22.07.2003
L'idea di una lista dell'Ulivo alle elezioni europee è profondamente sbagliata. Non vi è nulla di più contrastante con l'esigenza di promuovere la formazione di un sistema politico europeo che fare una lista comprendente esponenti di forze politiche che in Europa appartengono a tre diversi partiti. L'Italia sarebbe l'unico Paese del Continente a non avere la presenza autonoma di una forza socialista. Le ragioni della sinistra rimarrebbero affidate alle forze che si richiamano al comunismo. L'elettorato di sinistra avrebbe una seria difficoltà a rinvenire una posizione corrispondente alle proprie idee. Oltretutto, in elezioni su base proporzionale, è anche una soluzione debolissima sul piano del consenso, come ha dimostrato l'esperienza della lista dell'Ulivo, alle elezioni regionali della Lombardia, intorno alla candidatura di Martinazzoli.
Su un tema così rilevante è necessaria una riunione degli organismi dirigenti del Partito. Non è pensabile che la cancellazione dei Ds nelle liste elettorali per l'Europa sia affidata a dichiarazioni di stampa da proseguire magari in un dibattito agostano sotto gli ombrelloni che crei fatti compiuti, come troppe volte è accaduto in passato.
Cesare Salvi
18 luglio 2003
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