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PD, Dalle Democratiche un appello alle donne: candidatevi!
29.06.2007
Esserci. Adesso. Esserci per cambiare la politica italiana. Nei giorni in cui si propongono all'opinione pubblica candidature alla guida nazionale del Partito Democratico, le democratiche rivolgono un forte appello alle donne italiane: il paese ha bisogno di quante tra voi hanno idee, intelligenza, esperienza per dare un contributo importante al cambiamento al rinnovamento della politica e al cambiamento dell'Italia. Noi, le democratiche, vi chiediamo di farvi avanti, il tempo è questo.

Nella storia democratica del nostro Paese le elezioni primarie hanno inaugurato una nuova stagione. Il 16 ottobre 2005, che ha investito Romano Prodi come leader dell'Unione, ha coinvolto in quella fondamentale decisione milioni di donne e uomini, ha suscitato una visione collettiva, ha dato la spinta per un grande dibattito programmatico che ha portato a proposte condivise. Così le successive elezioni primarie per la designazione di candidati a sindaco hanno segnato positivamente la vita democratica delle comunità locali, con il coraggio della assunzione di responsabilità pubblica, con il confronto dialettico, con il rapporto diretto con i cittadini.

Ebbene: oggi per la prima volta la vita di un partito in Italia è determinata nel momento nascente da milioni di cittadini. Come far mancare nel grande dibattito che si sta aprendo la capacità di analisi dei problemi dell'Italia e la capacità di sintesi sul suo futuro espresse dalle donne?

Per questo, "Obiettivo 14 Ottobre. Esserci. Adesso", la nostra iniziativa, si propone di far si che molte donne partecipino al voto, concorranno a promuovere liste, ne facciano parte e ne siano capolista.

La candidatura di una donna è il segno di un passaggio storico. Alla pari nella competizione più alta e, dunque, a discendere a tutti i livelli, così che tutto il Paese possa cominciare a prendere la misura delle leadership femminili nella propria vita sociale e politica e di quanto esse possano fare bene a tutta la nostra vita e alla nostra storia presente.

www.ledemocratiche.it

Roma, 27/06/07

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