7.07.2007
La multinazionale ABBOTT ATTACCA le PERSONE SIEROPOSITIVE! LILA invita tutte le associazioni e la comunità scientifica italiana a disertare tutti gli eventi organizzati da Abbott durante la conferenza della International Aids Society - che si svolgerà a Sydney, Australia, dal 22-25 luglio 2007. Torino, 5 luglio 2007. La Lila aderisce alla rete di solidarietà internazionale nei confronti delle persone sieropositive thailandesi e in supporto di Act UP- Paris. Per la prima volta una azienda farmaceutica - la Abbott Laboratories - ha intrapreso un’azione legale contro le persone sieropositive, ancora una volta la logica del profitto oscura e calpesta il diritto alla vita di milioni di persone. La Lila, agghiacciata del prolungarsi nel tempo del silenzio italiano su questa notizia, rende noto che l’industria farmaceutica statunitense ha citato in giudizio Act UP-Paris con l’accusa pretestuosa di aver bloccato (e aver incitato altri a farlo) il flusso telematico del sito commerciale della Abbott il 26 aprile scorso. E’ la prima volta che un azienda farmaceutica denuncia e chiede denaro alle persone sieropositive che protestano per garantire l’accesso ai trattamenti – il danno stimato che Act-UP potrebbe dover risarcire alla Abbott è di circa 100.000 euro. La sentenza del tribunale sarà emessa ad ottobre. Questa non è che l’ultima delle azioni intraprese dalla multinazionale per difendere i propri interessi aldilà di ogni principio etico commerciale. Tra le sue iniziative più clamorose: l’aumento negli Stati Uniti del 500% del prezzo del farmaco Norvir (2003) così da scoraggiarne l’uso a favore di un proprio nuovo prodotto (il Kaletra) utilizzabile – a differenza del precedente - non più in associazione con farmaci della concorrenza; Lo scorso dicembre, il Governo della Tailandia ha emesso licenze obbligatorie per diversi farmaci, uno dei quali coperto da brevetto della Abbott. Anche se la decisione del Governo Tailandese non infrange gli accordi internazionali sulla proprietà intellettuale contemplati dal WTO, la Abbott ha deciso di attuare una rappresaglia del tutto inedita: si è rifiutata di commercializzare in Tailandia la nuova formulazione del Kaletra che non ha bisogno di refrigerazione.
Anche l’intervento dissuasivo da parte dell’OMS e di altri Governi Europei non ha smosso in modo significativo la posizione della Abbott che, quando l’associazione Act Up-Paris ha appoggiato l’azione degli attivisti tailandesi che incitavano alla protesta telematica contro la casa farmaceutica il 26 aprile, ha scelto nuovamente la linea dura portando in tribunale l’associazione francese.
Dopo questo ultimo misfatto la LILA insieme a molte altre associazioni internazionali, decide di interrompere qualsiasi tipo di relazione e dialogo con Abbott, sia a livello nazionale che internazionale.
La nostra decisione rimarrà valida fino a, quando Abbott non cesserà sia le rappresaglie verso i paesi che decidono di adottare le licenze obbligatorie, sia fino a quando Abbott non ritirerà le azioni legali contro Act Up-Paris.
Siamo alla vigilia di una delle conferenze più importanti del mondo, questa è l’occasione per dare una bella lezione di democrazia alla Abbott.
Per questo invitiamo la comunità scientifica italiana presente a Sydney a disertare tutti gli eventi – sessioni - sponsorizzati dalla Abbott, unendosi così alla rete internazionale di protesta che non si farà certo azzittire dalle azioni legali di una multinazionale e che continuerà a lottare per l’accesso ai trattamenti universale.
Per ulteriori approfondimenti: www.lila.it
Per informazioni:
Alessandra Cerioli – Responsabile Area Salute e Terapie Lila Nazionale
e-mail a.cerioli@lila.it; cell. 348 7323800
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