12.09.2007
E’ l’ambiente e sono i contenuti programmatici, non certo gli scontri interni ai partiti e le polemiche, il motore della seconda lista per Veltroni
Quella che in modo improprio viene chiamata “seconda lista per Veltroni” non è il luogo dove, come piacerebbe a certa stampa, si consumino, in riferimento all’altra lista (quella chiamata “istituzionale”), faide e scontri tutti interni alle vicende ed ai rapporti tra i Democratici di sinistra.
A dichiararlo è Stefano Facchi, responsabile lombardo degli Eco Dem, il gruppo di ambientalisti storici che proprio a Milano, nel novembre scorso, ha mosso i primi passi fino a trasformarsi in un movimento nazionale che ha visto più di 1.500 personalità sottoscrivere l’appello che aveva come primi firmatari padri storici dell’ecologismo italiano come Ermete Realacci, Edo Ronchi, Massimo Scalia.
Lascia sconcertati una lettura che vorrebbe accreditare l’idea di una lista tutta diessina che, soprattutto in Lombardia, si ridurrebbe al ruolo di vagone sul quale salgono gli scontenti e gli oppositori degli attuali gruppi dirigenti in uno scontro di potere nel quale regolare, finalmente, un po’ di conti.
In realtà , continua Facchi, stiamo dando vita ad un percorso estremamente interessante e nuovo, che vede pezzi importanti del mondo delle associazioni, della società civile, del sindacato, insieme ad amministratori ed a tanti giovani, avviare quel percorso di contaminazione e di vero rimescolamento delle carte che dovrà essere il Partito Democratico.
Non una lista “contro” qualcuno, ma la volontà di sperimentare e, soprattutto, portare dentro alla costituente nazionale persone capaci di parlare un linguaggio e praticare metodi davvero nuovi.
Una lista che, a partire dalle grandi questioni legate all’ambiente, sappia legare tra di loro le molte esperienze e sviluppare idee e progetti a proposito della innovazione in politica e nella Pubblica Amministrazione, del lavoro, dei diritti, del sapere.
Per queste ragioni, vuole chiarire Facchi con un esempio, sorprende vedere come, oggi, lo stesso giornale possa, nelle sue pagine nazionali, chiamarla (forse troppo generosamente) la “Lista Ecodem” e, nelle pagine locali, invece, non curarsi minimamente dei contenuti ambientalisti e della presenza fortemente qualificante di personalità che provengono da una vita politica intensa e da un impegno sociale davvero importante pur non essendo legate o interne a nessun partito.
Presenze, queste, che creano un elemento di grande novità anche per quel che riguarda il metodo.
In questa lista per Veltroni troveranno spazio, infatti, anche i molti rappresentanti della Associazione per il Partito Democratico che, insieme ai Cittadini per l’Ulivo, a molti ambientalisti e ad altre associazioni, sceglieranno di sostenere la corsa di Riccardo Sarfatti per la carica di Segretario Regionale del Partito Democratico.
Certo, sarà la composizione delle liste il vero banco di prova dove, conclude Facchi, potremo verificare che le azioni corrispondano alle intenzioni: noi Eco Dem saremo lì a vigilare ed a garantire che questo avvenga per davvero.
Eco Dem- Lombardia
Info: eco.dem@libero.it
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