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Finanziaria 2003: tutti contro Tremonti
16.07.2003
FINANZIARIA, EPIFANI: DUBBI SUI TRUCCHI DEL GOVERNO
Per il segretario generale della Cgil l'invito del governo a 'scrivere insieme la Finanziaria' 'può essere un trucco per scaricare sul sindacato responsabilità che sono solo del governo'. La proposta avanzata oggi da Silvio Berlusconi, che ha invitato tutti all'impegno nel definire la Legge finanziaria, per Guglielmo Epifani 'può essere anche un trucco. Prima di capire quello che bisogna fare bisogna capire cosa intende fare il governmo. Potrebbe anche essere un modo per dire 'aiutateci a uscire dalle difficolta' in cui siamo. Ma siccome la responsabilità è del governo - ha aggiunto Epifani - è un po' difficile che le parti sociali possano risolvere problemi che il governo deve affrontare. Può essere, ripeto, un trucco per scaricare sul sindacato responsabilità che sono solo del governo'. Anche l'ipotesi dei tavoli di lavoro ventilata oggi lascia perplessa la Cgil: 'se i tavoli servono a ridurre la spesa sociale e a destinare le risorse in altre direzioni non siamo d'acccordo'.

DPEF: PEZZOTTA, SIAMO FUORI DA ACCORDO LUGLIO

''Siamo fuori dell'accordo di luglio, che prevedeva il confronto preventivo con le parti sociali. Inoltre non è possibile esprimere un giudizio sul Dpef, poiché manca tutta la parte relativa alla sessione di politica dei redditi'. E' questo il primo commento al Documento illustrato oggi dal ministro Tremonti da parte del leader della Cisl, Savino Pezzotta.


BERSANI (DS): IL DPEF È IRRICEVIBILE

Questo Dpef 'é solo un mucchio di parole spesso allusive', un documento scritto 'in un linguaggio bizantino e anche laddove ci sono i nodi veri come le pensioni non c'é nulla di indicativo'. Pierluigi Bersani, responsabile economico dei Ds, boccia così il documento di programmazione economico-finanziaria, definito 'irricevibile' e disfattivo per la finanza pubblica. L'unica cosa certa, afferma Bersani, 'visto che non lo sono neanche le cifre dato il tasso di crescita palesemente sovrastimato, sono i condoni, le cartolarizzazioni e la finanza creativa. Si va avanti con tagli in settori delicatissimi come gli enti locali e la sanità e forse le pensioni'. Il deficit è prossimo al 3%, insiste l'ex ministro, e 'assistiamo a una progressiva riduzione dell'avanzo primario. Si va avanti con un incedere 'stop and go' e Tremonti sembra fare il surfista, cavalcando di o nda in o nda e scaricando tutto al dopo 2006'.


DPEF: ANGELETTI, SIAMO DISPONIBILI A CONFRONTO

'Siamo disponibili ad affrontare un confronto per individuare insieme le politiche migliori per lo sviluppo. Serve inoltre una politica sociale efficace che ispiri serenità'. Così il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, ha commentato il Dpef illustrato oggi alle parti sociali. Al governo Angeletti ha rivolto un avvertimento: 'Nel Dpef nessun intervento sulle pensioni per fare cassa'.

DPEF, CONFCOOPERATIVE: PIÙ INCENTIVI A PMI

Il presidente di Confcooperative, Luigi Marino, giudica 'realistico' il Dpef presentato oggi dal governo alle parti sociali, ma aggiunge che 'serve uno sforzo maggiore in termini di incentivi alle Pmi'. Nel corso dell'incontro Confcooperative, ricorda in una nota Marino, ha posto questioni di metodo e di merito. Sul primo fronte 'affermiamo che tavoli di confronto così ampi sono utili e produttivi per diffondere informazioni ma non certo per presentare e discutere proposte. Meglio sarebbe - suggerisce - discutere per tavoli separati nelle varie categorie, in modo che la finanziaria raccolga il maggior contributo possibile da parte delle forze imprenditoriali'. Infatti, osserva, il Dpef e la successiva legge Finanziaria potranno dare 'frutti immediati' per la competitività del Paese solo se saranno basati sul consenso delle parti sociali. Per quanto riguarda i contenuti, prosegue Marino, 'ci pare che essi diano una visione realistica della situazione economica interna e internazionale. Per raggiungere l'obiettivo di risollevare il tasso di sviluppo non bastano le riforme che richiedono tempi lunghi nella realizzazione e negli effetti ma occorre anche agire sulla leva degli investimenti e dei consumi'. Confcooperative, aggiunge Marino, chiede anche un impegno più forte per infrastrutture e ricerca. 'La grande risorsa italiana - vale a dire il tessuto vitale, creativo e adattabile delle piccole e medie imprese - non basta a sostenere da sola una prospettiva di sviluppo. Le piccole imprese stentano a crescere, non risolvono i problemi di capitalizzazione, i grandi investimenti in ricerca e sviluppo non sono alla loro portata. Queste difficoltà - conclude - determinano incertezza sulla competitività del sistema industriale italiano. Occorre dunque che le piccole e medie imprese siano destinatarie di politiche più incisive che in passato, tra l'altro premiando anche fiscalmente gli investimenti mirati all'innovazione di prodotto.


DPEF: CONFESERCENTI, UNA BOLLA DI SAPONE

'Una bolla di sapone, dentro cui c'era poco da comunicare. I due dati essenziali sono quelli sul Pil e sull'indebitamento'. E' questo il commento del presidente della Confesercenti, Marco Venturi, sul Dpef presentato oggi alle parti sociali: 'Nel Patto per l'Italia c'era l'impegno da parte del governo di aprire una sessione di confronto, che non è stata aperta. Questa sera verà approvato dal Consiglio dei ministri, il premier ha detto che si aprirà un confronto con le parti sociali fino alla fine di luglio. Noi siamo molto preoccupati, perché due terzi della manovra sono una tantum, cosa che ci sembra un rinvio dei problemi. I contenuti che ci aspettavamo, per il rilancio del turismo e dei consumi e l'economia, per adesso non li vediamo'. Venturi ha infine sottolineato che, a una sua specifica domanda sulla questione dei mutui sulla casa, i rappresentanti del governo 'non l'hanno negata, ma hanno risposto 'no', dicendo di lasciar perdere quanto apparso sui giornali'
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