Welfare Italia :: Radio Londra :: La Cgil avvia la riflessione sul referendum Invia ad un amico Statistiche FAQ
5 Maggio 2024 Dom                 WelfareItalia: Punto laico di informazione e di impegno sociale
Cerca in W.I Foto Gallery Links Documenti Forum Iscritti Online
www.welfareeuropa.it www.welfarecremona.it www.welfarelombardia.it www.welfarenetwork.it

Welfare Italia
Home Page
Notizie
Brevi
Il punto
Lettere a Welfare
Cronaca
Politica
Dal Mondo
Dalle Regioni
Dall'Europa
Economia
Giovani
Lavoro
Cultura
Sociale
Ambiente
Welfare
Indian Time
Buone notizie
Radio Londra
Volontariato
Dai Partiti
Dal Parlamento Europeo
Area Iscritti
Username:
Password:
Ricordami!
Recupero password
Registrazione nuovo utente
Brevi

 Foto Gallery
Ultima immagine dal Foto Gallery di Welfare Italia

Ultimi Links







La Cgil avvia la riflessione sul referendum
1.11.2007

Il voto del Direttivo. La Cgil avvia la riflessione sul referendum..Un confronto sul referendum in materia di welfare, sull'esito del voto e sulla posizione espressa dalla Fiom e dalle aree programmatiche (che, come si ricorderà, avevano indicato il no al Protocollo del 23 luglio). La discussione che parte in Cgil coinvolgerà tutte le strutture e i territori. Lo ha deciso il direttivo della confederazione approvando con 82 voti favorevoli, 31 contrari e 1 astenuto, un documento proposto dalla maggioranza della segreteria con l'esclusione della rappresentante di Lavoro e Societa', Paola Agnello Modica. Il confronto interno sfocerà in un altro direttivo che sarà convocato entro la fine di novembre. L'area "Lavoro e societa'", la Fiom e "Rete 28 aprile" hanno votato no al documento conclusivo.

Il confronto "si rende necessario - si legge nel documento approvato - poiché il dissenso manifestatosi su un accordo confederale di grandissimo significato, nel caso della Fiom, chiama in causa un'intera struttura, il suo rapporto con la confederazione e le altre strutture. E, per il futuro, la legittimità di un voto di struttura nel caso di accordi confederali e, per l'insieme delle posizioni alternative emerse, fermo restando il patrimonio irrinunciabile di unità e di pluralismo che da sempre contraddistingue la nostra organizzazione, la conferma o meno della maggioranza scaturita dall'ultimo congresso". Il documento rileva che "non possono, infatti, non essere sottoposte a valutazione le divisioni di merito e comportamentali prodottesi in queste settimane e la loro congruità con il permanere della conclusione unitaria del congresso di Rimini".

Il Direttivo valuta inoltre "positivamente" la conclusione della "complessa" vicenda del recepimento del protocollo sul welfare, poiché "si sono scongiurati i rischi di stravolgimenti dell'intesa e per la qualità dei risultati ottenuti che ne specificano e migliorano i contenuti stessi". La Cgil auspica che, "nel pieno rispetto della sovranità del Parlamento", il governo garantisca "l'approvazione dei relativi disegni di legge entro la fine di dicembre e il percorso concertativo nel caso intendesse recepire modifiche proposte in sede parlamentare". Il documento sottolinea che "nessun inaccettabile tentativo di metterne in discussione la regolarità e validità ha potuto minimamente scalfire questa straordinario momento di partecipazione che rappresenta per il Paese un patrimonio democratico di prima grandezza. E una conferma dell'estraneità, per storia e per cultura del mondo del lavoro, nei confronti della deriva qualunquista presente nella società". Il malessere che si sono "ampiamente" espressi nelle assemblee rispetto alle attese prodotte dal cambiamento del quadro politico 17 mesi fa, "non solo non si sono tradotti in abbandono - afferma il documento - ma hanno segnato un rinnovato bisogno e volontà di partecipazione e di protagonismo assai diffusi. Spetta certamente al sindacato raccogliere e dare seguito a queste volontà, ma anche la politica deve saper ascoltare e interpretare la ricchezza del dibattito delle assemblee e i sentimenti che lì si sono espressi, mettendo in campo risolutamente processi profondi di rinnovamento e restituendo centralità al lavoro nella scala dei valori della società".

Nella sua relazione di apertura, ieri, Guglielmo Epifani ha posto esplicitamente la questione della confederalità emersa nel corso del referendum. "Questo direttivo - diceva il segretario generale della Cgil - deve essere la sede di un dibattito senza remore, perché senza il confronto le divisioni emerse possono rafforzarsi e diventare più difficili da colmare". E, nel merito dei comportamenti assunti da aree dell’organizzazione, Epifani confermava "di considerare un errore la partecipazione alla manifestazione di Firenze del 29 settembre da parte di chi partecipa alla maggioranza congressuale. E’ una questione di cui dobbiamo discutere senza finzioni e ambiguità - ha scandito il segretario -. Non c’entrano le legittime questioni di pluralismo e di difesa del dissenso, quale che siano le conseguenze il pluralismo sarà comunque garantito". Per Epifani "la Fiom ha compiuto una scelta mai fatta prima esprimendosi per il no e con questa formalizzazione il referendum è diventato di fatto anche una contrapposizione fra una categoria e le confederazioni. Cosa ha determinato una posizione così netta mentre sono stati accettati in passato accordi ben più incidenti sulle condizioni delle persone? Se si accentueranno le divaricazioni con la Fiom - ha proseguito il segretario - ci saranno problemi crescenti fra la categoria e la Cgil. La particolare sensibilità della Fiom rappresenta una ricchezza per la Cgil ma guai se si allenta lo spirito di confederalità e se non si affronta subito questo nodo le questioni si aggraveranno".

Oggi, prima del voto finale, è stato il turno delle repliche. A cominciare da quella del segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini. "Ho espresso il mio dissenso rispetto alla relazione tenuta ieri dal segretario generale Guglielmo Epifani, nonché rispetto al percorso di discussione nella Cgil da lui proposto", ha detto Rinaldini rispondendo, in una pausa dei lavori del Direttivo, alle domande dei cronisti. "Trovo infatti paradossale – ha spiegato Rinaldini – che si apra una discussione che coinvolga tutte le strutture della Confederazione dopo una consultazione referendaria condotta tra i lavoratori in cui il Sì ha ottenuto consensi così ampi. Quando nel 1995 il referendum sulla riforma delle pensioni diede un risultato assai più contrastato, in cui al Sì andò il 55% e al No il 45%, nessuno sentì il bisogno di avviare un ampio percorso di consultazione nella Cgil. Farlo adesso, dopo che il Sì ha superato l’80% dei voti, fa pensare che l’oggetto del dibattito sia un altro, ovvero che, di fatto, si voglia mettere al centro della discussione il voto di non approvazione del Protocollo del luglio 2007 espresso dal Comitato centrale della Fiom".

Dichiarazioni ancora più dure, quelle del segretario nazionale della Fiom ed esponente della Rete 28 aprile, Giorgio Creemaschi, secondo il quale 'rispetto al gruppo dirigente che ha sostenuto il No al referendum sul Protocollo del welfare si e' aperto un processo politico, ci sono segnali dell'avvio di una vera e propria caccia alle streghe''. ''Quello che si compie - ha detto Cremaschi - non e' solo un'incredibile ingiustizia politica, ma anche un errore che danneggia e indebolisce l'organizzazione alla vigilia di passaggi politici e sociali durissimi per il mondo del lavoro''.

Per il coordinatore dell'area programmatica Lavoro e Societa', Nicola Nicolosi, la scelta del Direttivo e' ''un percorso che preclude qualsiasi possibilita' di mediazione perche' accentua e sviluppa nei territori le contraddizioni sorte in Cgil''.

fonte: http://www.tfrnewscgil.it  

 

Welfare Italia
Hits: 1802
Radio Londra >>
I commenti degli utenti (Solo gli iscritti possono inserire commenti)
Terza pagina

Sondaggi
E' giusto che Bersani si accordi con Berlusconi per le rifome ?

Si
No
Non so
Ultime dal Forum
La voce del padrone di Lucio Garofalo
Salotti culturali dell'Estate bolognese
Pippo Fallica querelo' Corriere della Sera e La Sicilia?
NO LEADER, NO PARTY di Luigi Boschi
UN PARTITO LENINISTA (LEGA) CHE SPOSA IL VATICANO di A.De Porti
POESIA DI VITA di Luigi Boschi
La vita spericolata del premier di Silvia Terribili
Romea Commerciale di Orlando Masiero
Sondaggio, 15mila i voti finora espressi
Buon che? di Danilo D'Antonio
L'Italia è una Repubblica "antimeritocratica" fondata sul lavoro precario
LA PROTESTA DEI SANGUINARI di Luigi Boschi
L'AQUILONE STRAPPATO di Antonio V. Gelormini
Il reality scolastico su "Rai Educational"
Vuoto indietro diventa proposta di legge,





| Redazione | Contatti | Bannerkit | Pubblicità | Disclaimer |
www.welfareitalia.it , quotidiano gratuito on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 393 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti