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Obama esorta al cambiamento di A.Gelormini
5.01.2008

OBAMA ESORTA AL CAMBIAMENTO: "POSSIAMO CREDERCI" di Antonio V. Gelormini  L’America vuol fare sul serio. Sembra aver fatto suo lo slogan di Michele Emiliano, sindaco di Bari: "Da mo’ vale!". Con la conferma e il rafforzamento del risultato annunciato in Iowa, a favore di Barack Obama, si dice d’accordo con l’esortazione del senatore afro-americano di "credere nel cambiamento", e si appresta a farlo da protagonista, cominciando a sognare e a confidare nella prima pennellata di colore alla Casa Bianca.

Hillary Clinton comincia a confrontarsi con un incubo. Perde la sicumera e nel suo sguardo già si intravede una sorta di smarrimento. Non solo non c’è stato il miracolo sperato dal suo Bill, ma la risposta dall’Iowa ha il tono niente affatto rassicurante di una campana angosciante. Terza, addirittura, dietro al senatore Edwards. Peggio non poteva cominciare.

Due la novità di questo primo appuntamento in Iowa. L’alta affluenza di partecipanti giovani e la conferma che c’è in giro una decisa voglia di voltare pagina. Tanto che il vento dell’innovazione travolge anche i repubblicani, che vedono trionfare l’outsider Mike Huckabee a scapito del super favorito Mitt Romney.

Si preannuncia una corsa per la Casa Bianca sicuramente avvincente e la voglia di partecipazione testimoniata dalle nuove generazioni fa ben sperare nel riscatto della politica. Solo da noi si fa una grande fatica a coinvolgere i giovani nella quotidianità di una politica davvero povera di leader, capaci di entusiasmare e ancor meno di emozionare il futuro del nostro Paese.

Barack Obama vuole incarnare l’audacia di una speranza di un grande Paese, abituato a condizionare i fatti del mondo e non ad esserne influenzato. Da tempo Gorge W. Bush ha esaurito la carica attraente e interpreta da attore consumato il ruolo di "anatra zoppa". Sono in tanti a non voler tenere ulteriormente la testa china di fronte al mondo. In molti aspettavano con ansia il grido d’orgoglio per risollevarla. Obama, come Lincoln, come Kennedy e come Luter King, li chiama dall’alto di un sogno che può diventare realtà. L’audacia della speranza sarà la nuova linfa americana.

(gelormini@katamail.com)

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