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Varese. Pari opportunutà, premiatre le tre migliori tesi
17.12.2007

VARESE. PARI OPPORTUNITA’: PREMIATE LE TRE MIGLIORI TESI. Si è tenuta questa mattina la premiazione delle tre migliori tesi sulle Pari Opportunità. Alla cerimonia hanno partecipato Anna Maria Martelossi, presidente del Consiglio Provinciale; Claudia Colombo, Assessore Provinciale al Marketing Territoriale; Gabriella Sberviglieri, Consigliera di Parità; Eleonora Bassani, Vicepresidente della Consulta Femminile, Claudio Bonvecchio docente dell’Università dell’Insubria e preside della facoltà di Scienze della comunicazione e Paolo Bellini, docente dell’Università dell’Insubria che ha partecipato alla selezione delle 110 tesi partecipanti all’iniziativa. Il Presidente del Consiglio Provinciale Anna Maria Martelossi ha ricordato che «è grande l’impegno delle donne nel 2007, anno mondiale delle Pari opportunità. Insieme alla Provincia di Varese abbiamo voluto dare un segnale importante organizzando una serie di iniziative al fine di costruire una rete tra donne». L’Assessore Claudia Colombo ha invece posto l’accento sulla rappresentanza femminile nel Consiglio Provinciale, «una presenza numericamente e qualitativamente importante». Gabriella Sberviglieri invece ha sottolineato «l’importanza di momenti come quello della premiazione delle tesi» e infine Eleonora Bassani ha ricordato che «quella della premiazione delle tesi è un’iniziativa che coinvolge tutta l’Italia come dimostra la provenienza delle tre dottoresse premiate a Villa Recalcati». Claudio Bonvecchio ha chiuso gli interventi ricordando «l’importanza della collaborazione tra Provincia e Ateneo anche nell’anno delle Pari Opportunità».

PRIMA CLASSIFICATA

Dottoressa MADDALENA RUSSO

Università di Napoli

Tesi sulla "Condizione della donna a Roma"

Motivazione: La tesi offre un quadro completo della condizione della donna nell’antica Roma mettendo in evidenza la Tutela mulierum. L’argomento trattato dimostra un’indubbia capacità scientifica e di

 

ricerca. Si evince indiscutibilmente dalla lettura del testo e dalla bibliografia il taglio originale dell’elaborato con un linguaggio scorrevole e appropriato all’argomento. La ricerca mostra ottime qualità analitiche e traccia un quadro completo della condizione femminile nell’antica Roma sia in termini sociali che giuridici.

SECONDA CLASSIFICATA

Dottoressa DANIELA CASULA

Università di Pisa

Tesi su "Mutilazione dei genitali femminili e bioetica"

Motivazione: Si tratta di una tesi che tenta di illustrare lo spazio etico in funzione di quello antropologico, attraverso riflessioni di notevole intelligenza critica. Dimostra notevole originalità per la trattazione e per la prospettiva adottata. Il linguaggio è scorrevole e appropriato. La qualità della ricerca è ottima e la documentazione risulta completa e convincente all’argomento.

TERZA CLASSIFICATA

Dottoressa ELENA NASONi

Università dell’Insubria di Varese

Tesi su "La donna tra le fiabe"

Motivazione: La tesi si propone di mostrare la correlazione esistente tra le fiabe e lo sviluppo psicologico femminile in una prospettiva junghiana. L’elaborato dimostra una certa originalità per la trattazione e per la prospettiva adottata in funzione dell’applicazione della prospettiva junghiana. Il linguaggio è scorrevole e appropriato all’argomento. Pur essendo un lavoro sintetico, la tesi mostra buone

qualità nel campo dell’applicazione della teoria junghiana e alle pratiche narrative."

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Con la risoluzione 54/134 del 17 novembre 1999 l'Assemblea

Generale dell'ONU ha proclamato il 25 novembre "giornata mondiale

contro la violenza e il maltrattamento sulle donne". Già nel 1993 l'

ONU aveva dichiarato la violenza sulle donne "violenza di genere"

quale violazione dei diritti umani che sono universali.

Nella stessa risoluzione si afferma che:

· È "violenza contro le donne" ogni atto di violenza contro il

sesso femminile, che arrechi o sia suscettibile di arrecare

pregiudizio o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle

donne, nonché la minaccia di eseguire tali atti, la costrizione o

la privazione arbitraria di libertà, tanto, nella vita pubblica

quanto nella vita privata

· La violenza contro le donne deriva da una lunga tradizione di

rapporti di forza diseguali fra uomini e donne, da una cultura

basata sul dominio e il possesso degli uomini sulle donne, che

le discrimina e ne impedisce una reale libertà personale e che

la violenza è uno dei principali meccanismi sociali per mezzo

della quale le donne vengono mantenute in condizioni di

inferiorità rispetto agli uomini e invita Stati e Istituzioni a

definire azioni di contrasto al fenomeno.

Il fenomeno della violenza alle donne ha dimensioni di grandi

proporzioni, non conosce confini né differenze di classe, di etnie, di

cultura, di religione o di appartenenza politica.

I dati ONU, quelli europei, italiani e anche locali ci presentano una

situazione pesante e inaccettabile. A livello mondiale una donna su tre

subisce o ha subito violenza e maltrattamenti e in Europa è la prima

causa di morte tra donne dai 14 ai 50 anni. In Italia si stima in 6 milioni

743 mila il numero delle donne vittima di maltrattamenti e violenza

fisica o sessuale tra i 16 e i 70 anni. A livello locale sono più di 100 le

donne maltrattate.

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CERIMONIA DI PREMIAZIONE DELLE TESI SULLE PARI OPPORTUNITÀ e il testo dell'intervento di Anna Maria Martelossi, presidente del Consiglio Provinciale su "VIOLENZA E MALTRATTAMENTO SULLE DONNE" votato durante la seduta di Consiglio del 12 dicembre 2007 di Varese.

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