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| Pensieri di fine anno (di Giovanni Rodriguez) |
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25.12.2007
 Oggi in Italia ,nel mio paese come in quegli altri europei nel nome di una industrializzazione della vita e dei costumi,in nome della modernità e del liberismo,una generazione intera rischia di crescere senza porsi limiti,senza una guida, senza un futuro, è come se tutti avessero una paura di un qualche pericolo incombente che gli grava addosso.
La vita sembra come forzata in tutte le sue sfumature, i giovani perdono la loro individualità solo per seguire certi modelli e la moda. Pantaloni allo sbraco, penzoloni su sederi molli, vite basse e ombelichi schioppettanti fuori le grasse pance, trionfa l’individuo che non sente più alcuna responsabilità nei confronti della collettività .
Dicono che vanno alla moda soltanto per essere accettati dal sistema. Il mio sogno sarebbe quello di cancellare queste dipendenze e di riportare alla base l’individuo con tutto il suo vissuto. Fare in modo che l’uomo torni il bambino che viveva con i propri sogni e che torni a formarsi una impalcatura solida tale da potersi sostenere nella vita,con i suoi sogni, immagini, colori, bellezze, tutte attrazioni per le quali si sono perse le speranze di una vita migliore.
Per diventare qualcuno bisogna che capiscano che le rinunce dell’infanzia sono determinanti per diventare forti. Il desiderio continuo ed infinito del bello e dell’amore è una molla inesauribile della vita.
E se la vita fosse un sogno inesauribile e non sia per nulla l’esistenza di un mondo reale? E se la morte non fosse del tutto diversa da come ce l’aspettiamo?E se fosse invece un premio senza i limiti imposti dallo spazio e dal tempo in un gioco di specchi in un girotondo di eterno ritorno?
Ed allora perché in occasione di queste sacrali feste di Natale non si torna ad essere un po’ tutti bambini fra realtà e desideri, fra le cose terrene con i suoi canti, bellezze, immagini, colori, sole e cieli azzurri, come e con i nostri bimbi, figli e nipoti, e attraverso loro realizzare i nostri sogni?
Io mi sento nonostante l’età ancora un ragazzo chiuso nella sua stanzetta che scatta foto, immagini, scritti per trasmettere qualcosa di suo, e se catturi tutte le immagini che ti arrivano, e le butti sulla carta per riuscire a cavarne un significato che ha a che fare con i sogni e i desideri degli altri ricostruendo una inquadratura che dà l’impressione di un qualche cosa di già visto e vissuto, allora ho raggiunto lo scopo che è quello di sognare ancora in questa nostra vita come una magia senza fine ove tutti sorridono grati se ricambiati.
Questo è il mio augurio di Natale e Buon Anno a tutti voi del coordinamento cpu,a tutti gli amici della rete, ai vari amici dei welfare, di un nuovo splendido anno nuovo.
Giovanni Rodriguez
Napoli 25 dicembre 2007
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