighieri

Seconda stazione. L’arcano in Dante. Introduzione a cura di Angelo Rescaglio

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ORE 14:00 Cortile Museo Civico Ala Ponzone , Via Ugolani Dati, 4 Tavolo della poesia possibile

Il poeta, critico e organizzatore culturale Flavio Ermini coordina le riviste Anterem, Semicerchio, Testuale, il Verri, l’Indice in una tavola rotonda sulla poesia contemporanea dal particolare angolo di osservazione delle riviste non solo specializzate.

Per ogni rivista di poesia o di riflessione sulla poesia fondamentale è il tema dell’ascolto.

Ascolto quale rapporto della rivista con il poeta: quali modalità vengono seguite nella fase della ricerca e della scelta dei testi da pubblicare? Ascolto quale rapporto della rivista con il lettore: quale tipo di ascolto si attende una rivista da chi la legge? Aquale ascolto si predispone il lettore?

Questo a livello generale. Focalizzando poi la questione è possibile scoprire che – al di là della mediazione che operano le nostre riviste – la poesia richiede un ascolto molto particolare. Quale?

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ORE 16:00 Cortile Palazzo Schinchinelli Martini, Via Cadolini, 20 - Corrado Calabrò “L’arcano della premonizione”

Uomo di diritto (Presidente dell’Autorità Garante della Comunicazione) e poeta. A chi gli domanda come si senta in questa strana dicotomia Corrado Calabrò risponde con un’immagine visionaria: ''Siamo come due gemelli siamesi, due emisferi cerebrali che convivono, da anni, ognuno con la propria autonomia. Da una parte c'è la mia formazione classica, le mie 'radici' teutoniche, i miei studi di logica concettuale. Dall'altra il mio universo piu' nascosto, l'attivita' poetica. Tutto quello che sfugge al quotidiano alla scoperta di un mondo altro''.

Il primo volume di poesie di Calabrò, scritto tra i diciotto e i vent'anni, è stato pubblicato nel 1960 dall'editore Guanda di Parma col titolo Prima attesa. Dopo un silenzio di 16 anni la vena poetica di Calabrò è rifiorita nel 1976 con una nuova raccolta di versi, pubblicata dalla SEN (Napoli), Agavi in fiore, cui sono seguiti numerosi altri volumi. Tra questi ricordiamo: Vuoto d'aria (Guanda 1979 e 1980); Presente anteriore (Scheiwiller 1981); Mittente sconosciuta (Franco Maria Ricci 1984); Deriva (Il Gabbiano 1989); Vento d'altura (BM Italiana 1991); Rosso d'Alicudi (Mondatori 1992); Le ancore infeconde (Lo scrigno 2000); Lo stesso rischio (Le même risque) (Crocetti 2000); Una vita per il suo verso. Poesie 1960-2002, Mondadori 2002; A Luna Spenta (Iiriti, 2003); Poesie d'amore (Newton & Compton, 2004). Delle sue liriche è stato fatto anche un cd dalla casa discografica Ricordi con le voci di Achille Millo e Riccardo Cucciolla. Nel 1999 Calabrò ha esordito nella narrativa col romanzo Ricorda di dimenticarla, ed. Newton & Compton, finalista al premio Strega.

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ORE 17:00 Cortile Palazzo Schinchinelli Martini, Via Cadolini, 20 - Maria Luisa Spaziani “Stile Giovanna d’Arco”

Si stemperò quell'angelo sul muro,
i lillà ricoprirono la spada,
quel viso formidabile e stupendo,
la lucente armatura circonfusa
da un candore di penne (da Giovanna D’Arco, 2000)

Cremonainpoesia ha l’onore di ospitare con Maria Luisa Spaziani una grande protagonista dell’avventura poetica italiana del Novecento, che ha dichiarato: «Quando ho scoperto che è esistita una donna come Giovanna d’Arco ho scoperto il mondo: è stata la mia grande educazione incontrare in un’unica persona dei valori così straordinari, le punte estreme della semplicità contadina, l’alta illuminazione morale e religiosa, la capacità di incarnare un’azione pratica, l’amore di patria, il carisma straordinario. Questo mio amore è nato a dodici anni e non è ancora finito».

A Cremona tornerà sulla figura della santa guerriera, con una lettura inedita del linguaggio e dell’espressività di Giovanna, sospeso tra sacro e contadino.

Maria Luisa Spaziani ha pubblicato la sua prima raccolta Le acque del Sabato nel 1954 (Mondadori). Successivamente, presso lo stesso editore, sono apparse numerose altre raccolte poetiche, tra cui Il gong (1962), Utilità della memoria (1966), L'occhio del ciclone (1970), Transito con catene (1977), Geometria del disordine (1981, Premio Viareggio), La stella del libero arbitrio (1986), I fasti dell'ortica (1996), il poema-romanzo Giovanna d'Arco (1990), divenuto un testo teatrale più volte rappresentato.

Maria Luisa Spaziani è autrice di racconti, testi teatrali, di lavori critici sulla letteratura francese, e di una serie di "interviste parapsicologiche" con venti grandi poetesse, vissute tra l'otto e il novecento, raccolte in Donne in Poesia presso Marsilio (1992, 1994). Vasta e diversificata la sua attività di traduttrice: da Ronsard a Goethe, da Shakespeare a Gide, da Gombrich a Tournier.

Fin dalla fondazione nel 1981, è presidente del Centro Internazionale Eugenio Montale e del Premio Montale. Ora lo è del premio dell’Universitas montaliana. Insegna lingua e letteratura francese all'Università di Messina.

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ORE 17:00 Vie del centro storico “FiguraAzione”

Lo spettacolo itinerante abbina alla realizzazione scultorea un evento teatrale. In compagnia dei versi di "Lavorare stanca" di Cesare Pavese gli attori del Silence propongono un viaggio che ci riporta alle nostre radici, nel nostro vissuto. Un percorso teatrale attraverso odori, rumori, immagini, imprevisti, ricordi, sogni e sussurri in bilico tra la realtà ed il sogno.

ORE 17:00 - 20:00 Bar Soldi Via Giuseppina - Osteria Castello Via Bissolati - "Sotto il cielo e sopra la terra" Microfoni aperti per libere letture di poesie

A cura di Lorena Montini e Giovanni Uggeri. Musiche di Lorenzo Colace e Marco Zanatta.

microfonoaperto@cremonainpoesia.it

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ORE 18:00 Cortile Museo Civico Ala Ponzone , Via Ugolani Dati, 4 Ernesto Franco - “Borges - Buenos Aires in versi”

A me sembra una fandonia che Buenos Aires ebbe inizio: la giudico tanto eterna come l’acqua e l’aria (J.L.Borges, Fondazione mitica di Buenos Aires)

Una visita alla città di Buenos Aires come tema e mito all’interno della produzione poetica e dell’universo mentale di Borges, con una guida d’eccezione: il romanziere e studioso di letterature ispanoamericane Ernesto Franco, già traduttore delle milonghe e dei tanghi del grande scrittore argentino.

Ernesto Franco è nato a Genova nel 1956. È direttore editoriale della Giulio Einaudi Editore. Ha insegnato presso le Università di Genova e di Siena. Collabora a diversi giornali e riviste ed è autore di saggi sulla cultura ispano-americana, in particolare su Julio Cortázar, Juan Rulfo, Octavio Paz, Jorge Luis Borges, Alvaro Mutis, Mario Vargas Llosa. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Isolario (Einaudi 1994), Vite senza fine (Einaudi 1999), Usodimare. Un racconto per voce sola (Il nuovo Melangolo 2007).

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ORE 19:30 Piazza della Pace
Beaucoup Poetry. Beaucoup Fish live

Tra il 1999 e il 2001 quattro musicisti cremonesi danno vita a un bizzarro progetto musicale: Beaucoup Fish. Da allora si contano le partecipazioni a Cantiere Sonoro III e IV e vari concerti come spalla ai Marlene Kuntz, Max Gazzè, Après La Classe, Perturbazione, Marta Sui Tubi. Nel 2005 la band viene selezionata per suonare sul palco dell’Heineken Jammin Festival. Nel gennaio 2006 esce il primo singolo, Mi sento più leggero,

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ORE 21:30 Piazza del Comune
Storie di Tango.
Arnoldo Foà legge Jorge Luis Borges.

(…) El tango crea un turbio
pasado irreal que de algùn modo es cierto,
el recuerdo imposible de haber muerto
peleando, en una esquina del suburbio.
(da J.L. Borges, El Tango)

Una leggenda del teatro italiano darà voce ai testi borgesiani. Il movimento e la musica, l’universo profano ma intriso di senso del tragico e di rigore stilistico del tango si alterneranno a lui in coreografie e suoni suggestivi.

“L'idea di raccogliere queste due arti in uno spettacolo, nell'alternanza di musica e recitazione, si desume dalle premesse, dal desiderio di condensare e promuovere questa particolare forza vitale, quanto mai popolare e, per fatti e circostanze diversi, nel vivo interesse dell'attualità. La musica inoltre supporta l'intervento del ballo, che in alcuni momenti dello spettacolo interviene come ulteriore elemento evocativo e spettacolare. (…) La voce scelta è stata quella di un "grande vecchio" del teatro e delle scene, una voce musicale, profonda e inconfondibile, che già nei lontani anni '60, con le poesie di Garcia Lorca, otteneva il Disco d'oro per aver venduto più di un milione di copie: Arnoldo Foà. (…) Le liriche sono selezionate da Michele Porzio, figlio di quel Domenico Porzio che curò l'opera omnia di Borges in Italia, e che quindi ebbe occasione, non solo di leggere Borges, ma anche di frequentarlo, di accostarsi ai più profondi tasselli del suo genio".

Arnoldo Foà, voce recitante;

Giuseppe Nova, flauto; Rino Vernizzi, fagotto; Giorgio Costa, pianoforte; Piero Franco Cardarelli, contrabbasso; Giampaolo Ascolese, batteria; Marcela Guevara, Stefano Giudice, tangueiros; Franco Cardellino, regia.

ORE 23:30 Giardino di Piazza Roma
“Giardino con acqua + H2o” , a cura di Monica Farnè, musica di Tino Tracanna.

“Alberi, fiori, piante che abitano una circonferenza ordinata: un giardino. La manifestazione di elementi simbolici e nascosti che rivela un sistema che è ben più di ciò che si vede e quel più è costituito da ciò che conferisce al giardino un suo clima , segreto, arcano antico, solare tenebroso, giocoso, che altro non è che l’incontro in continua variazione tra ciò che appare e si manifesta e la più intima sensibilità del visitatore”.

La danza di Monica Farnè ci accompagna in questa arcana suggestione con la musica dal vivo a cura del sassofonista del Paolo Fresu Quintet.

Musiche di Tino Tracanna (sax Рelettronica); progetto e coreografie: Monica Farn̬ Danzatrici : Elisabetta Farn̬, Monica Mignone, Martina Rossetti, Anna Savi.

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Cremona in Poesia, quarta ed ultima giornata
Domenica 27 maggio
ORE 10:30 Cortile Federico II
Convegno sotto i portici a cura della Libreria del Convegno

Terzo appuntamento. Con Cento poesie d’amore a Ladyhawke (Einaudi 2007) assistiamo all’esordio poetico di Michele Mari, italianista e narratore tra i più importanti degli ultimi anni (Di bestia in bestia, Longanesi 1989; Filologia dell'anfibio, Bompiani 1995; Tu, sanguinosa infanzia, Mondadori 1997 e 1999; Io venia pien d'angoscia a rimirarti, Marsilio 1998; Rondini sul filo, Bompiani 1999; Tutto il ferro della torre Eiffel, Einaudi 2002).

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ORE 11:30 Chiesa di San Gerolamo, Via Sicardo
Lectura Dantis a cura della società Dante Alighieri Terza stazione. - Il sacro in Dante. Intermezzo esplicativo di Carmine Lazzarini

La conclusione delle letture dantesche sarà coronata dal concerto Eco Evo.

Echi di gregoriano nella contemporaneità, realizzato dal Post Acoustic Quartet: Thomas Senigallia, fisarmonica ; Fabio Crespiatico, contrabbasso; Florindo Grillo, sassofoni; Marco Maturo, corde; con il Coro della Facoltà di Musicologia diretto da Ingrid Pustijanac.

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ORE 14:30 Cortile Federico II
Maurizio Milani presenta il suo libro " Del perchè l'economia africana non è mai decollata"

“Modesta proposta: prima o poi, bisognerà decidersi ad accogliere Maurizio Milani nel posto che gli spetta. Tra i grandi scrittori italiani. Due sono le cose che uno scrittore dovrebbe avere: un mondo e una lingua. Maurizio Milani ha un mondo, e ha anche una lingua. Sei libri in dodici anni bastano e avanzano per accertarne la bravura, se uno non ragiona così male da scambiare il divertimento per il nemico numero uno della letteratura.” Mariarosa Mancuso

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ORE 16:00 Cortile Museo Civico Ala Ponzone , Via Ugolani Dati, 4 Arte poetica: Incontro con Gian Mario Villalta “Vedere al buio” Introduzione di Guido Mazzoni

Uno degli scrittori e intellettuali emergenti in Italia, curatore con altri del Meridiano dedicato ad Andrea Zanzotto, nonché poeta e narratore in proprio, è tra i fondatori e animatori di Pordenonelegge.

Nel corso della discussione, l’autore presenterà la sua ultima raccolta di poesia Vedere al Buio, primo titolo della nuova collana Arte Poetica dell’editore Sossella.

Ha pubblicato svariati libri di poesia tra cui Vose de vose / Voce di voci, Campanotto (Udine, 1995); nel dialetto di Visinale e in italiano: L’erba in Tasca, Scheiwiller (Milano, 1992); Malcerti animali in “Poesia Contemporanea, Terzo Quaderno Italiano”, edito da Guerini e Associati (Milano 1992); Revoltà, Biblioteca Civica (Pordenone, 2005). Numerosi gli studi e gli interventi critici, tra questi: Andrea Zanzotto, Le Poesie e prose scelte (con S. Dal Bianco), “I Meridiani” Mondadori (Milano, 1999); Andrea Zanzotto, Scritti sulla letteratura, Mondadori (Milano, 2001); La costanza del vocativo. Lettura della “trilogia” di Andrea Zanzotto, Guerini e Associati (Milano, 1992) e La mimesis è finita, Mucchi (Modena, 1996). Il romanzo Tuo figlio è uscito da Mondadori nel 2004. È del giugno 2005 il volume Il respiro e lo sguardo. Un racconto della poesia italiana contemporanea (Rizzoli, Milano). Nel febbraio 2005 è uscito presso Mondadori il romanzo Vita della mia vita.

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ORE 17:00 Cortile Palazzo Schinchinelli Martini, Via Cadolini, 20 - Gabriele Pedullà “Gli epigrammi di Beppe Fenoglio”

Stufo d’epigrammare, d’aggredire
I vizi soli, non mai le persone,
mi sono ubriacato e poi a Papio
sul naso un pugno ho dato in pieno foro
(B. Fenoglio, Epigramma CXL)

Nel 1961 Fenoglio scrisse una serie di epigrammi a imitazione di Marziale che passavano in rassegna uomini e donne di Alba nel dopoguerra, dove, dietro la satira dell’ipocrisia e del cinismo, si faceva balenare la mancata svolta etica che la Resistenza avrebbe dovuto segnare in Italia. A parlarne, uno dei più brillanti italianisti della nuova generazione. Previsto un intervento di Margherita Fenoglio, figlia del grande romanziere.

Gabriele Pedullà è nato a Roma nel 1972 e ha conseguito un dottorato di ricerca in Letteratura italiana all’Università Statale di Milano. Ha pubblicato saggi di cinema e sulla letteratura rinascimentale e del Novecento, curando edizioni delle opere di Carlo Dossi (1999) e dei Saggi critici di De Sanctis (2001). Collabora a FilmCritica, Riga e Alias. La strada più lunga – Sulle tracce di Beppe Fenoglio (Roma, Donzelli, 2001) intende suggerire nuovi profili interpretativi dello scrittore albese, evidenziando tra gli ascendenti culturali di Fenoglio non solo la letteratura anglosassone, ma anche le riflessioni filosofiche e teologiche di Pietro Chiodi e dell’esistenzialismo francese.

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ORE 17:00 Cortile Federico II
Adelaide Ricci, Frate Cesare Bonizzi "La prassi poetica di Francesco d'Assisi: dalla preghiera al canto"

Adelaide Ricci, nata a Cremona, medievista, specializzata in archivistica, paleografia e diplomatica, docente di paleografia latina presso l’Archivio di Stato di Parma incontra Frate Cesare Bonizzi, nato nel 1946 a Offanengo (CR). In convento dal 1975 e sacerdote dal 1983, scrive e canta le sue canzoni dal 1990.

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ORE 18:00 Cortile Museo Civico Ala Ponzone, Via Ugolani Dati, 4 Giancarlo Pontiggia “Lo sguardo archeologico della poesia”

Il poeta milanese, autore di Con parole remote (Guanda 1998), ma anche sensibile traduttore dal francese e dal latino e osservatore attento della poesia contemporanea, parlerà del suo lavoro toccando in particolare della dimensione arcana del lavoro poetico.

Giancarlo Pontiggia è nato a Seregno, in provincia di Milano, nel 1952. Ha curato insieme ad Enzo Di Mauro La parola innamorata. Poeti nuovi (Feltrinelli 1978). Dal francese ha tradotto: Sade, Céline, Mallarmé, Supervielle, Valéry e Yves Bonnefoy. Verso la fine degli anni Ottanta ha concentrato il suo interesse sul mondo classico. Per Medusa è uscito, nel 2002 , un volume di saggi e di interventi intitolato Contro il Romanticismo. Esercizi di resistenza e di passione. Nel 2005 è uscito presso Guanda il volume di poesie Bosco del tempo. Ricordiamo anche: Selve letterarie (Moretti & Vitali, 2006); Nell'ombroso dove (LietoColle, 2003, 3ª ed).

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ORE 21:00 Piazza del Comune
Incontro con Alessandro Bergonzoni
Adoriamo Paolo Conte, Man on the Moon, i Radiohead, Tom Waits e Batman.

Dunque lui, metodico nella sua follia, voce dell'assurdo e del paradossale in salsa vera troppo vera, è il nostro uomo. Non poteva mancare. E ci regalerà la gioia dello stupore con le parole, signore e signori, solo parole.

Il suo debutto avviene a soli 24 anni con lo spettacolo teatrale Scemeggiata (1982).

Nell 1987 ottiene la menzione speciale del premio I.D.I. 1988 per lo spettacolo Non è morto né Flic né Floc, Nel 1989 vince con Le balene restino sedute la Palma D'Oro di Bordighera come miglior libro comico dell'anno. Da questo libro prende vita l'omonimo spettacolo teatrale che porterà in tournée per oltre due anni.

Nel 1998 viene invitato dall'Istituto di Cultura italiana a Parigi per presentare una sintesi delle sue opere teatrali, questo gli fa prendere la decisione di tradurre la sua opera teatrale Zius in francese. L'anno successivo pubblica il libro Opplero-storia di un salto. Nel 2000 intensifica le sue partecipazioni a Radio Rai e comincia una collaborazione con la Casa dei Risvegli - Luca de Nigris di cui diviene testimonial. Tra altre collaborazioni e vari altri lavori (Coma reading nel 2001, Carta bianca nel 2002 e tre anni di repliche di Madornale 33), nel 2003 scrive la sceneggiatura del suo primo lungometraggio. Nel 2004 inizia la tournée di Predisporsi al micidiale.

***

ORE 22:30 Piazza del Comune
Morgan - “ Non al denaro, non all’amore né al cielo”

"E' una traghettazione a catena: Edgar Lee Master ha scritto, Fernanda Pivano ha tradotto, De André ha trasformato la poesia in canzoni; e io le traghetto all'oggi" (Morgan)

Non al denaro, non all'amore né al cielo è il titolo dell'ultimo album di Morgan uscito nella primavera 2005, nel quale Morgan reinterpreta una delle opere più intense del cantautore genovese tratta da L'Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters. E ora quell'album, coraggioso atto d'amore in bilico tra fedeltà e tradimento, gesto artistico 'bello e infedele', parente stretto e musicale di Annibal Caro, Gadda e Borges, diventa live, nuova metamorfosi, già prevista alla nascita stessa del progetto, ma dai risvolti sicuramente inattesi, come sempre dal live ci si attende.

Marco Castoldi, in arte Morgan, nasce il 23 dicembre 1972 a Milano. Nel 1986 avviene il sodalizio musicale con Andy, con il quale inizia a suonare per locali, fino a quando nel 1991 i due fondano con Sergio Carnevale e Livio Magnini i Bluvertigo. Nel 1995 la band pubblica il primo album, Acidi e Basi. Nel 1997 è la volta di Metallo Non Metallo, a cui segue Zero (1992) che chiude la cosiddetta "trilogia chimica".

Pop Tools è invece l'ultimo cd della formazione. Nel maggio del 2003 esce Canzoni Dell'Appartamento, il primo album da solista di Morgan, con il quale il nostro si aggiudica il premio Tenco per il miglior album del 2003. Morgan ha pubblicato nel 2005 il remake dell’ album Non al denaro, non all'amore né al cielo, inciso nel 1971 da Fabrizio De André ed ispirato all'Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters. Il nuovo album uscito nel 2007 si intitola Da A….ad A.

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