L'affascinante presidente della Confindustria, Luchino Cordero di Montezemolo ha aperto una nuova fase nei rapporti sociali. Ha preso esempio da certi esaltanti show televisivi. Quelli in cui compare magari il noto critico d'arte Vittorio Sgarbi e urla epiteti nei confronti di una gentile signora. Quelli che mostrano le camicie verdi padane, intente ad occupare in Parlamento gli scranni riservati al governo, innalzando cartelli. Non proprio ricolmi di gentilezze nei confronti di Romano Prodi.
E così, per adeguarsi, il presidente della Confindustria ha accusato la Cgil di essere un covo al servizio dei fannulloni scansafatiche. Insomma basta con i dialoghi, con le concertazioni, con gli accordi bipartisan, con gli inciuci. Sarà così in politica, negli affari, persino delle relazioni sentimentali E, di seguito, come insegna Luchino, anche nei rapporti tra operai e padroni, ovverosia tra lavoratori e imprenditori. Botte da orbi ovunque. Altro che patti sulla produttività .
Magari quel termine, fannulloni, alle linee di Maranello o di Torino potrà provocare, tra gli iscritti ai sindacati, qualche malumore. Ora forse stanno studiando sul vocabolario come rispondere. Certo a Luchino non si potrà dare del fannullone. Viste le tante preziose cariche che ricopre. Semmai sarebbe da chiedersi dove mai trova il tempo per lavorare.
da www.unita.it