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Scriviamo lo Statuto assieme ai Toscani |
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19.07.2003
«Scriviamo lo Statuto insieme ai Toscani» "Sul presidenzialismo non si torna indietro, e poi voto agli immigrati e nuovi diritti", dicono i Ds presentando le proposte per la nuova Carta fondamentale della Toscana."Il lavoro della Commissione Statuto è stato positivo. Ora occorre un'accelerazione nel rapporto con la società toscana. Serve un percorso partecipativo serrato e aperto. Certo, l'elezione diretta del presidente è per noi un punto irrinunciabile, perché pensiamo che i cittadini della nostra regione la pretendano, così come non rinuncerebbero a quella dei sindaci, viste le esperienze positive basterebbe fare un sondaggio per vederlo. E se sarà necessario proporremo a Toscana Democratica di farlo". Lo ha detto Marco Filippeschi, segretario regionale Ds, nell'aprire questa mattina una conferenza stampa per illustrare il punto di vista della Quercia. "Lo statuto regionale è carta fondamentale della Regione ed i Democratici di Sinistra sono fortemente impegnati nei lavori di preparazione del nuovo testo che vorremmo fosse anche il frutto di un approfondito confronto con la Toscana ed i toscani. - ha detto Paolo Cocchi, presidente del Gruppo Ds del Consiglio regionale - per questo vorremmo affiancare alle consultazioni istituzionali che svolgerà la commissione, una serie di incontri e di approfondimenti che I Democratici di Sinistra promuoveranno in tutto il territorio". Per quanto riguarda gli aspetti specifici del testo in discussione i Ds vogliono ripartire dall'elezione diretta. "L'elezione diretta dei vertici dell'amministrazione, dai Comuni alle Regione, ha ben funzionato - ha aggiunto Sandro Starnini, vice presidente della commissione Statuto - quindi noi la confermiamo con convinzione". "Proponiamo poi che debbano avere diritto di voto, sia attivo che passivo, - ha spiegato Agostino Fragai - tutti i cittadini che, comunitari e non, risiedano e lavorino regolarmente da alcuni anni in Toscana". "Sul diritto di voto agli immigrati segnalo che i Ds stanno lanciando una petizione nazionale in sostegno a due disegni di legge costituzionale. Dunque, dalla Toscana abbiamo dato un altro impulso innovativo che viene recepito - ha sottolineato Filippeschi - lo Statuto regionale può e deve convergere rispetto ad un'iniziativa nazionale di tutto il centro-sinistra per affermare un patto di convivenza civile e democratica tra italiani ed immigrati. Un patto fondato su diritti e doveri comuni". "Per quanto riguarda invece la legge elettorale collegata al nuovo statuto, di cui ci stiamo occupando come sottogruppo della commissione - ha aggiunto Starnini - le nostre preferenze sono orientate verso un nuovo sistema che produca una maggiore rappresentanza a tutto il territorio regionale e che preveda meccanismi che garantiscano o comunque incentivino una maggiore presenza di entrambi i generi. Riteniamo poi sia giusto superare il sistema delle preferenze, che incentivano un'eccessiva competizione interna agli stessi partiti, a favore di una legge che preveda una regolamentazione delle elezioni primarie". "Per quanto riguarda le questioni dei diritti - ha detto Bruna Giovannini - pensiamo invece che lo statuto della nostra regione debba essere aperto ai nuovi diritti e garantire le nuove forme di socialità e di famiglia che, accanto a quella tradizionale, si sono affermate".
*nella foto: Marco Filippeschi segretario regionale ds toscana
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