15.07.2003
Lettera aperta al Cancelliere Schroeder Come cittadino italiano senza alcun potere, fatta eccezione della libera espressione di voto e meno di parola finchè ci saranno, offeso al par Suo dall'intolleranza dell'attuale nostra classe dirigente al governo, ahimè scelto da una minoranza di noi, ma maggioranza assoluta per il nostro perverso sistema elettorale, Le chiedo ufficialmente di non abbandonarci al nostro destino, che già in parte stiamo cercando di recuperare.
La invito pertanto a venire o ritornare in Toscana, la regione misconosciuta e offesa dal nostro Presidente del Consiglio perchè civile e aperta a tutti e a tutte le idee, tranne che a lui e alla sua accolita razzista che non accetta critiche traducendole solo e sempre in fatti sovversivi. Chi non è con loro è contro di loro e in quanto tale patrocinatore di terroristi, come ebbe in altre parole occasione di dichiarare.
Allo scopo mi permetto di farLe seguire quanto ebbi a scrivere in quella circostanza a proposito della definizione, da parte del presidente del Consiglio" di "Toscana buco nero della Democrazia":
MALEDETTI TOSCANI, perché non avete votato Berlusconi. E’ vero siamo in maggioranza contro Berlusconi che non abbiamo votato, per la perspicacia tipica dei maledetti.
MALEDETTI TOSCANI, perché siete contro tutti e contro tutto. E’ vero siamo contro tutti e tutto che non abbia in alcun conto l’essere umano e pensi solo a sé e ai soldi, come farli, riciclarli, rubarli e condonarli, senza scrupoli morali, perché siamo uomini maledetti che amano solo la centralità dell’uomo, senza colore e latitudine, con le sue grandezze e debolezze e non vogliamo la guerra.
MALEDETTI TOSCANI, perché protagonisti di tutto, Social Forum, Camp Derby, manifestazioni per Stalin, girotondi. E’ vero siamo protagonisti di tutto quello che non piace a questo governo perché siamo democratici e maledetti oppositori a chi non concepisce la pluralità di vedute e di espressione, a chi dice colui che non mi condivide è contro di me e lo stato. Siamo maledetti protagonisti di tutto, ma non del terrorismo anche se non facesse il gioco del governo come le attuali bieche e vomitevoli strumentalizzazioni, in barba a Casini, sembrano dimostrare.
MALEDETTI TOSCANI, la devolution vi colpirà Speriamo, se ha da essere sia, si ritorni al Granducato di Toscana, saremo i primi maledetti fortunati a toglierci dalle scatole questi beceri ignoranti "governanti" nazionali capaci solo di fare marketing deteriore per nascondere quello che dovrebbero e non vogliono impostare e gestire con una politica seria e rispettosa dei cittadini e dell’opposizione.
Ma forse è anche il motivo per cui Berlusconi non ha preso casa in Toscana: evitare di rischiare di perdere la rassicurante cittadinanza lombardo-celtica per una che, i gestacci deprecabili di alcuni maledetti esasperati intolleranti al marketing e alla mafia, gli hanno fatto intravedere non gradita. I Maledetti sono faziosi, ma leali, e non amano chi è più fazioso di loro soprattutto se si dichiara super partes.
MALEDETTA TOSCANA Oh Maledetta Toscana, rossa di Chianti, Brunello, Sassicaia; oh maledetto buco nero della democrazia, perché come i Talebani non distruggi vestigia passate, ma anzi te ne glori e ne meni vanto? Non sai che essere democratici benedetti significa cartolarizzare ( svendere) i beni culturali? Guarda alla storia e non alla casa delle libertà zeppa di cultura "democratica" inneggiante al razzismo che insulta te, ma tace, perché ha paura e non gli conviene, di dire alla Sicilia che l’ha votata quasi plebiscitariamente, cosa che noi maledetti non condivideremmo facendo subito un girotondo, mafiosa.
UN MALEDETTO TOSCANO PENNAdOCA
04.03.2003 Alla luce di questo, noi che in epoche passate vi definimmo barbari e successivamente vi tradimmo da"amici per la razza", Le chiedo, non per questioni turistico-economiche, ma per riaffermare quel democratico sentire comune, faticosamente riconquistato nell’ultimo cinquantennio, e il diritto di un popolo a riappropiarsi della propria storia, civiltà e cultura, venga ad aiutare il nostro risveglio; propugni dunque un' "inavasione turistica" e sia Lei a guidarla in nome di quell'europeismo che non deve e non può lasciare solo, isolandolo, un paese in momentanei difficoltà e smarrimento.Con la speranza di leggere le Sue vacanze sulle cronache locali di alcuni nostri quotidiani, le rimetto i sensi della mia stima e, per quel che può valere, la mia scontata solidarietà .
PENNADOCA 11.07.2003
Welfare Italia
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