22.11.2007
Approvato un emendamento sulle pensioni proposto dall’On. Cinzia Fontana. Un emendamento della parlamentare di Crema approvato nella Commissione Lavoro della Camera risolve un problema, sul diritto alla pensione dei lavoratori in mobilità sollevato dal Sig. Mario Russo,lettore dei nostri siti del welfare. Il 09 Gennaio 2007 il nostro sito www.welfarelombardia.it pubblicava una lettera dell’On Cinzia Fontana al sig. Mario Russo che poneva sia il problema del cosidetto \"scalone\" che quello di non \"poter andare in pensione in quanto, rispetto alla attuale normativa non sarebbe riuscito ad avere la CERTIFICAZIONE DI ESSERE TRA I PRIMI 10.000 LAVORATORI IN MOBILITA’ che potranno andare in pensione con 57 anni di età e 35 anni di contributi anche nel 2008\".
L’On Cinzia Fontana , in data odierna comunica \" che in Commissione Lavoro è stato approvato l\'emendamento da me presentato riguardo il problema sollevato dal sig. Russo\".
Il problema tecnicamente è molto complesso. In sostanza si è trattato di riconoscere ai successivi 10.000 lavoratori, in mobilità , la possibilità di andare in pensione con 57 anni di età e 35 anni di contributi.
Un grazie quindi sincero all’On Cinzia Fontana per essersi fatta carico di un problema complesso che interessava un certo numero di lavoratori già in difficoltà in quanto in mobilità terminata la quale , vista l’età , il vero rischio era quello di rimanere sia senza lavoro che senza pensione.
Ecco il testo della lettera che la parlamentare ha inviato al Sig. Francesco Russo il 7 novembre u.s.
\"Stim. Sig. Mario Russo,
come Le avevo scritto nella mia lettera di risposta di alcuni mesi fa, ho continuato a seguire la questione che lei in modo assolutamente condivisibile pone.
Non mi soffermo sulla modifica alla legge Maroni, perché sicuramente lei è a conoscenza della sostituzione dello scalone con gli scalini che permettono un’uscita più graduale.
Ciò invece su cui mi voglio soffermare è la questione relativa alla deroga per i 10.000 lavoratori in mobilità ordinaria.
Il disegno di legge aggiunge altri 5.000 lavoratori in mobilità sulla base di accordi stipulati prima del 15.07.2007.
La cosa che però accomuna sia la precedente deroga per i 10.000 inserita nella Legge Maroni sia per i 5.000 inseriti nell’attuale disegno di legge è il riferimento all’indennità di mobilità di cui all’art.7, comma 2, della legge 223/1991. E il comma 2 si riferisce esplicitamente alle aree del Mezzogiorno.
Poiché trovo che ciò determini una discriminazione tra lavoratori che si trovano nella medesima situazione, ho presentato un emendamento affinchè la deroga riguardi coloro che fruiscono dell’indennità di mobilità di cui all’art. 7, commi 1 e 2, della Legge 223/1991 (cioè la generalità dei lavoratori), fermo restando il tetto numerico.
Come Commissione Lavoro discuteremo gli emendamenti la prossima settimana, perché il testo del disegno di legge dovrà essere discusso in Aula a fine mese.
La terrò costantemente informata. A disposizione per ulteriori chiarimenti, La saluto cordialmente.
On. Cinzia Fontana
Roma, 7 novembre 2007
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Per saperne di piu’ clicca qui:
http://www.welfarelombardia.it/wmview.php?ArtID=2697
Lo \"scalone\" di Maroni fa molte vittime.
Di seguito la lettera del sig. Mario Russo e la risposta dell\'On.Cinzia Fontana
Lo \"scalone\" di Maroni fa molte vittime.
Nei giorni scorsi il Sig. Mario Russo, lavoratore in mobilità , ci ha posto il drammatico problema del regole attuali di pensionamento ed in particolare degli effetti derivanti dalla norma del cosiddetto \" scalone\" della precedente riforma Maroni.
Abbiamo girato la lettera all’On. Cinzia Fontana che ha gentilmente risposto. Di seguito le due lettere.
Ringraziamo, anche a nome del Sig. Mario Russo l’On Cinzia Fontana del suo interessamento e degli impegni assunti.
Gcst
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