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Ddl sul welfare. La Cgil avverte il governo,
20.11.2007

Ddl sul welfare. La Cgil avverte il governo: rispettate gli impegni presi.La Cgil richiama il governo al rispetto del Protocollo sul welfare. In particolare sul tema dei lavori usuranti, ossia di tutti quei lavoratori sottoposti a turni e mansioni particolarmente gravose che devono quindi essere esclusi dall\'aumento dell\'età pensionabile. La Commissione lavoro della Camera ha rimandato alla prossima settimana l\'esame dell\'articolo che riguarda i lavori usuranti. E la confederazione avverte: \"Il mancato rispetto degli impegni presi in materia si configurerebbe come mancato rispetto del protocollo sul welfare in quanto tale, con le inevitabili ripercussioni anche in termini di mobilitazione e di lotta\". A dirlo è la segretaria nazionale Morena Piccinini. Secondo la dirigente Cgil \'i lavori della Commissione istituita per definire le modalità di esercizio dei benefici per i lavoratori usuranti sono caratterizzati da tante ambiguità e lentezze, con una continua rimessa in discussione di quanto già concordato nel protocollo del 23 luglio\'. \'Tutto ciò - sottolinea Piccinini - ci porta a pensare che il governo non voglia mantenere gli impegni presi con le organizzazioni sindacali\'.

Questi impegni, lo ricordiamo, erano:

1. Garantire, con un emendamento del governo al disegno di legge, che al 1° gennaio prossimo tutta la normativa in materia di pensioni di anzianità riguardante i lavori usuranti sia completa, senza bisogno di demandare ad un successivo decreto;

2. garantire un anticipo del pensionamento fino a 3 anni rispetto ai requisiti previsti per la generalità dei lavoratori;

3. garantire il beneficio ai lavoratori occupati alle linee-catene, ai lavoratori notturni e impegnati in cicli di turni di lavoro comprendenti la notte, ossia inseriti in schemi di tre o quattro turni nell’arco della giornata, gli autisti di mezzi pesanti, di servizi pubblici, oltre ai lavoratori già riconosciuti addetti a lavorazioni usuranti dal cosiddetto Decreto-Salvi del 1999, purché abbiano svolto queste attività per almeno 7 anni negli ultimi 10 prima del pensionamento o metà della vita lavorativa.

Piccinini ricorda che \"tutte queste condizioni sono state ampiamente discusse negli scorsi mesi nel confronto con il governo, il quale ha anche definito le risorse necessarie nei prossimi 10 anni per esaudirle, e il tutto è diventato una parte importantissima del protocollo sul welfare valutato e approvato da 5 milioni di lavoratori ai quali è stata sottoposta l’intesa durante la consultazione\". Il sindacato - prosegue Piccinini - non può \"pertanto accettare che il governo, a partire dal Ministero del Lavoro, oggi tergiversi, non dimostri l’assunzione di responsabilità necessaria per mantenere quegli impegni che esso stesso ha sottoscritto e non difenda chiaramente l’intesa anche verso quelle istanze politiche o sociali o addirittura istituzionali che la stanno strumentalmente ostacolando. Per quanto ci riguarda - conclude Piccinini -, il valore del protocollo si basa sull’insieme di tutti i suoi aspetti, non separabili l’uno dall’altro, tanto che il mancato rispetto degli impegni presi in materia di lavori usuranti si configurerebbe come mancato rispetto del protocollo in quanto tale, con le inevitabili ripercussioni anche in termini di mobilitazione e di lotta\".

Stamattina la commissione Lavoro ha concluso la discussione del ddl esaminando fino all\'articolo 31. Non sono stati dunque affrontati l\'articolo 32 (sulla copertura), e gli articoli 1, 9, 11 e 13 oltre a qualche emendamento. Riguardano i temi più spinosi: non solo i lavori usuranti, ma anche lo scalone pensionistico, i contratti a tempo determinato e il lavoro a chiamata. Temi sui quali maggioranza e governo devono trovare un\'intesa. Per esaminarli, la commissione tornera\' a riunirsi martedi\' pomeriggio. L\'obiettivo e\' quello di terminare le votazioni mercoledi\' in modo da poter votare giovedi\' il mandato al relatore per l\'aula. I tempi stabiliti dalla capigruppo dovrebbero dunque essere rispettati: ossia l\'arrivo in aula del testo il 26 ed il voto entro il 29 novembre.

\'\'Abbiamo fatto una riunione per approfondire temi tecnici che riguardano gli articoli accantonati. Siamo ottimisti sul fatto che riusciremo a trovare la soluzione\'\'. Lo ha detto il sottosegretario al Lavoro Antonio Montagnino al termine di un incontro svoltosi a Palazzo Chigi con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta, il ministro del Lavoro Cesare Damiano, i rappresentanti del Tesoro, il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio Gianni Pagliarini ed Emilio del Bono, relatore del disegno di legge sul welfare. Montagnino, lasciando Palazzo Chigi, ha spiegato che nei prossimi giorni si lavorerà su \'\'soluzioni tecnico-giuridiche\'\', precisando che \'\'l\'equilibrio del protocollo non sarà alterato. Ci saranno degli aggiustamenti, più che modifiche di sostanza. Abbiamo posto delle direttrici su cui lavorare da qui fino a martedì\".

fonte . cgil nazionale

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