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| Appello dell'Ulivo delle grandi città |
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1.06.2007
 L'appello dei gruppi dell'Ulivo di Roma, Milano, Torino e dei gruppi Ds e Margherita di Napoli
La sconfitta dei candidati dell´Unione nelle città e nelle province del Nord Italia, assieme all´evidente e generalizzato aumento dell´astensionismo e al calo dei consensi all´Ulivo (il cui legame è fin troppo evidente), sono segnali di crisi che non possiamo permetterci di sottovalutare. Non basta dire che al Nord abbiamo un problema. Né limitarsi ad evocare l´ormai ultradecennale oscillazione fra politica e antipolitica che le regioni settentrionali interpretano con particolare evidenza. Dobbiamo indicare risposte all´altezza delle questioni. Negli ultimi mesi non siamo stati fermi.
Lo strumento di cui disponiamo per ricostruire il tessuto connettivo fra la politica e la società si chiama Partito Democratico. Noi ne siamo convinti, ma in questa tornata elettorale gli elettori non ci hanno creduto. Per questo serve un salto di qualità . Purtroppo non basta più dire che il Partito Democratico è la novità . Per essere creduti dagli elettori bisogna davvero costruirlo in modo nuovo. E per costruire un partito nuovo non basta accelerare.
Quello che conta è dimostrare la qualità dell´innovazione in ogni passaggio della sua costruzione, a cominciare dall´assemblea costituente. Per costruire un partito veramente aperto, popolare e di massa, è indispensabile promuovere, fin dalla sua fase costituente, una nuova classe dirigente che ne interpreti la vocazione federale, espressione di un diffuso radicamento territoriale.
Una nuova leadership diffusa nei territori, Regioni, province e città metropolitane, legittimata dal voto dei cittadini che aderiranno al nuovo soggetto politico e capace di rappresentare le istanze locali in un grande partito nazionale. Se non terranno conto di questi obiettivi, temiamo che le regole per l´elezione dell´Assemblea Costituente, appariranno come l´ennesima, poco comprensibile, alchimia politica. Per innovare c´è bisogno di idee e persone nuove. Idee e persone per tutte le stagioni non ce ne sono. E il tempo che resta è poco.
Marilena Adamo (capogruppo Ulivo Comune di Milano), Pino Battaglia (capogruppo Ulivo Comune di Roma), Andrea Giorgis (capogruppo Ulivo Comune di Torino), Antonio Borriello (capogruppo Ds Comune di Napoli), Giovanni Palladino (capogruppo Margherita Comune di Napoli), Ileana Argentin (consigliere Ulivo Comune di Roma), Attilio Bellucci (consigliere Ulivo Comune di Roma), Anna Maria Carli (consigliere Ulivo Comune di Roma), Monica Cirinnà (vicepresidente consiglio Comune di Roma), Andrea Fanzago (vicecapogruppo Ulivo Comune di Milano), Augusto Ferrari (consigliere Ulivo Comune di Roma), Lorenzo Gentile (vicecapogruppo Ulivo Comune di Torino), Pierfrancesco Majorino (consigliere Ulivo Comune di Milano), Paolo Masini (consigliere Ulivo Comune di Roma), Mario Mei (consigliere Ulivo Comune di Roma), Dario Nanni (consigliere Ulivo Comune di Roma), Eugenio Patané (consigliere Ulivo Comune di Roma), Giulio Pelonzi (consigliere Ulivo Comune di Roma), Amedeo Piva (vicecapogruppo Ulivo Comune di Roma), Maurizio Policastro (consigliere Ulivo Comune di Roma), Francesco Smedile (consigliere Ulivo Comune di Roma), Massimiliano Valeriani (consigliere Ulivo Comune di Roma).
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