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Un albero per Anna
6.11.2007
Al Sindaco di Milano, Letizia Moratti
Al Presidente del Consiglio Comunale di Milano, Manfredi Palmeri

Anna Politkovskaja era una coraggiosa giornalista russa che è stata uccisa nell’ascensore della sua casa di Mosca il 7 ottobre del 2006. Anna era conosciuta in Russia come nel resto del mondo per il suo modo di affrontare le vicende che seguiva, con rigore professionale ma anche con grande passione.

Era stata inviata (dal suo giornale indipendente, la Novaja Gazeta) decine di volte in quella terra sfortunata che è il Caucaso e soprattutto in Cecenia dove aveva denunciato (per averli visti o grazie ai suoi ottimi rapporti con fonti primarie) i crimini commessi dall’esercito russo. Non ha mai giustificato il terrorismo ceceno e ha sempre invitato le due parti a dialogare, unico strumento possibile per arrivare a una soluzione pacifica del conflitto.

La Politkovskaja questa sua fiducia nel dialogo l’aveva anche esercitata in prima persona facendo da mediatrice durante il sequestro degli spettatori del teatro Dubrovka di Mosca, conclusosi poi - suo malgrado - con la morte di 200 tra terroristi e civili per l’uso da parte delle forze speciali russe di un misterioso gas.

Anna aveva cercato anche di mediare durante il drammatico sequestro nella scuola di Beslan, ma si era sentita male in volo mentre si recava in Ossezia, forse avvelenata.

Anna aveva organizzato un convoglio per far fuggire da Grozny bombardata 89 anziani che erano stati abbandonati in un ospizio.

Anna aveva martellato con articoli e inchieste fino a ottenere la condanna da parte di un tribunale russo di Yuri Budanov colpevole di aver rapito, violentato e ucciso una ragazza cecena di appena 18 anni. Il colonnello è stato successivamente amnistiato.

Anna a Mosca non era molto amata. Era considerata troppo tenera coi ceceni. Non era dei “nostri”, ossia degli amici del presidente Putin.

All’estero invece era molto apprezzata tanto da aver vinto il Global Award for Human Rights Journalism di Amnesty International (2001), il Freedom to Write Award del PEN (2002), il Courage in Journalism Award (2002), il Premio Olof Palme (2004), il Premio per la Libertà e il futuro dei media del Media City Leipzig (2005) e l’ International Journalism Award (2006).

Come ha scritto Andrè Glucksmann: “Sensibile al dolore degli oppressi, incorruttibile, glaciale di fronte alle nostre compromissioni, Anna è stata, ed è ancora, un modello di riferimento. Ben oltre i riconoscimenti, i quattrini, la carriera: la sua era sete di verità, e fuoco indomabile.”

A questa donna, a questa giornalista, i sottoscritti chiedono venga dedicato un albero nei giardino dei Giusti di Milano.

Perché di fronte al male si può sempre dire un sì o un no.

Per aderire: unalberoperanna@gmail.com

Filippo Ajello, impiegato
Natasha Aleksandrov, studentessa
Antonella Baccaro, giornalista
Luciano Belli Paci, avvocato
Antonio Bisignano, studente Facolta' di Scienze politiche Milano
Pietro Borgo, giornalista pubblicista
Alberto Angelo Alfredo Bruno, Presidente Provinciale di Milano della Croce Rossa Italiana
Anna Caizzi, pensionata
Orlando Amedeo Cangià, pensionato
Romolo Cappola
Carlo Castriota, giornalista
Mirella Cavarocchi
Giovanni Cinà, studente dell'Università Statale di Milano
Fiorello Cortiana
Assunta D'Amore,consulente
Luisella Giovanna Daziano, giornalista
Rolando Degasperi
Elisabetta Denti, ex commessa, pensionata.
Roberto Di Gloria, impiegato
Massimiliano Di Pasquale, giornalista freelance
Micaela Di Pasquale, medico
Mario Donati, operaio
Elena Failla, educatrice
Alessandra Ferretti, ricercatrice
Fabio Fimiani, giornalista
Andrea Franco, studente.
Lorenzo Frigerio giornalista e ricercatore, Ufficio presidenza Libera
Paola Galbiati, impiegata
Luka Lisjak Gabrijelčič, studente presso la Central European University (Budapest)
Claudio Godani, insegnante
Federica Lozej, operatrice ONG (CeLIM Milano)
Anna Lucarelli, insegnante in scuole statali di I grado
Chiara Macconi, Centro PEN della Svizzera italiana
Antonella Matronola, avvocato
Maurizio Merletti, libero professionista, grafico.
Maria Elena Murdaca
Gabriele Nissim, scrittore e saggista
Daniela Padoan, scrittrice
Giambattista Pera
Alberto Popi, ex artigiano, pensionato.
Mariella Principato, docente filosofia
Andrea Riscassi, giornalista, inviato Rai
Claudia Rotta
Carla Serra
Silvia Serra
Anna Tiscio
Gloria Tomasini, medico
Giovanna Tomassucci, docente Università di Pisa
Alberto Tronchin, studente di Storia
Giovanna Vida
Stefano Zanin
Francesca Zingrillo, insegnante

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