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Le colpe dell'America di Bush di Anna Paola Zugni-Tauro
11.11.2007

LE COLPE DELL’AMERICA DI BUSH ASPRAMENTE DENUCIATE DA TRE FILMS U.S.A. PRESENTATI AL 64° FESTIVAL DEL CINEMA DI VENEZIA. E’ risaputo che la popolazione degli Stati Uniti non è concorde con le scelte politiche di un George W. Bush sempre meno popolare, anzi è noto che la gran parte spera che le prossime elezioni riescano a sostituire lui e le classi ora dominanti determinando una svolta epocale nella politica americana. Al 64° Festival del Cinema di Venezia tre film presentati dagli U.S.A. sono stati durissimi: due contro la guerra in Iraq ed uno contro le strategie delle multinazionali.

Brian De Palma con "Redacted" conduce una coraggiosa indagine direttamente sul campo, mentre Paul Haggis con il tristissimo " In the Valley of Elah" denuncia indirettamente i danni della medesima guerra indagando su territorio americano.

Redact significa redigere o preparare per la pubblicazione, quindi il titolo già dichiara l’intenzione del regista. Chi redige per la nostra informazione i documenti, le immagini della guerra in Iraq? La vera storia di questa tragedia viene redatta dai media commerciali di massa, perciò immagini e documenti spesso vengono espunti, cancellati, oscurati e si capisce bene a qual fine. Il regista afferma che quando sono state viste le orrende immagini del Vietnam i cittadini americani hanno protestato a tal punto da por fine al conflitto colpevole, assurdo, ingiustificabile. Perciò De Palma con grande impegno civile non ha mai smesso di credere nell’efficacia del mezzo cinematografico, fin da "Causalities of war" ( Vittime di guerra – 1989 ) a "Redacted" (2007), in cui alterna vari punti di vista : quello dei giovani militari sotto tensione, quello di chi detiene i mezzi d’informazione, quello della popolazione autoctona irachena.

De Palma aveva letto un episodio sulla guerra in Iraq che narrava di membri di un plotone dell’esercito U.S.A. accusati di aver stuprato una ragazza di quattordici anni e di aver massacrato la famiglia sparando in faccia alla vittima e dando fuoco al suo corpo. Il regista non voleva credere a tanta insensata violenza e a come si possano ignorare azioni così aberranti. De Palma per cercare una risposta investigò sui materiali più vari e disponibili quali i video realizzati dai soldati, siti nel computer: tutto si poteva trovare abbondantemente.

Allora è colpevole la redazione condotta dai tranquillizzanti media che nascondono verità atroci, invece di interrogarsi sul perchè tutto ciò accade, visto che i responsabili della guerra, i governanti, sono disposti a provocare e a tollerare simili disordini!

Di rincalzo il film di Paul Haggis "In the valley of Elah" ( la valle dove Davide uccise Golia) aggiunge che, senza recarsi in Iraq, le tragedie di quella guerra si possono scoprire in patria.

Un militare scompare misteriosamente dopo essere tornato dall'Iraq e l'esercito lo considera " assente ingiustificato". Il padre di Mike, Hank Derfield, ( l'attore Tommy Lee Jones ) un veterano ex soldato della polizia militare e credente nei valori della democrazia americana, con sua moglie Joan, convince la riluttante investigatrice di polizia Emily Sanders ( l'attrice Charlize Theron) a cercare la verità. Emily s'impegna sempre più e scopre, proprio da documenti minimalisti offerti dalla moderna tecnologia ( filmati e foto amatoriali, registrazioni) che la scomparsa del soldato è solo una montatura. Alla fine emerge l'orribile verità, nascosta dai quadri superiori del'esercito, sui comportamenti dei compagni che hanno massacrato Mike e le inqualificabili prove di brutalità che lui stesso aveva commesso. Queste rivelazioni sconvolgono un padre che credeva di avere un figlio giusto ed eroico e con dolente umanità alla fine fa ammainare alla rovescia la bandiera americana, segno che tutto è perduto per sempre.

Tutti e due questi film gridano vergogna contro chi manda i giovani del proprio paese a coprirsi di nefandezze e a perseguitare le vittime; l'America è responsabile di abuso di potere e di corrompere la gioventù col pretesto di diffondere la democrazia!

Drammatico e provocatorio anche questo film racconta come viene scoperto un crimine di guerra e come viene messo in discussione l'intero universo del padre Hank. Qui il regista non è celebre come De Palma. Haggis è al suo secondo film, però aveva scritto la sceneggiatura del pluripremiato "Million Dollar Baby" e fu proprio Clint Eastwood a portare il progetto alla Warner Bros e a sostenerlo determinando la decisione di finanziarlo, visto che di questa storia nessuno voleva sentirne parlare.

A questi due film voglio accostare "Michael Clayton", interpretato con dichiarato senso di responsabilità civile da George Clooney. Qui non siamo sul fronte di guerra e nell'ambiente militare, ma in piena New York. Il film è scritto e diretto da Tony Gilroy, coadiuvato dal direttore della fotografia Robert Elswit, che ritrae con efficacia la giungla urbana di Manhattan, cui fa da contrappunto il paesaggio dell'Orange Country di selvaggia forza naturale. Gilroy ha inserito di proposito la sua storia tra i grattacieli di midtown Manhattan, vero cuore del mondo aziendale. Infatti scrive: " Lì gli edifici sono ammassati in una maniera che è orrenda e affascinante al tempo stesso. Sono il segno di una grande avidità".

Michael Clayton è un "faccendiere" che lavora presso uno dei più importanti studi legali di New York, il "Kenner, Bach and Ledeen" . E' stanco della sua attività, ma non può staccarsene perchè è carico di debiti. Lo studio sta per vincere una causa multimilionaria a favore della società agrochimica "U/North", accusata di aver avvelenato molte persone con un diserbante. Si tratta di farla assolvere da un crimine contro la salute pubblica. Ma un brillante civilista dello studio legale ha un crollo psicologico e sta per svelare la totale mancanza di scrupoli del loro cliente, la "U/North".

A questo punto una svolta decisiva cambierà la vita di Michael Clayton, che, trovatosi faccia a faccia con la sua identità, saprà usare la parte migliore di sé e liberarsi dall'ingranaggio che lo rendeva in realtà una vittima.

Oltre all'interessante evoluzione morale del protagonista, perfettamente interpretato da Clooney, il film rivela la sporca faccia del mondo degli affari e denuncia i responsabili della mostruosa cupidigia, la stessa che manda a morire in guerra la gioventù americana.

Tutti e tre i film sono impegnati dunque sul piano morale con molta severità, contando sul popolare mezzo cinematografico per convincere i concittadini a seguire l'esempio di Michael Clayton e a cambiare radicalmente direzione per non cadere nell'angoscia senza speranza del padre del soldato Mike Deerfield.

Anna Paola Zugni-Tauro

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