22.07.2003
ANCI: PIENA CONDIVISIONE ALL’INIZIATIVA DEI SINDACI DEL LODIGIANO SUL PROBLEMA SCUOLA
Il presidente di ANCI Lombardia, on. Giuseppe Torchio, intervenendo nei giorni scorsi ad Ospedaletto Lodigiano all’assemblea dell’A.C.L.(Associazione Comuni Lodigiani), ha dato la piena adesione all’iniziativa promossa dai sindaci del territorio.
"Si tratta – ha riferito l’on. Torchio di un elaborato molto importante, votato all’unanimità , che verrà segnalato al più presto al Ministro della Pubblica Istruzione, on. Moratti, per ogni consentita valutazione".
Si riporta il testo del documento:
I Sindaci dei Comuni appartenenti all’Associazione dei Comuni Lodigiani (ACL), riuniti in assemblea a Ospedaletto Lodigiano in data 15 luglio 2003, preso atto che:
1. in vista del nuovo anno scolastico 2003-04, otto Comuni del territorio (Tavazzano, Codogno, Casalpusterlengo, Corte Palasio, Lodi, Orio Litta, Zelo Buon Persico, Boffalora) hanno chiesto al Centro Servizi Amministrativi (CSA) della Provincia di Lodi l’apertura di 11 sezioni di Scuola materna statale, otto in aggiunta a quelle esistenti e tre di nuova istituzione, senza ottenere riscontro alcuno per mancanza di disponibilità negli organici provinciali;
2. alcuni comuni (tra cui Caselle Lurani) sono interessati da anni alla trasformazione delle proprie scuole materne comunali in scuole statali, ma hanno sempre avuto dinieghi da parte dell’Amministrazione scolastica;
3. non ci sono insegnanti a disposizione per aprire nuove sezioni alle scuole elementari, ci sono ancora troppe classi che iniziano la prima elementare con 27/28 alunni a volte comprensive di extra-comunitari e portatori di handicap con problemi di integrazione e di lingua;
4. sono sempre meno gli insegnanti a disposizione della scuola per il sostegno di alunni portatori di handicap;
5. mancano gli insegnanti di lingua per le scuole elementari;
6. la riforma del sistema scolastico rischia di compromettere la realizzazione del tempo pieno nella scuola elementare e media
7. le Amministrazioni comunali per migliorare i servizi scolastici spesso sono costrette a integrare la carenza di personale statale realizzando con proprie risorse economiche corsi di lingua, laboratori musicali ed artistici, attività sportive;
esprimono la loro preoccupazione per il fatto che il diritto fondamentale alla fruizione dei servizi scolastici venga pesantemente compromesso dalla indisponibilità di risorse statali, questo anche e a maggior ragione dopo l’entrata in vigore della Legge 53/2003 (riforma del sistema scolastico italiano) che – sulla carta – rende possibile l’accesso alla scuola dell’infanzia anche ai bambini di due anni e mezzo d’età e alla scuola elementare a quelli di cinque anni e mezzo, ma di fatto non accoglie tutti coloro che vogliono frequentare il servizio scolastico.
Sollecitano l’Amministrazione scolastica periferica ad adoperarsi con ogni mezzo perché vengano rimossi gli ostacoli che impediscono la piena organizzazione del servizio delle scuole per l’infanzia, della scuola elementare e della scuola media nel territorio Lodigiano.
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