27.09.2007
GIOVANI 1. I DL RINUNCIANO
«Caro Walter, così non ci candidiamo»
Pubblichiamo la lettera inviata ieri a Walter Veltroni dalla
presidenza nazionale dei giovani della Margherita, composta da Pina Picierno, Luciano Nobili, Gian Luca Lioni, Luigi Madeo
Caro Walter, è inutile nascondercelo, lo spirito con il quale ci
avviciniamo allo storico appuntamento del 14 ottobre è profondamente
mutato in queste ultime settimane. La passione ha dovuto fare i
conti con la realtà , l'entusiasmo ha, in troppi momenti, ceduto il
passo alla delusione. Come sai, da tempo, tutta la nostra
organizzazione, ancor prima dei "seniores", ha scelto il Partito
democratico e ha indirizzato verso questo obiettivo l'impegno
dell'ultimo anno. Abbiamo moltiplicato i momenti di confronto e di
collaborazione con la Sinistra giovanile e con le tante realtà che
insieme, e a volte anche meglio di noi, intercettano e rappresentano
le sensibilità , i sogni, le aspirazioni dei giovani di questo Paese.
Ci siamo contaminati e mescolati, al punto di poter dire che nei
fatti uno spazio politico generazionale per il nuovo partito esiste
già . L'aspirazione a una politica diversa e nuova, capace di
rivolgersi all'intero paese e non solo al ceto degli addetti ai
lavori, la volontà di mettere in campo scelte radicali capaci di
liberare le energie, di moltiplicare le opportunità , di ridare
slancio a un paese affaticato e bloccato, è al centro della nostra
attività . La necessità di dare una risposta vera, concreta
all'esigenza di un ricambio generazionale nelle classi dirigenti in
politica, nell'economia, nell'università , nelle professioni e, più
in generale, in tutta la società italiana è la nostra priorità .
Quando più di un anno fa abbiamo realizzato la prima festa dei
giovani del Pd era già quello il nostro obiettivo; quando abbiamo
organizzato, in tutto il Paese, la battaglia in difesa della
Costituzione avevamo il pensiero già rivolto verso questa impresa;
quando abbiamo partecipato e contribuito in maniera decisiva
all'entusiasmante vittoria elettorale dell'Ulivo alle elezioni
politiche non era soltanto per salvare l'Italia da Berlusconi, ma
anche per veder realizzata questa speranza.
Nelle ultime settimane invece, proprio quando abbiamo intravisto il
nostro sogno realizzabile, ci siamo trovati di fronte a uno
spettacolo surreale e desolante nella costruzione delle liste per
l'assemblea costituente. Ancora una volta abbiamo visto prevalere
logiche sbagliate, piccole e grandi meschinità , atteggiamenti
preclusivi, inadeguati e stonati rispetto al senso e alle ragioni
della "casa" che stiamo costruendo. Certo, dei segnali positivi ci
sono stati, soprattutto grazie ai tuoi interventi in questo senso,
ma le aperture e i cambiamenti sono stati troppo timidi,non
abbastanza inclusivi. Bisognava spalancare porte e finestre con più
coraggio e determinazione. Per questo non vogliamo e non possiamo
condividere e avallare delle scelte poco responsabili. In
particolare la delusione riguarda la lista "Ambiente, innovazione,
lavoro" nella quale sin dal primo giorno abbiamo deciso di
impegnarci, schierando tutta l'organizzazione a sostegno della
costruzione di questo esperimento che sulla carta poteva
rappresentare una vera novità . A fianco della consolidata esperienza
dei partiti fondatori la possibilità di schierare e motivare una
lista fatta in particolare di giovani. Tutti capolista under 35 si
era detto, così non è stato. Si era immaginato un carattere
fortemente innovativo legato alle politiche positive per l'ambiente,
alle scelte più moderne e lungimiranti sul mercato del lavoro, della
ricerca, dei saperi. Anche da questo punto di vista, l'aspettativa è
stata sostanzialmente delusa.
Infine, anche per quello che riguarda più specificatamente la nostra
organizzazione la situazione è apparsa più volte paradossale, con
scarsissimo spazio per i nostri rappresentanti nelle diverse realtÃ
regionali, che il più delle volte sono stati persino respinti dai
comitati promotori della lista. Abbiamo ripetutamente e, purtroppo
inutilmente, espresso i nostri rilievi e le nostre preoccupazioni al
ministro Melandri, che le ha lasciate inascoltate. Ci auguriamo non
si tratti di un pregiudizio nei confronti di chi milita nelle
giovanili di partito. Certamente, non siamo così miopi da confondere
la trave con la pagliuzza, così poco lungimiranti da guardare il
dito invece che la luna, anteponendo la nostra giusta
rivendicazione, la nostra critica costruttiva, la nostra delusione
all'orizzonte che è molto più importante. Ci sono momenti in cui un
passo indietro di carattere personale, compiuto in ragione di un
grande obiettivo, consente di farne qualcuno in avanti sul piano
politico. È anche da questo, crediamo, che si giudica la qualità di
un percorso politico, il livello, la dignità di un'esperienza, come
quella che abbiamo condotto in questi anni. Quindi, senza eccessi
polemici ma con la voglia, questa sì, di lanciare un segnale, di
marcare una differenza, abbiamo deciso di rinunciare alle nostre
candidature nelle liste per l'assemblea costituente. Nonostante, a
livello personale, sia stato gratificante veder riconosciuto il
lavoro condotto in questi anni con dei buoni posti in lista.
Nonostante ci dispiaccia molto non esserci il 27 ottobre, a fare il
tifo per te, nel giorno in cui, si scriverà una pagina fondamentale
nella storia del nostro Paese.
Non si tratta di mancare alle nostre responsabilità , di tirarci
fuori in un momento decisivo, né della volontà di non "sporcarci le
mani" o dell'illusione, con un piccolo gesto, di poter cambiare le
cose. Non siamo così ambiziosi, semplicemente crediamo di essere più
fedeli e coerenti con l'idea di partito nuovo che vogliamo
costruire, facendoci da parte in una battaglia che ha mutato senso e
confuso proporzioni. Lo dobbiamo ai tanti ragazzi della nostra
organizzazione che sono stati esclusi. Non potevamo sentirci
soddisfatti per uno strapuntino personale mentre veniva negata loro
la possibilità di partecipare, di giocare questa partita da
protagonisti. Crediamo di essere più a nostro agio,questa volta,
dall'altro lato della barricata, nelle sezioni, nei gazebo, nelle
strade che, speriamo, si riempiranno di giovani il 14 ottobre.
Faremo la nostra parte come scrutatori, rappresentanti di lista, o
semplicemente favorendo la mobilitazione tra i nostri coetanei,
nelle scuole e nelle università . Più utili in piazza, che in lista.
Al Lingotto, hai parlato dei giovani del nostro paese come della
generazione a cui si chiede di aspettare, nel lavoro, nella vita,
nella possibilità di costruire una famiglia o un'autonomia, così
come nella politica; di una generazione che ha paura del futuro.
La
nostra solidarietà verso gli under 35 d'Italia oggi la esprimiamo
con la scelta di stare fermi un giro, di aspettare, insieme a loro,
ma pieni di fiducia nel futuro. Proprio così, aspettando chi è
rimasto indietro. Più volte, in queste ultime settimane, hai detto
con forza che bisogna prendere a schiaffi tutti i conservatorismi,
tutte le resistenze al cambiamento. A partire però da quelle al
nostro interno. La storia che comincia il 14 ottobre è anche la
nostra storia. «We care » potremmo dire, ci riguarda, ci appartiene,
la portiamo nel cuore, la vogliamo costruire. Per questo, comunque,
ci saremo quel giorno, per partecipare a quella che sarà , che deve
essere, una grande festa della democrazia. E contiamo su di
te,Walter, per costruire, a partire da lì, un partito che assomigli
di più a noi, che assomigli di più alle ragazze e ai ragazzi di
questo paese, ai nuovi italiani. In bocca al lupo a tutti noi.
PINA PICIERNO, LUCIANO NOBILI, GIAN LUCA LIONI, LUIGI MADEO
PRESIDENZA NAZIONALE DEI GIOVANI DELLA MARGHERITA
***
GIOVANI 2. LA REPLICA
Ripensateci, dimostriamo il valore della nostra etÃ
Questa è la risposta di alcuni giovani candidati nella lista "Con
Veltroni, Ambiente, innovazione, lavoro" ai giovani della Margherita
La scelta di costruire la lista insieme, una lista che avesse il
coraggio di valorizzare la presenza di tante ragazze e ragazzi,non
può fermarsi ora. Abbiamo condiviso questa scelta, consapevoli anche
delle difficoltà a cui andavamo incontro, ma soprattutto delle
ragioni che ci hanno spinto a sostenere questo progetto, assieme a
tutti coloro i quali hanno deciso di dare vita a questa lista. Dal
mondo dell'ambientalismo, a quello dei saperi, a quello del lavoro.
Il nostro obiettivo è quello di portare tantissimi giovani delegati
all'interno della futura Assemblea del Partito democratico,ma
soprattutto a sostenere uniti la elezione a segretario del Partito
di Walter Veltroni. Tutto questo, grazie anche alla tenacia di
Giovanna Melandri, che più di tutti ha sostenuto l'esigenza di
mettere tante ragazze e ragazzi alla testa delle nostre liste, come
del resto oggi è sotto gli occhi di tutti.
Insieme abbiamo messo la prima pietra per costruire questo nuovo,
grande, partito. Insieme dovremmo continuare a costruire uno spazio
di partecipazione politica, che veda presenti tanti giovani. In
questo senso vi chiediamo di ritornare sui vostri passi e di non
rinunciare alle candidature nei collegi che vi sono state offerte
che sappiamo possano far eleggere altri giovani nella Assemblea
Costituente del Pd. Questo perché adesso è il momento di dimostrare
il valore della differenza di cui proprio noi giovani dovremmo
essere i portatori.
Mattia Stella (Giovani per la Costituzione), Michele Samoggia (Pres.
Kanimambo), Marco Simoni (Per i Mille), Chiara Saccani (Sinistra
Giovanile), Leonardo Pastore (Sinistra Giovanile), Giulia Morini
(Sinistra Giovanile), Valeria Casadei (Sinistra Giovanile) Rossella
Croce (Sinistra Giovanile), Felice Tauro (Sinistra Giovanile),
Giovanni Casaletto (Sinistra Giovanile), Eliana Acito (Sinistra
Giovanile)
Il Riformista, 27 settembre 2007
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