8.07.2007
Lettera Aperta al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Egregio Presidente,
l’esercizio del libero associazionismo democratico e la libera manifestazione del pensiero sono beni pubblici inviolabili, garantiti dalla Costituzione Repubblicana, di cui Ella è il supremo garante.
Non è consueto che un rappresentante di una associazione di cultura politica senta l’esigenza di rivolgersi alla più alta carica dello Stato, ma le rivelazioni giornalistiche di questi ultimi giorni sulle attività di alcuni Servizi, lo impongono.
Signor Presidente, abbiamo il timore che, in certi periodi della passata legislatura, alcuni articoli della Costituzione siano stati sospesi. A partire dal G8 di Genova, i cui eventi e le relative responsabilità non sono state ancora chiarite e i cui inquetanti passaggi telefonici ci allarmano. Passando poi per le varie inchieste Mitrokhin, Telecom Serbia fino ad arrivare alle azioni di “monitoraggio” illegale di oltre 200 magistrati e di alcune associazioni compiuto dal SISMI, abbiamo la sensazione che ci sia stato un tentativo di avvelenare la vita pubblica italiana, avvelenamento che ancora persiste anche per effetto del modo di porgere l’informazione relativa attraveso i media.
Il comunicato della Presidenza del Consiglio recita: “Ogni eventuale sopruso a danno di persone, categorie o associazioni, non rientra ovviamente nella corretta gestione di un compito tanto delicato e importante”. Questo comunicato, pur con tutte le buone intenzioni, non è sufficiente a diradare le nebbie e a chiarire i nostri dubbi.
In sede Parlamentare, l’esame di tali fatti da parte del COPACO, dati i limitati poteri di cui dispone, non è sufficiente a ridare serenità alla vita politica italiana. Più stringente potrebbe essere una Commissione d’inchiesta Parlamentare.
Signor Presidente, in qualità di rappresentante di una delle associazioni impropriamente monitorate e a difesa del libero associazionismo garantito dalla Costituzione, siamo al fianco del CSM e Le richiediamo, nella Sua qualità di Garante assoluto del dettato costituzionale, una iniziativa forte tramite un atto di indirizzo al Parlamento. Tale azione, insieme alla consapevolezza del rispetto delle istituzioni repubblicane e al totale adeguamento alla Costituzione delle associazioni chiamate in causa dai giornali, sicuramente potrà contribuire a rasserenare il clima politico e potrà indurre il Parlamento stesso a fare quanto dovuto per fare chiarezza su queste vicende e a ristabilire il corretto funzionamento degli apparati al servizio della Repubblica.
Ci attendiamo da Lei un richiamo e un monito solenne, chiaro, forte e inequivocabile sia come Capo dello Stato che come Presidente del CSM, che ci restituisca la fiducia e la speranza e la dignità di essere cittadini di uno Stato Democratico, in cui si possa credere ancora nelle Istituzioni e convivere civilmente, nel rispetto reciproco, al di là delle diverse posizioni politiche.
Con sincera stima, affetto e fiducia
Angelo Salvatori
Communitas 2002
8 Luglio 2007
www.communitas2002.it
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