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Finanziaria – ANCI sulle forme associative comunali |
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16.01.2008
La norma é incerta e confusa, con una sanzione spropositata - Mauro Guerra, “Aprire subito un confronto sul comma 28 dell’art.2 della legge finanziaria 2008 e rinviare il termine del 1 aprile”
‘’I Comuni, soprattutto i più piccoli, che vivono di una pluralità di modi e forme di gestione associata delle funzioni e dei servizi chiedono chiarezza nell’interpretazione del comma 28 dell’art. 2 della legge Finanziaria per il 2008’’.
E’ quanto dichiara Mauro Guerra, Sindaco di Tremezzo e Coordinatore nazionale ANCI Unioni di Comuni.
“Nella pur condivisibile ottica di razionalizzazione delle forme associative esistenti per la gestione dei servizi comunali – rileva Guerra – la norma in esame sta provocando una sempre più diffusa preoccupazione presso le Amministrazioni interessate. Preoccupazione per l’incertezza delle scelte che chiede ai Comuni, per le modalità operative da porre in essere, per i tempi stretti e perentori fissati per la sua ottemperanza e per la assoluta gravità della sanzione: la nullità degli atti”.
“Essa, infatti, - precisa – consente ai Comuni l’adesione ad una unica forma associativa per ciascuna di quelle previste dagli articoli 31, 32 e 33 del TUEL, fatte salve le disposizioni di legge concernenti il servizio idrico integrato, la gestione dei rifiuti ed i Consorzi resi obbligatori con leggi nazionali e regionali. In particolare, gli articoli sopraccitati richiamano rispettivamente i Consorzi, le Unioni di Comuni e, genericamente, gli ambiti di gestione associata di servizi e funzioni individuati dalle Regioni”. “Difficoltà interpretative vengono anche dalle Regioni. Siamo pronti a lavorare per eliminare ogni duplicazione o sovrapposizione – aggiunge Guerra - ma la delicatezza degli ambiti su cui si interviene esige il massimo di chiarezza e di certezza del diritto per gli amministratori dei Comuni interessati”.
“Chiediamo quindi con urgenza lo spostamento della data del 1 aprile, come termine oltre il quale scatterà la sanzione della nullità degli atti e la immediata apertura di un tavolo di confronto che espliciti con certezza quali siano i casi che comporteranno la nullità degli atti. Dobbiamo sottrarre immediatamente i Comuni – conclude Guerra – da una situazione che prevede una regola incerta con una sanzione spropositata”. Con cortese richiesta di pubblicazione.
Milano, 16 gennaio 2008
Welfare Italia
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