Cluster bombs: L’azione della Campagna Italiana Contro le Mine per la messa al bando delle bombe cluster.Continua la campagna per la messa al bando delle mine. In occasione della "Prima giornata mondiale di azione contro le bombe a grappolo" - 5/11/07 – sono stati organizzati eventi di sensibilizzazione e denuncia sull’argomento in 40 paesi con lo scopo di richiedere una moratoria sull’uso, commercio e produzione di questi ordigni indiscriminati. La Campagna Italiana Contro le Mine ha da tempo intrapreso una serie di attività a sostegno della messa al bando di questi ordigni, sostenendo il progetto di legge 1824 che modifica la legge 374/97. Questa, che mette al bando le mine antipersona, al momento non include le cluster bombs. Il PdL 1824, presentato alla Camera dei Deputati il 12 ottobre 2006, propone di modificarla per includervi anche le sub-munizioni cluster. Il Progetto è però bloccato alla Commissione Bilancio per la quantificazione degli oneri finanziari connessi alla legge in itinere. Dal 5 luglio 2007, infatti, la Commissione Bilancio è in attesa di ottenere i dati necessari alla concessione del suo parere. Ad oggi, risulta che le necessarie informazioni per la quantificazione degli oneri connessi non sono pervenute nella forma dettagliata necessaria agli uffici preposti del Ministero dell’Economia e delle Finanze, bloccando di fatto l’iter della legge in oggetto.
La Campagna Italiana Contro le Mine continua la sua attività di supporto al PdL 1824 affinché l’iter di discussione possa essere ripreso e portato a termine nel più breve tempo possibile. Ritenendo fondamentale che le sub-munizioni cluster vengano messe al bando nel minor tempo possibile, ha promosso una petizione popolare che ha raccolto 50.000 adesioni in pochi mesi. L’importanza di tale processo è stata ricordata recentemente nella conferenza stampa alla quale hanno partecipato l’On.le Leoni – vice presidente della Camera dei Deputati e primo firmatario del PdL 1824 – e l’On.le Siniscalchi, promotrice della risoluzione 7-00219 "Sul Processo di Olslo", organizzata dalla Campagna Italiana alla Camera dei Deputati il 29 ottobre. Inoltre, è stata ribadita dal Direttore della Campagna Italiana Giuseppe Schiavello e da Rae McGrath, esperto internazionale di modifica umanitaria, nell’audizione presso il Comitato Permanente sui Diritti Umani della III Commissione Affari Esteri e Comunitari alla Camera dei Deputati il 30 ottobre.
L’attività dell’Italia si inserisce nel processo internazionale in atto per la messa al bando delle cluster bombs, il cosiddetto "Processo di Oslo". Il 25 luglio 2007 la Commissione Esteri ha votato all’unanimità la risoluzione 7-00219 proposta dall’On.le Siniscalchi che considera il Processo di Oslo come il Foro multilaterale appropriato per il raggiungimento di uno specifico trattato in materia di munizioni cluster entro il 2008.
La Campagna Italiana Contro le Mine continua la raccolta firme per la messa al bando delle bombe cluster sul sito web www.campagnamine.org.