|
|
|
| Welfare Italia |
| Foto Gallery |
| Ultima immagine dal Foto Gallery di Welfare Italia |
|
|
 |
| Ultimi Links |
|
|
|
|
|
|
|
| Veltroni: le riforme sono possibili |
|
|
1.12.2007
 «Il Pd e il partito di Berlusconi sono forze alternative e tuttavia è significativo che queste forze abbiano cominciato a dialogare sul tema delle riforme e della legge elettorale». Aprendo la conferenza stampa svoltasi al termine dell’incontro con il leader di Fi, il segretario del Pd Walter Veltroni non nasconde la sua soddisfazione. Negli ultimi giorni ha incontrato tutti i leader dei partiti dell’opposizione e la strada verso un accordo sulle riforme, in primis quella elettorale, sembra ora percorribile.
«Il partito di Silvio Berlusconi e il Partito democratico sono e restano due forze alternative – esordisce affiancato dal suo vice Dario Franceschini - , ma proprio per essere così nettamente alternative nei programmi e nei valori è significativo che abbiano cominciato a dialogare sul tema delle riforme istituzionali».
«In queste settimane – spiega poi sottolineando il valore di una nuova stagione di dialogo tra maggioranza e opposizione - è accaduto qualcosa di nuovo: la fine di un clima di contrapposizione ideologica, di rissa e odio, e chi lo vorrà riproporre – avverte - se ne assume la responsabilità ».
Un clima che sembrava fino ad ora impossibile e che deve il suo sfociare al lavoro fatto dal Pd. «Una delle ragioni per cui il Pd può dirsi soddisfatto per quello che è successo – continua infatti Veltroni - è che un mese fa si diceva che non vi sarebbe stato dialogo possibile, che non era possibile una convergenza, oggi da parte di tutte le forze politiche consultate vi è la volontà e la disponibilità a quello che ritengo un dovere e chi si sottrarrà – ribadisce ancora una volta - verrà riconosciuto dal paese».
«Mai come oggi - insiste poi - è in noi la possibilità di dare al paese regole certe e nuove e la nascita del Pd ha aiutato e giovato in questa direzione. E' chiaro – aggiunge - che noi cerchiamo la convergenza di tutte le forze politiche ma va segnalato che la convergenza riscontrata oggi con Berlusconi è molto significativa».
Entrando nel dettaglio dell’incontro avuto con Berlusconi, il segretario racconta: «Ho ribadito a Berlusconi che per noi la legge elettorale e le riforme istituzionali sono legate l'una all'altra. C'è un dissenso, una differenza sui tempi - spiega - . Berlusconi, ritenendo che il governo debba cadere pensa che le riforme siano una ragione per far proseguire la vita del governo, una posizione che io non commento. Invece penso che fare la riforma elettorale senza quella istituzionale sia lasciare a metà il compito che oggi grava sulle forze politiche. Non si può fare la legge elettorale - insiste - senza affrontare gli altri temi, ne va della competitività e della capacità di decidere della democrazia italiana».
«Sarebbe inutile lo sbarramento - prosegue - senza una riforma dei regolamenti parlamentari, sarebbe inutile fare una nuova legge elettorale proporzionale senza avere una sola camera che dà la fiducia. Perciò io voglio rilanciare l'idea che la convergenza è legata a tutti e tre gli aspetti».
«Ora – conclude infine - la parola spetta al Parlamento dobbiamo iniziare a lavorare subito sulla legge elettorale. Bisogna accelerare anche perchè se no c'è il referendum».
|
|
|
|
|
|
|
|
I commenti degli utenti (Solo gli iscritti possono inserire commenti)
|
|
|
|
|
|
|
|
