24.07.2003
Lunedì 21 luglio 2003 alla Festa de L’Unità di Arcore
parte un punto di riflessione importante per il rilancio politico e
programmatico complessivo della coalizione dell’Ulivo: la programmazione di una
società alternativa e diversa, una società dei diritti, una societÃ
dell’eguaglianza e della vera democrazia.
Il convegno che ha saputo registrare la viva ed attenta partecipazione di una
buona parte di uditorio locale e provinciale grazie anche agli interventi di
rilevanti relatori quali Carlo Smuraglia, docente universitario alla Statale di
Milano, Gianni Barbacetto, giornalista de Il Diario, Maria Chiara Acciarini,
senatrice dei DS e membro della commissione istruzione, don Ciccone,
responsabile dipartimento lavoro dell’Archidiocesi di Milano, il vicesindaco di
Arcore: il tutto moderato da Angelo Salvatori, presidente di Communitas 2002 –
cittadini per l’etica nella politica.
Scuola, lavoro, giustizia: sono stati questi i temi di largo respiro toccati
dai presenti e ampiamente discussi approntando, il tutto, da testimonianze
accurate e documentazioni sussistenti.
Barbacetto ha ampliamente trattato la questione concernente l’approvazione,
ormai avvenuta ieri, della legge sulla controriforma del sistema
radiotelevisivo: Gasparri, il proponente della riforma, vuole solamente ampliare
lo spazio di intervento e di controllo proprietario del premier, per il quale si
definisce, in questo modo, un aumento delle proprietà su nuovi canali
radiotelevisivi, un aumento della quota di pubblicità controllabile e
determinabile. L’antitrust viene eliminato, vengono eliminate le disposizioni
delle scorse leggi vigenti, Mammì e Maccanico, e viene assolutamente stravolto
il principio espresso nel messaggio di Ciampi inviato alle Camere esattamente un
anno fa, ossia pluralismo informativo e comunicazionale come base della
democrazia partecipativa.
Il Prof. Smuraglia considera la nuova legge che garantisce all’imputato
Berlusconi di non essere processato in quanto coperto da un’immunità assoluta
personale una vera vergogna, avvertita soprattutto a livello europeo, che
scardina i principi costituzionali dell’eguaglianza dei cittadini di fronte alla
legge e dell’obbligatorietà per tutti dell’azioen penale. I processi, secondo
Smuraglia, continuano ad essere lunghi e onerosi per la maggioranza dei
cittadini: nessuna legge e nessun atto, proposto dalla maggioranza, è
indirizzato ad approntare soluzione a questa piaga decennale.
La forte indignazione, dovuta anche dal fatto che Berlusconi abbia utilizzato
i propri alleati per approvare un atto che gli consente personalmente di essere
l’unico beneficiario, dato che le altre quattro alte cariche previste dal Lodo
Schifani non sono nella condizione definita ex lege, ossia imputati, deve fare
mobilitare la cittadinanza e rivendicare il diritto ad essere conoscente se il
proprio presidente del consiglio sia colpevole od innocente per il reato
addebitatogli.
Don Ciccone analizza il tema del lavoro da un punto di vista pastorale ed
evangelico, considerando il lavoro come elemento condizionante il progresso
sociale ed il concorso attivo e partecipativo del singolo alla costruzione del
benessere comune. Le leggi varate, secondo Ciccone, in tema di lavoro non
flessibilizano il sistema complessivo, ma aumentano la precarietà , con gravi
ripercussioni anche psicologiche sul cittadino lavoratore. E’ necessario,
secondo Don Ciccone opporsi ai continui licenziamenti dovuti a gestioni
speculative delle imprese e delle aziende, in un momento in cui l’economia si è
finanziarizzata e si è trapassati da un fordismo produttivo ad un post fordismo
costituito da investimenti bancari continuativi. Maria Chiara Acciarini
considera gravosa la condizione in cui imperversa la scuola voluta e progettata
da un manager, senza qualità sostanziali, uqale il ministro Moratti: da anni la
senatrice si occupa del tema istruzione, prima come preside di una scuola nel
torinese oggi come membro della commissione istruzione al Senato, ma, secondo le
sue confessioni, non è mai venuta a conoscenza di un ministro che abbia
dichiaratamente eluso leggi varate precedentemente per apportare modifiche
assolutamente non consentite e di fatto. La riforma Moratti abbassa
l’obbligatorietà scolastica, di fronte ad un‘Europa che, invece, spinge ed
invita ad apportare livelli massimi di istruzione e di formazione a cui tutti
possano accedere. Il ministro, secondo la senatrice, ha distrutto il valore
aggiunto dell’istruzione, rendendola solamente basata su un puro nozionismo e su
un’esclusione sempre più massiccia di persone e cittadini figli di famiglie a
bassa istruzione ed a basso reddito. La Costituzione nel suo articolo 34, dove
enuncia il principio applicativo della costituzione di edifici scolastici che
garantiscano un’offerta formativa complessa e di ogni ordine e grado in ogni
parte del territorio italiano, viene deliberatamente eluso e violato.
Infine il vicesindaco di Arcore ha considerato la città di Arcore il luogo
dove il fallimento politico di Berlusconi si è sempre verificato e da anni ha
dato i suoi frutti: una giunta di centrosinistra governa la città dove il
premier abita e risiede. Questo dato è significativo se si considera il fatto di
come Berlusconi non sia riuscito ad avere un rapporto diretto con le persone che
più gli abitano vicine. Arcore definisce un percorso di ottima amministrazione
che ha saputo ridare alla città un volto di sviluppo equilibrato e sostenibile e
di una forte partecipazione attiva della cittadinanza, grazie ai numerosi luoghi
di aggregazione e di socialità .
Il dibattito si è concluso con questo invito, lanciato dal presidente di
Communitas 2002, Angelo Salvatori: mobilitiamoci tutti insieme ed aiutiamo
l’opposizione a riprendere la strada programmatica di un suo futuro ritorno al
governo di questo Paese che era l’orgoglio d’Europa. Un invito, questo, unito
all’adesione alla manifestazione, avutasi ieri in Piazza Navona, contro il nuovo
Lodo del sistema radiotelevisivo, che affossa definitivamente ogni principio
liberale e democratico, come ha sostenuto Barbacetto.
Alessandro Rizzo
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