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Cacciari *Ha ragione Bertone, PCI più serio del PD* |
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3.01.2008
da La Stampa del 31 dicembre 2007
Intervista Massimo Cacciari
All'indomani del «family day» italiano, in maggio, aveva accusato la
Chiesa di fare soltanto politica. Ora, alla fine di un 2007 nel quale
le ragioni dei cattolici sono tornate sia nelle piazze sia in
Parlamento, il filosofo Massimo Cacciari entra nella polemica aperta
con il Pd dal segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone. E lo fa
per dargli ragione, ma anche per bacchettare la Chiesa e la scelta di
occuparsi di preservativi, aborto, omosessuali anziché del dramma che
vive la nostra epoca post-ideologica: la morte di dio. Su questi temi
il sindaco di Venezia ha scritto libri e tenuto seminari, ma
soprattutto, è stato nel Pci dal 1976 alla morte di Berlinguer, nel
1984.
Professor Cacciari, il cardinale Bertone sostiene che il Pci aveva
più rispetto verso i cattolici del Pd di oggi: che ne pensa?
«Inquadriamo la vicenda, altrimenti tutto si disperde in vano
chiacchiericcio. Non c'è alcun dubbio che il rapporto del Pci con la
Chiesa era più "serio", più profondo, anche più drammatico. Succedeva
con le grandi eresie».
Cosa intende?
«Anche quando l'"eresia" assume un valore esplicitamente anti-
cristico, mantiene un rapporto di grande serietà con la tradizione
cristiana. Proprio quando c'è la contrapposizione, la Chiesa si trova
bene».
Era il secolo delle ideologie.
«Appunto. Oggi la cultura attuale, per dirla con il filosofo
Friedrich Nietzsche, ride di coloro che cercano dio e della
tradizione cristiana. Questa è la novità con quale dovrebbe
confrontarsi la Chiesa: oggi non esiste più un rapporto essenziale,
profondo con la tradizione cristiana. Invece gli anti-Cristo ce
l'avevano».
E questo che cosa comporta?
«La Chiesa nasconde questo dramma, non lo può denunciare come faccio
io, sia pure in forma abbreviata. Mi capisce? Tutto questo emerge con
la fine delle ideologie...».
Scusi, e Berlinguer?
«Berlinguer soffriva autenticamente questo tema, perché dietro di lui
c'era Franco Rodano».
Intende il fondatore del Movimento dei Cattolici Comunisti, scomparso
nel 1983?
«Il suo è stato l'ultimo tentativo di rivisitare il cristianesimo
nella tradizione socialista e comunista: oggi non c'è nessun Rodano!
E non ci sarà mai più».
C'è la Binetti...
«Non c'entra nulla! E' la riduzione legalistico-eticistica del
cristianesimo».
Lei ha detto che la Chiesa fa soltanto politica.
«Ora dico: Madre Chiesa, non hai più un anti-Cristo di fronte a te,
con il quale ti intendevi fin troppo bene... Perciò, copri il tuo
vero dramma e lo fai in modo defatigante in un vano inseguimento.
Parli soltanto degli effetti di questa catastrofe: l'uso del
preservativo, l'aborto, le leggi sugli omosessuali».
E il Pd cosa dovrebbe fare?
«Dovrebbe occuparsi di questa tragedia del mondo contemporaneo.
Dovrebbe spiegare che in termini teologici è venuto meno l'"ordo
amoris". Questo riguarda anche i laici, perché è crollata ogni
gerarchia dei valori e degli amori. Ed è rimasto soltanto l'amore per
l'equivalente di tutto: il denaro. Tutto ciò costituisce un problema
anche per un laico, o no?».
Qual è il compito del laico, oggi?
«Confrontarsi con la Chiesa non su questa o quella leggina, ma
ricordare che i comunismi e i fascismi, sono crollati. E il dio
denaro permette di comprare tutto».
Ieri Barbara Spinelli, nel suo fondo su «La Stampa» ha parlato di una
sorta di irruzione dell'atto di fede nell'agire politico.
«La Chiesa deve smettere di essere dogmatica e si deve ricordare,
come diceva il protestante Barth, che il tratto fondamentale del
peccato è il voler giudicare come se si fosse dio».
Ma la Chiesa cosa trova dall'altra parte, all'interno del Pd?
Veltroni propone il rilancio della «bella politica»...
«Scusi, mi spiega che cosa è la "bella politica"? E' quella ateniese?
O quella di Napoleone? Smettiamola con queste balle... La politica è
una cosa dura, tragica, ha a che fare con catastrofi, rivoluzioni!».
Allora, Cacciari: cosa può fare il Pd?
«Questo: dire la verità sui drammi che stiamo vivendo. E' l'unico
modo per trovare una terapia. Ma deve avere il massimo rispetto per
la Chiesa. Il loro dramma non è "altro" da noi: rappresenta una delle
forme culturali fondamentali della nostra storia. Invece, nella
sinistra sento parlare della Chiesa come di un qualcosa che dÃ
fastidio: è ridicolo!».
E' il laicismo?
«Ma non solo. Si tratta di quanti ridono della morte di dio, come
Odifreddi, e credono che i problemi della Chiesa non riguardino i
laici. Una forza politica con un minimo di cultura dovrebbe
accorgersene e dire: sì Chiesa, capisco il tuo dramma, ma non lo devi
affrontare con battaglie parlamentari».
Primum, tornare ai valori?
«La politica senza valori è tecnica amministrativa, può servire
giusto per fare il sindaco. Da Mao Tse Tung a Zapatero, i valori ci
sono sempre stati».
Già , Zapatero... Eppure a Madrid i cattolici lo contestano.
«Questo non porterà da nessuna parte. Occorrerebbe più misericordia,
più rispetto reciproco e far riemergere il "verbum" evangelico: non
giudicare».
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