IL LIDO DI VENEZIA SALUTA LA RINASCITA DEL SUO STORICO AEROPORTO "NICELLI" : NOVANT’ANNI DI STORIA.
22 aprile 1912: il monoplano Caproni Ca. 9 con motore di 60 cv., guidato dal pilota Enrico Cobioni
arriva su Venezia, a 600 metri spegne il motore, scende in volo librato fino a 200 metri, si dirige verso la spiaggia del Lido e decolla sulla spianata dell’Hotel Excelsior fra la commozione e l’entusiasmo dei presenti. 25 aprile 1913 la Regia Marina inaugura la stazione idrovolanti di Venezia con scuola di pilotaggio prima all’Arsenale e poi al forte di Sant’Andrea sull’isola delle Vignole. Durante la prima guerra mondiale Venezia rimane la prima piazzaforte italiana a ridosso del fronte.
In seguito ad alcuni bombardamenti sulla città , ricordiamo la distruzione del soffitto, affrescato dal Tiepolo, nella chiesa di S.Maria di Nazareth e le 42 incursioni dei velivoli austro-ungarici, la Francia inviò in aiuto e difesa i caccia Nieuport e allora la Marina veneziana decise di ricavare un campo d’aviazione all’interno della piazza d’armi del cinquecentesco forte di San Nicolò di Lido di fronte a Sant’Andrea, così la squadriglia francese venne trasferita sul nuovo campo di volo. Restavano i muraglioni che verranno abbattuti negli anni trenta per allungare la pista, in contemporanea con la costruzione dell’attuale aerostazione. I piloti francesi, per la maggior parte aristocratici e intellettuali, vennero ospitati all’Hotel Villa Paradiso, in quanto il Lido era considerato all’epoca una delle località balneari più famose del mondo. Anche l’alta società veneziana accolse con successo l’operazione e Gabriele D’Annunzio vi formò nel 1918 la I.a Squadriglia Navale Siluranti Aeree.
La smobilitazione del dopoguerra fu assai pesante e le attività furono molto ridotte. Nel frattempo l’aeroporto venne intitolato a Giovanni Nicelli, asso di guerra con otto vittorie, caduto in combattimento il 5 maggio 1918.
Nel 1926 Renato Morandi, ingegnere ventiquattrenne, inaugurò al Nicelli il primo aeroporto civile italiano e decise in aprile di trasferire da Ancona la Società Anonima di Navigazione Aerea Transadriatica. Il campo del Lido divenne il principale polo di sviluppo dell’aviazione civile terrestre in Italia e il primo vero aeroporto terrestre dell’aviazione commerciale nel nostro Paese. La visita di Morandi agli stabilimenti Junkers di Dessau determinò l’acquisto di una flotta di mono e trimotori, nonché il trasferimento al Lido di personale tecnico tedesco, operazione che sarà alla base dello sviluppo delle famose "Officine" della Transadriatica, poi divenute Ala Littoria e nel secondo dopoguerra Aeronavali. Già nell’agosto 1926 s’inaugurò la linea aerea Venezia-Vienna via Klagenfurt e poi partirono altre rotte per Brindisi e Bari, Monaco di Baviera, foriere di grandi sviluppi a nord e al sud dell'Europa, anche per merito dei collegamenti con i piroscafi del Lloyd Triestino. Nel 1935 venne inaugurata la nuova moderna aerostazione, progettata dall’ingegner Santabarbara e finanziata dal Ministero dell’Aeronautica con Ala Littoria e Provincia di Venezia. Nel 1936 avvenne l’ampliamento della pista con l’abbattimento dei bastioni del forte a mare.
E siamo arrivati al secondo dopoguerra, che vide la ripresa dei voli. Per merito del comandante ingegner Umberto Klinger e del fratello generale pilota Luigi si ebbe la promozione e lo sviluppo delle "Officine" come industrie veneziane. Gli hangar delle Officine Aeronavali di Venezia (OAN), dopo la crisi causata dal trasferimento a Tessera nel 1967, furono fortunatamente rilevati e restaurati negli anni Novanta dall’industriale bresciano Sorlini ed oggi sono sede delle " Officine Areonautiche Sorlini"
La complessa e lunga storia dell’aeroporto lidense, qui tracciata per sommi capi, è intrisa di grandi successi, ma anche di grandi sofferenze, una vera odissea, per cui la rinascita del Nicelli è da salutare con gioia, anche se avrà un percorso ancora lungo, ma finalmente è ben avviata e sostenuta da salde alleanze fra vari Enti.
Infatti il 12 maggio 2007 è stato inaugurato il restauro completo dell’arostazione , oggi visitabile e godibile dal pubblico, che viene accolto con grande cortesia dal responsabile del ristorante, signor Michele Falmaso. Si può ammirare il restauro del pregevole edificio tipicamente razionalista,datato 1935, dalle linee pulite e armoniose, dotato di ampi finestroni, di pavimentazione rigata, di piacevole e luminosa atmosfera. Autore Santabarbara, restauratore l'architetto Rebeschini, che con rigore e sensibilità ha rispettato ogni dettaglio sia nella struttura, sia nell'arredamento: dal banco bar mosaicato bianco e blu, ai tavoli, alle poltrone, alle sedie, ai quadri futuristi, agli oggetti, all'orologio firmato, ai secchielli del ghiaccio, al carrello dei gelati, perfino alle canzoni trasmesse da dischi, necessari a rievocare il clima di quell'epoca.
Si può anche gustare la cucina a pranzo o a cena solo su prenotazione, telefonando al signor Michele, (tel. 041-2760729).
Altra notizia interessante: da due mesi ha ottenuto l'esclusiva per i tour in elicottero su Venezia e la sua laguna la Società "Heliair Venice", di cui ho dato ampio resoconto nell'articolo precedente, descrivendo l'emozionante esperienza di credere ad un miraggio fra Adriatico e Dolomiti a volo d'uccello.( tel.041-5260215- fax 041-2428448- info@heliairvenice.com-www.heliairvenice.com)
Anna Paola Zugni-Tauro