L' ARCIMBOLDO DI BARATTA
Apprendiamo dell'approdo milanese agli Arcimboldi dell'ex sovrintendente Baratta e del suo successo di operatore musicale nel mondo con l'orchestra di Maazel, dall'intervista di Elena Formica, sua ex ufficio stampa; intervista apparsa sulla Gazzetta di Parma il 3 luglio 2007.
Un "do ut des" con Sgarbi forse anche per avergli commissionato le regie, Rigoletto, Arlesiana..., negli anni della Toscanini? Insomma a Milano si trova casa a Maazel e si lascia che l'Orchestra Verdi muoia…tutto il mondo è paese.
Certo Milano può dare alla Symphonica più opportunità anche se non potrà dare quel che Parma ha dato a Baratta: molto, moltissimo, compreso il sostegno al progetto e il lancio internazionale dell'orchestra diretta da Maazel di cui Baratta astutamente ne ha cambiato solo il nome: da Filarmonica a Symphonica Toscanini con un plagio e una "disincantata etica" che se non sarà evidente al giudice lo è per il cultore musicale.
Caro Baratta delle sue capacità di promotore culturale nessun ha mai mosso penna contro di lei, importatore a Parma delle stars del monegasco Proczynski, semmai però ci si chiede come mai la Toscanini abbia oggi un buco di bilancio ufficiale di 6 mln di euro ripianato attraverso l'anticipazione a bilancio dei prossimi contributi regionali.
Potrebbe spiegarci, visto i "risultati estremamente positivi" della sua gestione, come lei ha dichiarato, perché si sia generata questa situazione di crisi finanziaria che lei ritiene ingiustamente a lei attribuita? Insomma come si è arrivati al buco di 6 mln di euro?
Come mai sono stati utilizzati per la Filarmonica parte dei fondi destinati alla Stabile?
Insomma potrebbe spiegarci con semplicità come si è formato questo indebitamento visto che i bolliti del Consiglio, compreso il suo ex Presidente, sembra non se ne fossero accorti?
Ovviamente lei da "abile operatore" si era ben guardato, come da atto costitutivo, di essere il responsabile dei progetti sotto l'aspetto economico, che invece venivano avallati dai suoi soccombenti culturali e distratti amministratori. Lei sa che qualcuno avrebbe voluto procedere legalmente contro di lei e il Consiglio di amministrazione!! E se non lo ha fatto non è perché non ve ne fossero le ragioni!
Ci potrebbe poi dire come mai la Regione Emilia Romagna non le ha più rinnovato l'incarico di Sovrintendente?
Le sentenze, lei sa, non sono la verità e comunque questa che lei cita dell'11 maggio riguarda un singolo aspetto di tutta la vicenda. Rimangono, penso, in sospeso altre come il plagio sul marchio e la querela contro Roi. Lei sa che il diritto del lavoro ha tempi più rapidi rispetto a quelli del penale e del complesso diritto che tutela la proprietà del marchio e la proprietà intellettuale.
Certo che parlare poi di accanita campagna di persecuzione, come lei sostiene, dopo 30 anni di incontrastata attività e il sostegno a tutta la costosa operazione della Filarmonica, la dice lunga sul suo pensiero sacrificale.
Si può certamente dire però che oggi la Toscanini, vuoi per le secche economiche, vuoi per mancanza di creatività, sembra attraversare un periodo di lunga convalescenza. (Parma, 05/07/2007)
Luigi Boschi
NB: interessante il commento "Baratta incantatore di serpenti" a questo articolo su alcuni sprechi pubblici prodotti dall'ex sovrintendente, come alcuni corsi di formazione e in particolare quello a distanza Mytos.
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